✨Maria, Kaiden, Holden, Grace, Nova.
Cinque ragazzi, cinque Talenti, un gioco mortale.
La notte cala, e l'alba è più lontana di quanto immagini.
Urban Fantasy, Romance, Mistery.
Se hai amato Shadowhunters, Caraval, Crescent City, forse questa stori...
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I walked across an empty land I knew the pathway like the back of my hand I felt the earth beneath my feet Sat by the river and it made me complete
Era una calda giornata d'estate, e lei camminava attraverso un bosco, godendo della bellezza della natura tutto intorno, quando improvvisamente vide un'enorme nuvola di farfalle che si avvicinava rapidamente. Inizialmente sembrava una scena meravigliosa e incantata, ma a mano a mano che le farfalle si avvicinavano, la ragazza cominciò a sentirsi a disagio. Le farfalle volavano troppo vicine al suo viso, sbattendo le ali sui suoi occhi e sulle sue labbra, e presto divenne chiaro che non erano innocue creature volanti, ma predatori affamati.
La ragazza senza nome cercò di scappare, ma le farfalle la inseguivano implacabilmente, attaccandola con le loro ali e le loro zanne. La loro bellezza si era trasformata in un orrore sanguinario, e lei si trovò circondata da un'innumerevole quantità di farfalle che sembravano decise a divorarla viva. Gridando di terrore, cercò di allontanarsi, ma le farfalle la raggiunsero e iniziarono a strappare la sua carne con le loro zanne affilate.
Mi sveglio di soprassalto, sudata, e la primissima cosa che noto è che non sono nel mio letto.
Non che sia una cosa insolita, dato che da mesi non dormo nella mia camera, a casa, ma in una stanza d'ospedale. Ma non sono nemmeno nel letto dell'ospedale, potrei capirlo subito dalla consistenza delle coperte, che sembrano di fattura migliore di quelle veline all'ospedale, dal cuscino che è troppo morbido, manca l'odore del disinfettante... ma tutti questi dettagli sprofondano nell' inutilità di fronte al più scioccante: sono concentrata, al massimo, sulla mia mente.
Sono libera.
Libera dall'annebbiamento dei farmaci come non lo sono stata da mesi, ma anche libera dalle voci. Mi crogiolo per qualche minuto nella sensazione di poter sentire i miei pensieri, e non quelli di qualcun altro, di potersi concentrare senza che mi scappino via come acqua trattenuta con le dita.
Questo non ha senso. Esistono solo due condizioni per me, l'annebbiamento o la follia data dalle voci nella testa.
Mi tocco subito l'occhio destro, con delusione, perché mi accorgo di non riuscire nemmeno a vedere la mia mano che si muove verso il volto. Quindi non mi è ricresciuto anche l'occhio.
Okay, penso, sono stata probabilmente rapita e drogata nella notte, riesco a stare lucida senza sentire le voci, e nonostante tutto mi lamento per la mancanza del mio occhio.
Fantastico, erano mesi che non tiravo fuori il sarcasmo.
Scosto le coperte, e lentamente metto un piede fuori dal letto... solo per cadere goffamente a terra. Sento il dolore, lungo tutto il corpo, e quasi mi metto a piangere di gioia: riesco a sentire il mio corpo, riesco a sentire il ginocchio che ho sbattuto a terra urlare dal dolore per il colpo, il bacino mi fa male, e anche il braccio mi duole da impazzire, ma sento il dolore.