✨Maria, Kaiden, Holden, Grace, Nova.
Cinque ragazzi, cinque Talenti, un gioco mortale.
La notte cala, e l'alba è più lontana di quanto immagini.
Urban Fantasy, Romance, Mistery.
Se hai amato Shadowhunters, Caraval, Crescent City, forse questa stori...
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Closed a cellar door I was born with tragedy in my blood Closed a cellar door But come with me I'm afraid to die alone
Quella piccola, insignificante biglia verde mi manda in tilt il cervello. Il mio cervello, che in questo momento sta gridando dal dolore dall'interno della mia testa.
Ho avuto a malapena il tempo di svegliarmi e di indossare gli unici vestiti che ho trovato sulla sedia accanto al mio letto, una bizzarra tutina integrale verde acceso, unica alternativa al rimanere in vestaglia da ospedale, che sono stata trascinata sottoterra da una ragazza con l'espressione altezzosa. Non mi ha neanche detto come si chiamava, e mi ha lasciata in questa stanza piena di persone, che servono a farmi sentire meno sola. Nei volti che mi circondano ne riconosco solo uno, quello del ragazzo che mi ha soccorsa e spaventata a morte nel corridoio prima. Domash.
Non voglio incrociare il suo sguardo, anche perché non so cosa pensare di lui. È stato... gentile? Ma poi mi ha strangolata facendomi svenire. Ho un ricordo molto vivido di stringhe rosse che si avviluppano al mio collo, mi sembra di sentirle ancora lì se mi concentro.
Mi ha tenuto una mano sulla schiena mentre vomitavo, ma poi non è più tornato. Non ha dato segno di avermi vista, prima, sembrava impegnato a contare qualcosa, su uno di quei palchetti, sopraelevato rispetto a me che sono in questa sorta di arena insieme ad altri ragazzi. Noto che alcuni, effettivamente solo altri quattro, hanno una tutina simile alla mia, ma il dettaglio non mi fa sentire meglio.
«Venite avanti, venite avanti giovani eletti!»
L'uomo, o almeno credo che sia un uomo, che ha appena parlato, mi strappa ai miei pensieri e torno violentemente al presente. È vestito con un ridicolo completo viola con tanto di frac, tuba e bastone, e sul volto ha una maschera a forma di cervo che lo copre interamente.
Non ho capito quasi nulla di quello che sta succedendo, è probabile che la mia mente sia in stato di shock. Quel tizio mascherato ha estratto una biglia dell'esatto colore della mia tuta, e adesso stanno chiedendo di farsi avanti a qualcuno, che temo proprio che quel qualcuno possa essere io, visto che sono l'unica investita da un fascio di luce accecante. No, non l'unica. C'è un altro ragazzo, dal volto spaventoso e dalla pelle scura, che sembra essere coinvolto in questo strano gioco tanto quanto me.
Perché?
I miei piedi si rifiutano di muoversi. «Tutti i talenti sgomberino l'area, a parte la giovane Grace e il giovane Chryss!» Tuona l'uomo-cervo. Ci mettono qualche minuto a uscire tutti, solo per riapparire in una posizione diversa: sono tutti in galleria adesso. In questa sorta di arena siamo rimasti solo io e il ragazzo: due lati della stessa medaglia, io spaventata e lui spaventoso.
È alto, molto, anche se sembra più giovane di me. Ha i capelli scuri, tagliati corti alla militare, così come anche la pelle e gli occhi sono molto scuri. Mi sovrasta con l'altezza, e mi squadra con un cipiglio che mi fa sentire impotente.