I Funerali - Parte Prima

38 4 7
                                    

Maria

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Maria

Quasi a volersi fare beffe di noi, il clima oggi è perfetto per una cerimonia funebre

Nuvoloni grigi minacciano pioggia, il cielo è plumbeo e l'aria freddina: più che una giornata di marzo sembra un pomeriggio di novembre.

Il cimitero di Lunaris è ovviamente grandissimo, anche perché è l'unico nella zona. Tutti quelli che hanno la sfortuna di morire in città, vengono seppelliti in questo posto. Tutti quelli che sono morti alla Tenuta, sono seppelliti qua.

Mi stringo nel cappotto nero, monitorando costantemente la situazione. Siamo arrivati qua da più di mezz'ora, e ancora la cerimonia non è iniziata. Mi domando cosa aspettino, visto che ci siamo solo noi. Niente parenti, niente altri amici per Chryss. Solo i buoni, vecchi Talenti della Tenuta.

Tengo per mano due dei bambini più piccoli, hanno un'età in cui ancora non sono abbastanza grandi per aver paura di me. Lars e Marcela, due piccoletti arrivati da poco, ad un'età sorprendentemente giovane, sono inseparabili. Lei, con la bellissima capacità di poter parlare con gli animali, e lui che può respirare sott'acqua, si sono trovati così affini, e raramente si separano.

Marcela si è portata dietro il suo coniglietto di peluche, e anche se per una bambina di otto anni lo reputo un po' eccessivo, glielo lascio tenere stretto. Dopotutto, i bambini conoscevano Chryss, e gli erano affezionati. Sebbene fosse una testa calda sbruffona, sapeva come farsi volere bene, soprattutto dai più piccoli.

Lars si sta mordendo il labbro ferocemente, i suoi incisivi da latte sono appena caduti e gli lasciano scoperta una finestrella in bocca. Mi pone di nuovo la solita domanda con cui mi assilla ormai da mezz'ora. «Maria, perché fa così freddo? Non viene la primavera?» Gli occhi bulbosi sono liquidi e pieni di tristezza, sembra che il tempo sia così importante per lui.

«Senti freddo, Lars? Copriti bene con la sciarpa» Gli dico, stringendomi più stretta anche la mia.

«Cosa è successo a Chryss? Perché è dovuto morire?» Marcela mi prende per un lembo del cappotto, e tira per avere la mia attenzione. I suoi occhi sono insolitamente svegli per appartenere ad una bambina di soli otto anni.

«Copriti, Marcela, e non trascinare quel coniglio a terra: si sporcherà.» La bambina ammutolisce, e non fa più domande. E meno male, perché in questo momento ho la testa che potrebbe scoppiare, dato lo sforzo che sto facendo per mantenere attivo il Talento.

«Posso tenere i piccoli, se hai bisogno.» È Lu a parlare, e stranamente collabora senza fiatare e senza lamentarsi. Con un cenno di gratitudine, gli cedo i bambini, che lasciano le mie mani guantate per prendere le sue, e giocare con le unghie rosse a punta.

Mi muovo verso il gruppo di persone che stanno esaminando una tomba particolare, da vicino. La indicano e parlano, brevi sussurri concitati. Avvicinandomi, non è difficile capire il tono dei discorsi.

The Gifted GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora