15- Maria

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I know supposedly I'm lonely now Know I'm supposed to be unhappyWithout someone But aren't I someone?

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I know supposedly
I'm lonely now
Know I'm supposed
to be unhappy
Without someone
But aren't I someone?





Se fossi una persona volgare, potrei dire che stanotte ho dormito davvero di merda.
I sogni sono stati la causa del mio mancato riposo, sogni che non sono abituata a fare.

Ancora avvolta nelle coperte, mi passo una mano sulla fronte sudata, i capelli umidi e appiccicati al collo mi provocano un prurito spiacevole.

Quando provo a richiudere gli occhi, vedo dietro le palpebre brevi lampi di labbra, denti, troppe mani e troppi respiri, capelli candidi e occhi verdi. Li spalanco di nuovo, e mi premuro di tenerli ben aperti. A breve inizieranno a lacrimarmi, ma è completamente irrilevante.

Mi alzo, dando uno sguardo confuso al giaciglio caldo di coperte aggrovigliate, rimpiangendo i tempi in cui riuscivo a dormire immobile e senza sognare nulla.

Cioè più o meno fino a ieri.

Sospirando, mi trascino fino al bagno, e con una rapida occhiata allo specchio noto con piacere che i miei occhi sono ancora perfettamente rossi e brillanti.

Mi piace meno il fatto che sono anche umidi, e il particolare rossore sulle mie guance. Le tocco delicatamente con le mani rovinate, e sospiro di nuovo. Sicuramente una doccia mi restituirà un aspetto decente.

Entro nella vasca, e dopo aver tirato la tendina dietro di me, apro l'acqua al massimo dalla parte fredda. Il getto gelido mi investe e mi sveglia immediatamente, facendomi subito passare dalla mente ogni pensiero impuro che potrei, o non potrei, aver fatto durante la notte. L'acqua è talmente fredda che ho i brividi. Le terminazioni nervose del mio corpo non funzionano bene come quelle di una persona normale, ma riesco comunque a sentire le variazioni di temperatura se sono particolarmente forti, o se mi concentro molto.

A parte che per il corpo di Kaiden, realizzo. Quello l'ho sentito fin troppo bene, e senza minimamente impegnarmi. Non so veramente come spiegarmelo.

Mi sciacquo il sudore della notte velocemente, e prima che altri pensieri indesiderati vengano a farmi visita, chiudo il getto ed esco dalla doccia.

Mi avvolgo nel mio accappatoio, i capelli lunghi in un asciugamano a mò di turbante, e passando davanti allo specchio quasi mi viene da sorridere. Ecco la vostra Regina delle Tenebre, col turbante in testa e i segni di una notte agitata sul viso.

Scelgo un paio di pantaloni palazzo eleganti neri, e una maglietta bianca con le maniche a tre quarti. Guantini neri sottili, che mi arrivano fino a metà avambraccio. Tampono i capelli con l'asciugamano, ma li lascio umidi sulla schiena.

Guardo l'orologio, e in realtà sono solo le sette del mattino. Il refettorio sarà già aperto per la colazione, ma prima delle otto è raro che arrivi qualcuno.

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