13- Maria

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Here in the dark I can see where you areI set so clearlyThe beat of my heart Just stops and startsWhenever you're near me

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Here in the dark
I can see where you are
I set so clearly
The beat of my heart
Just stops and starts
Whenever you're near me





In quegli ultimi attimi, il pubblico è completamente impazzito. Voci che si uniscono in un fragore assordante, la folla che sembra essere persa in una sorta di euforia collettiva, libera da qualsiasi inibizione.

Un brivido scorre lungo la mia schiena e ringrazio di non trovarmi circondata da questa massa incontrollabile di gente in preda alla follia.

Ci hanno portato fuori dalla Vertigine appena il corpo di Grace è caduto a terra, e per un attimo ho seriamente pensato che fossero morti entrambi. Mentre stavo uscendo, ho visto arrivare Dva e Tri, hanno preso il corpo di lei e l'hanno portato via in barella, lasciando a terra quello di Chryss.

Significa che lei è ancora viva. Almeno per il momento.

Lui potrebbe essere morto, dopotutto non ha più la testa, ed è rimasto in forma animale. Ma le cure di Vik hanno fatto miracoli più volte in passato.

Quando è stato estratto il colore verde, non mi è passato neanche per un attimo per la testa che potesse vincere, che potesse avere una possibilità contro Chryss.

Riflettendoci, non pensavo nemmeno che Odin potesse organizzare un tanto scellerato incontro di "Vita o Morte" senza avvertire nessuno. O almeno, senza avvertire me.

A quanto pare oggi mi sono sbagliata per ben due volte.

Mentre ci muoviamo in gruppo, tutti e trentasei (trentatre, mi rammento, Grace non c'è, Chryss è probabilmente cadavere e Vik è stata chiamata fuori immediatamente dopo la fine dell'incontro, suppongo per curare Grace) accalcati nel corridoio inferiore, saliamo in poco tempo fino a raggiungere il piano terra. Ora ci muoviamo in uno spazio più grande, ma rimaniamo tutti comunque molto vicini, quasi timorosi di separarci.

Noto tra la folla che lo sguardo di parecchi è rivolto a me, e per una volta l'inquietudine generale non è data dalla mia presenza, ma dalla singolarità di questa situazione. Mi guardano in attesa, si aspettano che io sappia qualcosa, che dia una spiegazione per quanto è appena successo.

Perché effettivamente di solito ho una spiegazione per quello che succede in questo posto, solitamente vengo messa a conoscenza di tutto.

Non stavolta però.

Cerco con gli occhi Domash. Nel profondo, desidero che abbia una valida spiegazione per tutto ciò che è accaduto, ma allo stesso tempo, spero che non ne abbia una. Se Domash è davvero a conoscenza di ogni dettaglio fin dall'inizio, ha deliberatamente scelto di non condividerlo con me.

Come ti fa sentire questo, Maria?

Me lo domando mentre lo trovo in fondo al gruppo, in disparte, con le mani fra i capelli, si spettina le ciocche nere con un fare che giurerei essere ansioso, e mi avvicino, ancora senza una risposta chiara.

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