<<allora...ora siamo...>> bill mi stringe la mano, ma lo allontano.
<<non lo so>> lo interrompo <<torniamo dagli altri. ci stanno aspettando>>.torniamo in biblioteca, io mi risiedo e scrivo immediatamente un bigliettino che poi passo da sotto al tavolo per farlo arrivare a luna.
"ci siamo baciati".
una volta letto, alza bruscamente lo sguardo su di me, mentre io la stavo già fissando.
ho gli occhi lucidi, devo piangere.
baciare billy è stato un cazzo di incubo.
<<noi dobbiamo andare un attimo nella mia stanza>> esordisce la mia amica, vedendo il mio sguardo scosso <<devo legermi a capelli e ho lasciato lì il mio elastico.
io mi alzo e la seguo velocemente mentre ci dirigiamo verso l'uscita.
mi prende la mano, intrecciandola con la sua e, per la prima volta, ricambio volentieri.
ho bisogno di sentirmi protetta, perchè sto crollando.
una volta in stanza, mi mette le mani sul viso.
<<piccola>> dice, in tono dolce e pacato <<che succede?>>
scoppio in lacrime.
<<non lo so>> dico, mentre le mani cominciano a tremare <<scusa>> mormoro.
<<non scusarti>> dice, mentre mentre mi asciuga le lacrime con il pollice.
<<no>> dico <<non doveva andare così>>
<<com'è andata, chloë?>> chiede <<cosa è successo?>>.
<<mi ha chiesto se mi piacesse mattheo, ed io ho risposto di no, poi ha cominciato a delirare e a dire cose del tipo "me ne faró una ragione se alla ragazza che mi piace, piace un altro>> singhiozzo <<io gli ho detto che mi piaceva, e ci siamo baciati>>.
cazzo, sempre così normale ad alta voce.
<<e come mai piangi?>> domanda, sendosi sul letto di fianco a me.
<<non lo so, ho odiato baciarlo>> confesso, ignorando il commento che aveva fatto dopo che mi ero staccata da lui <<non voglio rifarlo>>.
mi abbraccia ed io continua a piangere nella conca del suo collo.
<<ti sei spaventata, chloë. è normale>> mi passa la mano sulla schiena ed io chiudo gli occhi.
sono stanca, ho bisogno di dormire.
<<quando hai l'appuntamento con anderson?>> chiede.
<<sempre giovedì>> le rispondo, avvertendo un leggero fastidio allo stomaco.
sgrano gli occhi.
mi alzo.
devo vomitare.<<chloë...>> luna mi accarezza la chiena mentre mi metto una mano sulla fronte.
<<chloë?>> qualcuno entra nella stanza noncurante di bussare.
sono sollevata dall'idea di vedere mattheo, ma angosciata dal fatto che dietro le sue spalle appare billy, il quale, appena mi vede, corre da me mettendomi le mani sul viso.
<<stai bene?>> mi chiede.
annuisco, ritraendomi dalla sua presa.
sono ridicola.
un quarto d'ora prima lo bacio, poi mi comporto come se me ne fossi stata pentita.
"tecnicamente" penso "ti ha baciata lui".
era vero, mi aveva baciata per primo, ma lo avevo baciato anch'io subito dopo.
si, era colpa mia. dovevo smettere di farmi così tante paranoie.
<<sto bene>> dico, mentre sorrido ai miei amici, guardando billy <<sono solo stanca>>.
<<sei sempre stanca>> commenta theo, mettendomi una mano sulla spalla <<non dormi la notte?>>.
d'improvviso billy mi bacia, un bacio delicato, migliore di quello che avevamo avuto in precendenza, ma che comunque avrei preferito non mi dasse.
<<se c'è qualcosa che non va, devi dirmelo>> soffia.
<<non c'è nulla che non va>> dico, alzandomi dal letto <<grazie per essere venuti, ma ho bisogno di stare sola>> concludo, mentre vado via.
sono le undici, manca ancora un'ora all'ora di pranzo.
faccio la cosa più plausibile, vado nel punto esatto dove avevo incontrato robin, e mi siedo lì, consapevole del fatto che non lo avrei incontrato di nuovo ma sperando di vedere la sua figura venire verso di me.
gioco con la collana che ho al collo, facendola roteare tra le mie dita o facendo passare il ciondolo attraverso l'intero filo. è blu, di labradorite blu, per essere precisi. adoro quella pietra e il colore che rispecchiano i suoi riflessi.
è giorno, non mi aspetto ombre, ma non mi aspetto nemmeno di vedere robin arrivare, alle undici del mattino.
voglio uscire da qui. ne ho bisogno.
ho bisogno di tornare ad avere amici normali, a studiare nello stesso modo in cui studiano gli altri, uscire nel pomeriggio, dormire senza dover prendere degli stupidi farmaci e non avere paura ad andare fuori la sera.
mi manca normalità.
non voglio lasciare i miei amici, ma forse...l'unica soluzione per uscire da qui è...fingere che non mi stia succedendo più niente. mentire sulle ambre, dire che i farmaci per il sonno stanno funzionando e che loro stanno piano piano andando via.
sì, era decisamente la soluzione più giusta da prendere.
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🚬👻𝐀 𝒫𝒶𝓇𝒶𝓃ℴ𝓇𝓂𝒶𝓁 𝐋𝐎𝐕𝐄👻🚬
Fanfictionho lasciato la francia quando avevo dodici anni, per via della mia salute mentale. assurdo vero? ad ogni modo, ora mi trovo in canada, nel joseph's health hospital dal 2 novembre 2021, ora siamo a dicembre, il 17, precisamente. sarei dovuta entrare...