<<chloë?>> luna schiocca due dita davanti alla mia faccia <<mi stai ascoltando?>>.
<<si...va avanti>> rispondo.
no, non la sto ascoltando.
so che ha iniziato a parlarmi di mattheo, perchè ieri abbiamo passato tutta la serata a parlare di lui e ultimamente sta diventando un argomento fisso con lei, ma non riesco a concentrarmi sul suo discorso al momento.
troppe cose nella testa: il bigliettino trovato ieri, la pressione delle visioni e degli incubi. e, come se non bastasse, non riuscivo a smettere di pensare a robin e a quanto avessi potuto ferirlo la sera prima.
insomma, era davvero strano che quel biglietto fosse piombato nella mia stanza dal nulla, ma, d'altro canto, chi cazzo poteva avercelo messo lí?
adesso più di qualsiasi altro momento nella mia vita, sono sicura che quella che tutti chiamano "'malattia", sia una cosa reale.
le spinte e i lividi che mi hanno provocato quelle ombre o quello che sono, erano vere, e lo saranno sempre. il biglietto trovato ieri, non può essere stato scritto da nessuno se non dalla ragazza che ho visto ieri sera.
adesso ne sono certa, e non me ne starò nel mio angolino ad aspettare che quelle cose mi terrorizzino.
<<...e ha detto che sono bellissima>> conclude la mia amica, ed io riporto l'attenzione su di lei, annuendo e fingendomi colpita.
intendo, sono colpita, perchè sono sicura che sia stato mattheo a dirle che è bellissima.
ma non ho ascoltato metà del discorso.
<<non so cosa dire>> mormoro <<confessagli solo quello che provi per lui e tutto finirà>>.
se solo sapesse quello che io so, probabilmente starebbero già insieme da tempo...ma...posso tradire la fiducia di theo?
<<sei pazza?! no!>> esordisce <<tu di amore proprio non ne capisci>> mi sminuisce, ed io faccio un sorriso di scherno.
<<già>> rispondo pacamente.
<<e con quel...robin? com'è andata ieri?>> domanda accennando un sorriso malizioso
mi brillano gli occhi appena la sua amica pronuncia il suo nome.
<<non ci siamo detti nulla di che...gli ho raccontato di billy e di quanto fosse coglione, ma nulla di più...>>
siamo nella piccola biblioteca dell'ospedale, ma parliamo come due classiche migliori amiche nei centri commerciali, occupate a fare gossip e spendere migliaia di soldi in trucchi, vestiti e tutte quelle robe.
<<e mi ha detto che gli piace questo colore>> aggiungo, riferendomi ai miei capelli.
ciò che non le dico, però, è che non ho mai visto un volto tanto bello come quello di robin e che non ho mai provato emozioni tanto intense come quelle provate quando sentí per la prima volta il soprannome che mi diede.
<<ottimo!>> esulta <<quindi ho fatto un buon lavoro! menomale, ho temuto che diventassero verdi dopo il lavaggio...>> le sfugge, e subito dopo si tappa la bocca con la mano.
<<potevano diventare verdi?!>> le chiedo, sgranando gli occhi ornamentati dal mascara che mia mamma mi aveva gentilmente inviato.
<<forse...>> sussurra <<ma non è successo! quindi ho fatto un ottimo lavoro>>.
in effetti, avevo pensato potesse succedere, e ora comprendo il motivo per cui luna volle passare il colore due volte...
alzo gli occhi al cielo e per un attimo cala il silenzio. vorrei chiederle di mattheo, ma so che probabilmente i miei pensieri mi impedirebbero di ascoltarla...
e se...
le parlassi di me?
<<ei, luna...mi prenderai per pazza, ma...>>
ed ecco che comincio a raccontarle tutto.
proprio tutto. nei minimi dettagli come non avevo mai fatto.
le parlo proprio di ogni minimo dettarglio, riguardo alle ombre, mostrandole anche le ferite rimaste dalle cadute e spiegandole dove sono avvenute, le dico che tutto questo era iniziato già da quando abitavo in francia, e, anche se non sono in grado di esprimere a pieno l'argomento, le parlo anche dei miei migliori amici.
la cosa che mi stupisce è che lei mi ascolta con attenzione, sembra stupefatta, ma è presa dal discorso come se le stessi leggendo un libro horror.
appena concludo, la guardo e aspetto che dica qualcosa.
<<è...è la verità?>> chiede, ed io sento come se il mondo mi stesse crollando addosso.
e se non mi crede? e se pensa che io sia pazza?
e se...se mi lasciasse anche lei?
<<perchè se è la verità...>> continua <<è la cosa piú figa che io abbia mai sentito>>.
i miei occhi si illuminano.
<<giuro su quello che vuoi che è la verità. è vero, te lo giuro...non potrei mai...>>
<<chloë, ti credo. so che ti sembra assurdo, ma ti credo davvero>>
<<a me sembra impossibile che tu mi creda>> ammetto <<lo dirai ad anderson?>>
<<cosa centra la malattia mentale col fatto che hai dei poteri ultraterreni stra fighi?>>.
sorrido.
<<perchè è proprio per questo che sono ricoverata qui...>>
<<allora sei ricoverata per niente. lo hai il biglietto di ieri sera?>>
<<si! si, ce l'ho. è in camera. vieni che te lo mostro>>

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🚬👻𝐀 𝒫𝒶𝓇𝒶𝓃ℴ𝓇𝓂𝒶𝓁 𝐋𝐎𝐕𝐄👻🚬
Фанфикho lasciato la francia quando avevo dodici anni, per via della mia salute mentale. assurdo vero? ad ogni modo, ora mi trovo in canada, nel joseph's health hospital dal 2 novembre 2021, ora siamo a dicembre, il 17, precisamente. sarei dovuta entrare...