cammino avanti e indietro aspettando che la porta d'ingresso della psichiatria si apra e che lo psichiatra mi chiami.
sono le sei del pomeriggio e sto aspettando da circa un quarto d'ora.
sento qualcuno dietro di me, mi volto: un'infermiera dell'ospedale.
<<ciao chloë>> mi saluta con un caldo sorriso.
<<salve>> le rispondo, guardando dietro di me perchè il corridoio buio mi spaventa.
sono qui da soli quarantacinque giorni, ma mi sembra passata un'eternità.
<<come sta andando?>> continua l'infermiera <<ti piace il dottor anderson?>>
"anderson?", penso.
<<chi...?>> domando con voce sottile.
<<lo psichiatra, tesoro. non ti ha mai detto io suo nome?>> chiede mentre la sua mano si aggrappa alla mia spalla.
<<oh!>> realizzo <<in realtà...questa è la mia prima visita>>.
rimane stupita per qualche istante ed io non dico nulla per via del mio imbarazzo.
<<come mai, cara?>> mi domanda, piegando leggermente il volto <<sei qui da molto tempo>>.
direi che "molto" è eccessivo, solo poco più di un mese.
ad ogni modo, le rispondo con una scrollata di spalle e lei si allontana dopo avermi augurato buona visita.
<<di buono non ci sarà proprio niente>> borbotto quando lei è ormai lontana.
calcio il pavimento e mi siedo sulla sedia che ho dinnanzi, prendendomi il viso tra le mani e muovendo i piedi in modo da creare un po' di rumore tra quelle mura silenziose.
e per non pensare al buio che mi circonda.
chiudo gli occhi per un secondo.
un ombra nera mi viene in contro e sta ferma davanti a me, fissandomi senza dire una parola.
inizio a sentire dei passi venire verso di me, da ogni parte e l'ansia prende il controllo del mio corpo.
"non aprire gli occhi" penso "non aprire gli occhi".
continuo a ripetermelo severa, perchè so che se non lo faccio, probabilmente mi metterei a gridare.
"non apri..."
<<ehi>> una voce maschile mi tocca la spalla ed io alzo la testa, spostandomi di un posto dallo spavento.
<<non voglio mica farti male>> continua lui <<sono billy, e tu?>> mi chiede sedendosi sulla sedia sui cui prima ero messa io.
<<chloë>> dico velocemente, la voce è bassa e tremante.
<<piacere>> dice calmo, sorridendomi.
lo guardo per un secondo: capelli biondi ed occhi color nocciola, indossa una maglietta a righe coperta da un giubbino grigio, e dei jeans.
<<piacere mio>> gli dico, sperando che non vada via.
rimaniamo in silenzio mentre aspetto lo psichiatra.
dio, è così imbarazzante avere "billy" di fianco senza nemmeno fare conversazione.
chissà se sta aspettando anche lui di parlare con lo strizzacervelli...
<<da quanto tempo sei qui?>> chiede.
<<poco più di un mese>> rispondo.
esattamente quarantacinque giorni.
<<e perchè?>> domanda incuriosito.
<<tu da quanto sei in questo inferno?>> gli chiedo io, senza rispondere alla sua domanda.
<<da sei mesi>> risponde.
"è tanto tempo..."
<<e quanto devi fare?>> insisto.
<<un anno e quattro mesi, ma se miglioro prima del tempo, mi faranno uscire con qualche mese o settimana di anticipo>> scuote la testa e si sistema meglio sulla sedia <<tu quanto tempo rimani?>>.
scuoto la testa.
<<non lo so>> rispondo alzandomi dalla sedia.
fa uno sguardo confuso.
<<è la mia prima visita dal dottor...>> cerco di ricordare il nome detto dall'infermiera <<anderson, me lo comunicherà lui appena entreró>>.
voglio chiedergli cosa ci fa qui dentro, in un ospedale psichiatrico, ma non lo faccio per paura che possa porre la stessa domanda a me.
<<stai aspettando anche tu il dottore?>> gli chiedo, confusa.
<<no>> risponde con una leggera risata <<ti ho vista qui, ho voluto fare conversazione. è da molto che ti scorgo in giro per i corridoi, in mensa, o nelle sale. sei sempre sola, la solitudine rende pazzi>>
<<no, non è vero>> lo contraddico sulla sua ultima frase.
"la solitudine rende pazzi"
<<qui dentro, lo è>> mi dice, poi si alza e mi porge la mano << ci vediamo in giro, chloë>>.
annuisco e glie la stringo.
<<ci vediamo, billy>>
ma che cazzo sto facendo?
non deve andarsene via!
"rimani qui"
"rimani qui!"
mi guardo attorno, non sarei mai dovuta venire qui in anticipo, ma la strada dalla mia stanza alla psichiatria sarebbe stata troppo buia da fare all'orario prestabilito.
"billy, torna qua"
sento il chiavistello girare e la porta aprirsi.

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🚬👻𝐀 𝒫𝒶𝓇𝒶𝓃ℴ𝓇𝓂𝒶𝓁 𝐋𝐎𝐕𝐄👻🚬
Fanfictionho lasciato la francia quando avevo dodici anni, per via della mia salute mentale. assurdo vero? ad ogni modo, ora mi trovo in canada, nel joseph's health hospital dal 2 novembre 2021, ora siamo a dicembre, il 17, precisamente. sarei dovuta entrare...