Titolo: Il Richiamo della Foresta
Autore: Jack London
Genere: Narrativa classicaTrama:
Buck è il cane meticcio del giudice Miller, figlio di padre San Bernardo e madre Pastore Scozzese, vive la sua vita nelle terre calde e tranquille del Sud. Un giorno il giardiniere del giudice per poter mantenere la sua numerosa famiglia, rapisce Buck e lo vende al miglior offerente, per utilizzarlo nella corsa all'oro al Nord. Da quel momento Buck comincerà la sua trasformazione, lasciandosi trascinare dall'istinto.
Stile di scrittura:
È il primo libro che leggo di Jack London dall'inizio alla fine (lo so sono pessima), ma credo sia abbastanza conosciuto il fatto che sia uno degli autori del periodo classico più bravi a narrare vicende di animali, in particolare di canidi, insomma non c'è bisogno che vi dica che lui è anche l'autore di "Zanna Bianca".
Bene lo stile di scrittura di Jack London è classico, ma la sua capacità di far immedesimare il lettore in un animale è incredibile. Non troverete grandi dialoghi o sentimenti umani in questo libro, ma di certo tante descrizioni soprattutto introspettive riguardanti il lato bestiale di Buck e comincia ad emergere.
Essendo un romanzo classico non è parecchio lungo e spesso velocizza l'avventura, mentre altre volte lascia più dettagli.
Narrazione:
La narrazione di questo romanzo è semplicemente in terza persona, con un narratore onnisciente che però spesso si trova a dover immergersi nel punto di vista di Buck, mostrandoci cosa prova lui e soprattutto non dando pienamente descrizione di quello che vive. Insomma tutto viene raccontato come la vive il cane protagonista, ma poi ci aggiunge dettagli come se si rivolgesse a noi perché ovviamente, essendo onnisciente, conosce gli eventi. Un esempio evidente di questo tipo di narrazione è il momento in cui Buck vede per la prima volta la neve.
Giudizio personale:
Come ho detto è stato il primo libro di Jack London che ho letto dall'inizio alla fine è devo ammetterlo mi è piaciuto parecchio. Certo, spesso lo stile classico è leggermente pesante e nonostante sia scritto molto bene, anche a livello di trama non sembra subito coinvolgere al cento per cento. Insomma questo genere di storie forse prendono di più a livello cinematografico che in lettura.
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Non-FictionQuest'opera non vuole essere un qualcosa di serio. Non mi reputo abbastanza preparata e informata sulla letteratura e la scrittura in generale da pensare di innalzarmi a giudice di qualcuno (soprattutto se si tratta di professionisti). Ma ci tenevo...