Titolo: Il destino di una fata
Autore: Elisabetta Gnone
Genere: Fiaba fantasyTrama:
Fairy Oak è un piccolo paese dove Magici e persone normali. Sefeliceleisaràdircelovorrà, anche conosciuta come Felì, è stata chiamata dalla strega Lalla Tomelilla per fare da tata ai due gemelli (o gemelle) che sua sorella Dalia sta per avere. La fatina sarà la loro fata-tata finché non compiranno quindici anni.
Stile di scrittura:
Ultimo libro (almeno per ora) della saga di Fairy Oak, qui ci troviamo in un modo di scrivere, come di narrare, completamente diverso. Certo abbiamo sempre quelle descrizioni che sembrano una coccola e che immergono il lettore nell'ambiente, ma tutto diventa più pratico e generalizzato. Forse perché, ovviamente, ormai sappiamo quasi tutto di cosa accadde in quei quindici anni a Fairy Oak, o almeno conosciamo i momenti salienti.
Come dice la stessa autrice, questa storia l'ha voluta raccontare lei, mostrandoci quei momenti che noi conoscevamo già, ma dando loro un punto di vista diverso. Devo ammetterlo, ho amato questo libro come gli altri perché tutta la saga di Fairy Oak mi è sempre piaciuta fin da giovane, ma se dovessi trovare un libro che mi è piaciuto poco, pochissimo, di meno, forse direi questo. Insomma, è giusto che l'autrice voglia scrivere per una volta lei della sua storia, ma mi è sembrato che perdesse un po' quella magia che Fairy Oak è stata fino al libro precedente.
Narrazione:
Come avrete intuito la narrazione non è più in prima persona con uno specifico punto di vista, ma è con il classico narratore onnisciente. La stessa Elisabetta Gnone, a inizio libro, dichiara che per una volta voleva essere lei a raccontare di Fairy Oak, perché lei conosceva cose che i personaggi narranti dei precedenti libri non sanno; d'altronde lei è l'autrice ed ho sempre amato il suo world building che non lascia praticamente nulla al caso.
Il libro, comunque, è diviso in due parti, con tanto di capitoli e sotto capitoli. Parlando del "destino di una fata", l'autrice ci racconta nella prima parte il viaggio e l'arrivo di Felì a Fairy Oak e nella seconda parte il momento in cui le gemelle, già cresciute e quindicenni, cominciano a fare a meno di lei, fino al suo addio.
Giudizio personale:
Come ho detto se dovessi fare una classifica di tutti i romanzi della saga di Fairy Oak, questo forse sarebbe all'ultimo posto, ma rimane comunque un libro da cinque stelle e soprattutto mantiene le stesse atmosfere magiche e dolci che hanno avuto sempre i libri precedenti. Come si sarà capito tratta di momenti che in realtà abbiamo già visto precedentemente, ma raccontati da qualcuno che sa tutta la storia (perché l'ha progettata nella sua testa). In poche parole si dovrebbe leggere a priori, almeno per completismo. Poi, va beh, sono particolarmente legata alla mia copia di questo libro, visto che l'ho comprata autografata dalla stessa Elisabetta.
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Non-FictionQuest'opera non vuole essere un qualcosa di serio. Non mi reputo abbastanza preparata e informata sulla letteratura e la scrittura in generale da pensare di innalzarmi a giudice di qualcuno (soprattutto se si tratta di professionisti). Ma ci tenevo...