Titolo: Ciò che un giorno era mio
Autore: Liz Braswell
Genere: Fiaba FantasyTrama:
Cosa succederebbe se la regina Arianna, la madre di Rapunzel, avesse bevuto la pozione sbagliata? Se il fiore che l'aiutò a sopravvivere non fosse stato quello del Sole, ma quello di Luna? Cosa succederebbe se i capelli di Rapunzel, invece di guarire le persone, le uccidessero?
Questa è la domanda che si pone il fratello di Danielle, quando questa le chiede per l'ennesima volta di leggerle la favola di Rapunzel della Disney, così si inventa una storia completamente nuova.
Stile di scrittura:
Non tutti i libri della collana delle Twisted Tale sono raccontate da Elizabeth Braswell (in ogni caso questo è il primo libro, sia della collana che dell'autrice, che leggo), perciò posso valutare tranquillamente il suo stile di scrittura.
La cosa che mi ha colpito di più del suo modo di scrivere è raccontare è la capacità di descrizione, non tanto delle azioni in sè ma degli ambienti, di ciò che circonda i personaggi, di come la magia agisce. Non sono descrizioni super dettagliate, eppure permettono al lettore di immaginare senza nessuno sforzo.
Ovviamente ho provato un certo interesse nel momento in cui l'autrice citava momenti, personaggi o situazioni del classico DIsney; pur modificando la storia le citazioni sono numerose e ben studiate, soprattutto perché certe cose che rimangono impresse visivamente è difficile poi riportarle scritte e lei ci è riuscita egregiamente.
Narrazione:
Come avrete intuito dalla trama, questo libro (come d'altronde tutte le Twisted Tale) è una What if, una storia alternativa e reinventare una storia non è sempre facile, anzi tutt'altro, perché si rischia di riportare la storia così com'è modificando solo le reazioni e le scelte dei diversi personaggi (come una specie di effetto farfalla) e poi perché ai rischierebbe di scrivere una semplice fan fiction. In questo caso, invece, l'autrice ha cercato di creare una storia nuova, lasciando solo le citazioni (già accennate prima) di quella favola che conosciamo tutti. Perciò c'è Flynn Rider, ma questi non viene a contatto con Rapunzel nella torre, c'è Pascal, ma non è subito un camaleonte, c'è Madre Gothel ma non rapisce Rapunzel (potrei andare avanti all'infinito, ma non vorrei togliervi la sorpresa di leggerlo). In tutto questo però ci sono anche personaggi nuovi, personaggi che non si sono mai visti nel classico Disney, come Gina, Tregsburg, Lady Bathory e tanti altri.
Un altro elemento molto importante della narrazione, però, è il come la storia ci viene raccontata. Il libro, infatti non inizia con Rapunzel, ma con Brendan e Danielle; due fratelli del mondo moderno che... beh non vi dico cosa stanno facendo (credo sia alquanto spoiler e poi sono anche io curiosa di sapere se nelle Twisted tale future ci saranno altri narratori o saranno sempre loro due). In ogni caso è Brendan che racconta la storia e noi spesso ci troviamo gli inframezzi dei due fratelli che parlano, magari con Daniella che chiede per quale motivo non ci siano ancora i suoi personaggi o le sue scene preferite e con il fratello che deve cercare di inserirle nella storia. Questo tipo di narrazione è stata molto interessante e l'ho apprezzata parecchio. Ovviamente, non l'ho detto, ma lo reputo scontato; in entrambe le narrazioni abbiamo una semplice terza persona ed entrambe dal punto di vista di Brendan. Ovviamente in questo modo, le parti del loro presente le vediamo solo dal punto di vista del fratello, le parti della storia di Rapunzel hanno un narratore onnisciente, perché il narratore è proprio Brendan.
Giudizio personale:
Sono sempre andata matta per le What if e quando ho scoperto che Giunti aveva fatto una collana di queste storie alternative, in collaborazione della Disney, non ho saputo resistere ed ho cominciato a collezionarle. Nonostante questa di Rapunzel (grazie alla pesca dal barattolo), sia la prima che ho letto; ne ho ancora molte in libreria e molte altre che devo ancora acquistare (alcune ancora non uscite in Italia).
Ciò che non mi aspettavo, però, è che la storia mi coinvolgesse così tanto e in così poco tempo. Ho apprezzato soprattutto la scelta dell'aggiunta di chi ci racconta la storia. In questo modo non è solo una fiaba modificata, ma è un racconto che viene concesso anche a noi oltre che (almeno in questo caso) a Daniella.
Una cosa è certa, se vi piace il classico Disney "Rapunzel", dovete assolutamente leggerlo.
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Non-FictionQuest'opera non vuole essere un qualcosa di serio. Non mi reputo abbastanza preparata e informata sulla letteratura e la scrittura in generale da pensare di innalzarmi a giudice di qualcuno (soprattutto se si tratta di professionisti). Ma ci tenevo...