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Rey Palpatine era la persona meno entusiasta al mondo di essere una rampolla di nobile famiglia di metà ottocento. In particolare la cosa era evidente in momenti come quelli, mentre una delle domestiche le stava chiudendo il corsetto nella maniera più stretta possibile.
La giovane strinse i denti lasciando che Louise facesse il suo lavoro, anche se era veramente una tortura per lei... Non fraintendete, i vestiti le piacevano, con tutti quei colori accesi e i dettagli raffinati.. ciò che non amava era il doverli indossare sempre e comunque, insieme a quella tortura di corsetto, una gabbia di stecche dure e quasi inflessibili, che a stento le permetteva di respirare.
"Ecco fatto, signorina" le disse la cameriera sorridendo incoraggiante e porgendole i suoi guanti di seta.
Rey ricambiò il sorriso, cercando di abituarsi velocemente a quella tortura per donne, prendendo i guanti e infilandoseli.
"Suo padre e suo fratello la stanno aspettando all'ingresso" disse poi, facendo una riverenza e uscendo, non prima di averle sistemato nuovamente i capelli.
Rey la ringraziò e sospirò, guardandosi allo specchio. Quella sera sarebbe stata mooolto lunga.. Lei e la sua famiglia erano stati invitati ad uno degli spettacoli teatrali che si tenevano nel centro di Londra, come anche tutte le altre famiglie nobili della città. Un evento nel quale avrebbero assistito ad uno spettacolo magistrale, ma che avrebbe anche permesso ai capifamiglia di fare alleanze, conoscenze e contratti di vario tipo.

Suo padre, Dathan Palpatine, era un nobile facoltoso che sedeva nella Camera del Consiglio di Londra, aveva affari in tutto lo stato e non solo, possedeva diversi terreni in giro per le campagne londinesi e portava alto l'onore del suo nome. Era un tipo amabile e gentile che amava partecipare a eventi come quello a cui avrebbero presenziato quella sera, e costringeva lei e il fratello a parteciparvi a loro volta.
Finn Palpatine, suo fratello maggiore, aveva cinque anni più di lei. Era ormai quasi ventiseienne e il suo obiettivo di vita sarebbe dovuto essere quello di imparare dal padre più cose possibili e trovarsi una moglie prolifica per poter ereditare tutti i possedimenti di loro padre. Però fino a quel momento, non sembrava molto preso da questa ricerca, anzi, sembrava rimandarlo il più possibile e Dathan lo lasciava fare, per cui forse andava bene così.

Sfortunatamente oltre a loro due, i domestici e qualche cagnolino e gattino, la loro famiglia si concludeva lì. Dathan infatti si era sposato da giovane con la madre di Finn, la sua prima moglie, una donna meravigliosa e particolarmente gentile che aveva dato al giovane Palpatine il primogenito. Il bambino aveva preso dalla madre il colorito color caramello e i capelli corvini, ma non aveva potuto passare molto tempo con la donna, che infatti, poco dopo la nascita di Finn, aveva contratto il tifo ed era morta nel giro di qualche mese. Il padre, distrutto dalla perdita, si era chiuso in sé stesso e aveva vissuto con il solo obiettivo di crescere il figlio nel ricordo della moglie defunta.
Qualche anno dopo, quando ormai il fratello maggiore di Rey aveva sui quattro anni, aveva conosciuto per caso un'altra donna, la madre della giovane Palpatine. Si erano innamorati subito e Dathan le aveva fatto prestissimo la proposta di matrimonio. Anche Finn la adorava e l'aveva da sempre considerata sua madre. Avevano vissuto però in pace e serenità per poco tempo, perché purtroppo alla bella notizia della nascita di Rey, si era unita quella terribile della morte di parto della moglie di Dathan.
L'uomo, distrutto da quest'altra sventura, aveva deciso di rimanere forte per i due figli che aveva continuato a crescere con amore e attenzione, nel ricordo delle due mogli prematuramente scomparse per pura sfortuna.

In tutte quelle avversità però, i due fratelli erano cresciuti nell'affetto e nell'amore del padre e tra loro si amavano alla follia. Finn stravedeva per la piccola Rey che era cresciuta sotto le vigili attenzioni sue e del padre.
Rey aveva un carattere forte e intrepido e tutte le bambinaie che aveva avuto l'avevano sempre rimproverata per questo. A lei piaceva correre nel prato del castello e sporcarsi le mani, giocare con gli animali che possedevano e salire sugli alberi, andare a cavallo come suo padre e divertirsi come suo fratello. Ma era una femmina e questa cosa le era stata più volte ripetuta nel corso della sua vita. Il padre, per sua fortuna, le lasciava molta libertà, ma qualcosa aveva dovuto imparare... ricamo, etichetta, andare a cavallo come una lady, ecc.. cose di cui lei avrebbe fatto anche a meno.
Purtroppo la società nella quale viveva non le permetteva di essere come voleva, o almeno non al cento per cento. Infatti, la passione che fin da giovanissima l'aveva ispirata, era la medicina. Osservava con attenzione il dottore che arrivava da suo padre nel momento del bisogno, curava sempre gli animali di casa e aveva cominciato a studiare i trattati di medicina che aveva trovato negli anni nella biblioteca di suo padre. Quel mondo la affascinava.. e probabilmente sapere della fine di sua madre e di quella di Finn l'avevano influenzata. Le sarebbe piaciuto aiutare gli altri ed evitare che altre persone facessero la fine delle donne che aveva amato suo padre.
Ma lei era una donna.. e non poteva intraprendere quella professione.. almeno fino a quel momento. Rey infatti aveva escogitato un piano per poter partecipare alle lezioni di medicina dell'Università di Londra e a breve, con l'inizio delle lezioni, avrebbe sicuramente messo in atto ciò che aveva escogitato. Sarebbe stato molto rischioso ma aveva lavorato tanto per arrivare fin lì... aveva infatti studiato per mesi per superare l'esame che gli studenti avrebbero dovuto sostenere il primo giorno di lezioni e niente si sarebbe messo tra lei e un posto nel corso di medicina.

Love and Bones [Reylo AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora