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La mattina dopo, si sistemò velocemente, per poter stare più tempo possibile con Ben. Il ragazzo infatti aveva solo qualche giorno di congedo e lei non avrebbe sprecato nemmeno un minuto di quelli che aveva a disposizione per stare con lui.
"Buongiorno" disse lei, guardando il marito seduto sul letto. Si avvicinò a lui e lo aiutò a sistemare il colletto della camicia.
Ben la strinse a sé e sorrise: "Sei il miglior buongiorno che si possa desiderare" disse.
Lei rise e gli accarezzò il viso, tornato liscio: "Ti sei rasato?"
"Sì.. ne avevo bisogno e poi.. sono più bello così, no?"
Lei rise e alzò gli occhi al cielo: "Sei bello sempre.. tanto quanto sei modesto"
"Lo so, Milady" rispose lui e lei rise per poi baciarlo con dolcezza.

Scesero poi per la colazione, dove finalmente sia la madre che la nonna e la zia di Ben poterono riabbracciarlo. Sembrava felice di vederle e fu anche contento di vedere Janna e Caleb a casa Skywalker. Sorrise e prese in braccio il nipotino, mentre raccontava alle quattro tutto ciò che sapeva e che aveva vissuto, rassicurandole sullo stato dei loro mariti. Anche se non appartenevano al suo reggimento e di conseguenza a quello di Rex, aveva avuto loro notizie e stavano tutti bene. Sapeva che Finn aveva slogato una caviglia e che Anakin aveva preso un brutto raffreddore ma niente di che.
Lasciò poi che Ahsoka gli chiedesse dettagli tecnici sulle battaglie e che Leia proponesse alcune soluzioni che lei avrebbe attuato per risolvere quel conflitto.

Quando poi la colazione finì, venne annunciato un ospite per Rey.
Lei si alzò e si scusò con la famiglia, avviandosi all'ingresso, dove Thrawn la stava aspettando, come tutti i giorni.
Appena la vide inizialmente sorrise, ma poi si bloccò, osservando qualcosa alle sue spalle: "Sir Thrawn, buongiorno.. scusi se non l'ho avvertita ma oggi non credo di riuscire a lavorare pe-.."
"Perché sono tornato in città" disse Ben dalle sue spalle, interrompendolo.
Lei si voltò e notò che Ben si era appoggiato allo stipite della porta e che osservava dall'alto in basso il giovane detective.
"Oh! Lord Skywalker" disse Alexander con sorpresa, facendo un inchino "Non sapevo che fosse tornato in città"
"Ho fatto una sorpresa a mia moglie" ammise lui, avvicinandosi e attirando Rey a sé.
Lei arrossì lievemente: "Ben è venuto senza preavviso, per una missione di Stato"
"Capisco.." disse Thrawn "Allora non vi disturberò oltre" concluse lui.

Nel mentre Ahsoka chiamò Rey dall'altra stanza e la giovane si congedò dal detective, lasciandolo da solo con Ben.
Thrawn fece per uscire ma Ben lo fermò: "Detective, posso una parola?"
"Ma certo" disse lui, voltandosi e guardandolo.
"Ho saputo come sta indagando con mia moglie e.. preferirei che lei non si esponesse più così tanto" disse chiaramente, guardandolo con decisione.
"Vi riferite al caso del killer?"
"Esattamente" rispose lui "E preferirei che la smetteste di guardare mia moglie come se non fosse sposata" aggiunse con occhi truci.
Alexander lo guardò sorpreso e poi controbattè: "Sir, non capisco a che si riferisca.. per me sua moglie è una donna di evidente bellezza, simpatia e intelligenza, ma è soprattutto una collega" disse, per poi però aggiungere "Non mi sognerei mai di fare qualcosa che possa comprometterla, almeno finchè sarà ancora sposata"
Ben si avvicinò con rabbia e lo prese per il colletto: "E lo sarà per sempre" disse, tenendo a stento a freno i suoi impulsi per non colpirlo o fare di peggio "Adesso andatevene.. non siete il benvenuto" disse, lasciandolo e spingendolo fuori, chiudendo la porta con forza e tornando dalla moglie.

Rey, che stava conversando con Ahsoka, vide tornare Ben furioso e si avvicinò preoccupata: "Che succede?"
"Niente, non preoccuparti" rispose secco, prendendola sotto braccio "Andiamo in Parlamento insieme.. ti va?" disse, cercando di calmarsi.
Lei, ancora dubbiosa, lasciò correre, annuendo e seguendolo nella sua impresa.

***

Appena arrivarono, vennero fatti accomodare in una sala e poi Ben venne fatto entrare in un ufficio, lasciando Rey ad attenderlo. La giovane si guardò intorno e cominciò a passeggiare per la stanza, lasciando che la sua mente si concentrasse sui bellissimi quadri esposti in quella stanza.
"S-Sono meravigliosi, vero?" sentì dire ad una voce nota alle sue spalle. Si voltò e vide Lord Dooku poco distante da lei. Era stato silenzioso ad avvicinarsi e ad entrare nella stanza ma non ci diede troppo conto, probabilmente era troppo concentrata sui quadri che aveva di fronte.
Fece una riverenza e sorrise: "Lord Dooku! Che sorpresa!" commentò "E sì, sono veramente uno spettacolo per gli occhi" ammise "Ma, se posso chiedere, cosa ci fate qua?"
Lui la guardò e abbassò lo sguardo imbarazzato: "Beh, ecco.. mio padre fa parte del Parlamento, Milady.."
Lei sgranò gli occhi. Che stupida! Il conte Dooku faceva parte di quel'istituzione!: "Ma certo! Scusatemi, sono distratta.."
"N-Non si preoccupi, Milady..." disse "Ho saputo che.. che vostro marito è tornato in città.. di sicuro sarete felice di vederlo.."
"Avete ragione.. questa guerra è veramente devastante.. ma mio marito sta compiendo il suo dovere, come anche io" disse lei, sorridendo.
Il ragazzo annuì e disse: "Come tutti.. Io purtroppo per colpa di questi.." disse indicando gli occhiali spessi che indossava "..non sono stato richiamato.. ma sto cercando di fare il mio da qui"
"Fate bene, Milord" rispose lei, sentendo poi aprire la porta alle sue spalle, dalla quale uscì Ben sorridendo.
Appena Dooku lo vide, fece un inchino: "Hanno finito, vi saluto Milady e vi auguro ogni bene, sperando di rivederla presto"
Lei fece lo stesso, per poi avvicinarsi a Ben: "Hai fatto?"
Lui annuì: "Vogliamo andare?" disse, e lei annuì, stringendosi a lui e avviandosi verso la carrozza.

Love and Bones [Reylo AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora