Capitolo 5 - Attacco

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CAPITOLO 5 - Attacco

Sebastian rimase tranquillo per il resto del tempo che passarono a raccogliere il necessario per Cattleya.
Cattleya lo guardava spesso chiedendosi a cosa stesse pensando.

"Sebastian; un galeone per i tuoi pensieri?" scherzò lei tranquillamente. Lui la guardò,
"Potrei dire che sono un po' geloso, hai ottenuto una bacchetta unica, ha una parte pura ma anche una...oscura."

Cattleya fece una pausa, "Perché vorresti una bacchetta oscura?"

"Perché è difficile padroneggiare le arti oscure e quella bacchetta potrebbe facilitare le cose."

Cattleya teneva gli occhi avanti, le rotelle del suo cervello giravano. "Perché vorresti conoscere le arti oscure?"

Sebastian si fermò, erano sul ponte che riportava alla strada principale dopo aver preso da "Semi e Sementi" i semi di cui Cat aveva bisogno per le lezioni di Erbologia.

Si sporse in avanti e guardò il fiume, aveva assunto un'espressione triste, ma anche decisa.

"Non è che io voglia necessariamente imparare l'imperdonabile o diventare un mago oscuro, ma se c'è qualcosa che posso fare per aiutare mia sorella lo farò, senza dubbio."

"Cosa c'è che non va con lei?" chiese piano Cattleya, guardando nell'acqua come se potesse vedere quello che vedeva lui.

"È malata," rispose lui semplicemente, senza dirle altro.

Cattleya voleva rispettare i suoi silenzi e non chiese oltre. Rimasero lì insieme in silenzio per un po'.

"Ti va una Burrobirra?" chiese Cattleya, i suoi occhi seguirono un pesce che si stava facendo strada nell'acqua.

Lui girò la testa e la guardò intensamente, lei incrociò il suo sguardo, "Mi stai chiedendo un appuntamento?" le chiese Sebastian con un sorriso malizioso

Cattleya poté sentire il suo viso diventare rosso, "N-No, è solo- ho pensato..."

Sebastian rise fragorosamente: "Dai Cat, stavo scherzando! Andiamo a combinare qualche guaio ai Tre manici di Scopa! Ti presento Sirona, una mia buona amica".

Si diressero verso I Tre Manici di Scopa prendendo una rapida scorciatoia attraverso le mura cittadine.
Camminavano serenamente quando all'improvviso ci fu un forte schianto e il rumore di macerie che cadevano li scosse dalle loro risa, entrambi i ragazzi si fermarono a guardarsi l'un l'altro con paura.

Voltandosi, videro un enorme Troll corazzato che si faceva strada tra le mura cittadine. Saltò e fracassò dei muri ruggendo e sbattendo la sua enorme clava sul terreno.

Cattleya afferrò il braccio di Sebastian e lui la spinse dietro di sé, entrambi gli occhi sul troll mentre tiravano fuori le bacchette.

Diverse streghe iniziarono a lanciargli contro incantesimi, il troll scosse la testa come se gli incantesimi fossero semplici mosche da scacciare e cominciò a prepararsi ad attaccarli.

Cattleya lanciò un attacco base, che volò e colpì il troll alla nuca. Il troll si fermò e si voltò, il suo sguardo pesante si posò su di lei.
Sebastian si mosse, lanciando lui stesso un incantesimo al troll che cominciò a camminare verso di loro.

"Bombarda!"

Una donna vestita di nero stava in piedi davanti a loro con la bacchetta spiegata, Cattleya la riconobbe come un Auror, una sorta di ufficiale del mondo magico.

"Allontaniamolo dagli edifici! Lontano dal villaggio!" Gridò agli altri maghi accorsi in aiuto

Altri due iniziarono a lanciare incantesimi mentre indietreggiavano conducendo il troll fuori dalla città.

Ombre di Lui - a Hogwarts Legacy Love StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora