Capitolo 39 - I Bambini devono essere visti ma non uditi

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CAPITOLO 39 - I bambini devono essere visti ma non uditi

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CAPITOLO 39 - I bambini devono essere visti ma non uditi

Cattleya fu trascinata via dalla smaterializzazione dell'uomo che le era comparso alle spalle, probabilmente uno scagnozzo di Rookwood. Era una trappola! E lei ci era finita dentro.

Si materializzarono sullo spiazzo di un castello diroccato, intorno a lei solo rovine e... l'intero accampamento di Rookwood.

Appena arrivata iniziarono ad attaccarla tutti insieme. Né Sebastian né i suoi amici erano con lei ed avrebbe dovuto combattere da sola. Inspirò profondamente: Doveva farcela. Li affrontò uno ad uno utilizzando tutto il suo arsenale e...anche le maledizioni senza perdono che le aveva insegnato Sebastian. Questa gente era malvagia, violenta, massacravano animali e persone senza pietà e di pietà non ne meritavano. L'unica cosa che non utilizzò fu la magia antica, quella doveva tenerla per affrontare Rookwood: avrebbe sicuramente provato ad ucciderla.

Cat riuscì a sconfiggere e ad uccidere tutti i tirapiedi Ashwinder di Rookwood. Alla fine si trovarono faccia a faccia nell'arena.

"Sei forte..." le disse avvicinandosi "Avresti dovuto allearti con me. Ma non puoi battermi. La tua vita finisce qui, oggi: Avada Kedavra!"

L'incantesimo arrivò fortissimo e potentissimo. Lei aveva contrattaccato con l'incantesimo esplodente che le aveva insegnato Sebastian. I due flussi si incontrarono a metà strada, il verde dell'anatema che uccide e il rosso dell'incantesimo Confringo. Questo incontro accadeva di rado nella comunità magica e ne sarebbe uscito vivo solo colui che, semplicemente, aveva più volontà.

Cattleya cercò di sostenere la bacchetta con tutte le sue forze, essa vibrava forte sotto l'impatto dei due incantesimi, ma stava perdendo terreno. La luce verde mortale si stava avvicinando sempre di più ed in pochi secondi poteva essere tutto finito.

Cattleya chiuse gli occhi. Ripensò ai suoi amici: Natsai, Poppy, Amit, Garreth Weasley, Infaustus. Ripensò ad Hogwarts, ai suoi corridoi e alle sue imponenti torri, alla sala di Corvonero e ai suoi splendidi colori. Ma più di tutti ripensò a Sebastian: al loro primo incontro quando lo aveva battuto quel giorno a lezione di incantesimi, alla passeggiata ad Hogsmeade, all'avventura nel reparto proibito, al fiume di Feldcroft, a quel primo bacio lì in biblioteca...alla sua voce che le dice "Ti amo piccola". Non poteva, non poteva perdere tutto questo.

Ombre di Lui - a Hogwarts Legacy Love StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora