Non appena Chris spinse la porta di quella vecchia locanda, i due furono subito accolti dal calore di un camino che ne riscaldava l'ambiente e chiunque si trovasse al suo interno.
<< Salve signori. >> Ma quella voce riportò l'attenzione del giovane ragazzo, come anche quella di Ryujin, di fronte a loro, al vecchio che al di là del bancone, mentre lo stava liberando dalle caraffe in legno vuote e ripulendo con un panno che poi posò su una spalla, li guardava con uno sguardo curioso e un sorriso nascosto dietro la sua barba lunga e bianca. << Benvenuti nella mia locanda, come vi possiamo aiutare? >> Chiese, questa volta indicando con una mano qualcuno neanche a qualche metro da loro, un ragazzo castano, molto probabilmente suo figlio, che occupato nel servire i tavoli alla loro destra, semplicemente degnò i due nuovi sconosciuti di una breve occhiata, per niente accogliente.
<< Vorremo avere due camere per stanotte, se è possibile e inoltre gradiremmo cenare. >> Spiegò semplicemente Chris, facendo qualche passo verso il bancone, prima di tirare fuori dalle tasche del suo mantello, che copriva la sua armatura, un sacchetto in pelle, contenente monete d'argento e posarlo sul bancone, sotto gli occhi speranzosi di quel vecchio.
Ryujin però prima di raggiungere il generale scrutò brevemente quella locanda, tassando con il proprio sguardo ogni angolo di quel posto, analizzando attentamente da sotto il cappuccio del suo mantello, che nascondeva il suo volto e i suoi capelli, gli sguardi indiscreti di quelle poche persone presenti in quella locanda a quell'ora tarda, che stavano lanciando verso di lei, o verso il generale.
E sentendosi il punto di congiunzione di tutti quei sguardi curiosi, confusi, ma certamente non contenti di vedere visi nuovi, prese un respiro profondo prima di affiancare il generale al bancone, cercando di lavarsi di dosso quella continua sensazione di essere sotto il tiro di un arco teso, pronto a scoccare la sua freccia a un suo primo passo falso.
<< Certamente, accomodatevi pure. >> Disse il vecchio, prima di guardare nel sacchetto e sgranare gli occhi per la sorpresa di vedere le monete d'argento. << Farò preparare le camere al più presto e la cena arriverà a breve. >> Continuò, questa volta il tono più entusiasta di quanto già non lo era precedentemente.
Chris annuendo al vecchio si girò per avvicinarsi a uno dei tavoli ancora vuoti della locanda, ma Ryujin corrugò le sopracciglia sotto il cappuccio quando lo vide sedersi al tavolo proprio accanto all'unico occupato in tutta la locanda, per giunta da dei giovani ragazzi anche loro non esattamente entusiasti di quella scelta.
Dopo qualche secondo di esitazione Ryujin raggiunse quel tavolo, tenendo sempre il volto basso per mantenerlo nell'anonimato, ma non troppo, così da poter continuare a osservare il comportamento di coloro che si trovavano in quella locanda.
<< Scusatemi, posso avere subito una brocca di vino e due caraffe? >> Dopo che vide che la ragazza si era seduta al tavolo, Chris richiamò l'attenzione del giovane cameriere per avere da bere, il quale però per un momento si limitò soltanto a fissarlo e poi a spostare la sua attenzione sulla figura di Ryujin.
Anche lontano metri da lui, il generale poteva accorgersi dell'intensità di quello sguardo che li stava osservando, studiandoli attentamente come fossero una presenza del tutto inaspettata nel locale e sicuramente non ben accolta, forse addirittura pericolosa per i suoi giovani occhi.
<< Allora, a chi dobbiamo dare il piacere di conoscere questa sera? >> Chris rimase sorpreso nel sentire la voce profonda del castano mentre si avvicinò al loro tavolo con due caraffe di vino, perché lasciò nel generale una sensazione di vuoto, come se con la sua profondità avesse scavato nell'aria intorno a loro un buco nero che risucchiava tutto verso di sé, persino l'attenzione di Chris, che in quel momento rimase inchiodata sul castano. << Non si vedono forestieri normalmente da queste parti. >> Commentò dopo aver posato i due calici sul tavolo, per rivolgere nuovamente il proprio sguardo verso Chris.
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Ars ensis
Fantasy"Ars ensis" Non sarai tu a scegliere di diventare cavaliere, non sarai tu a scegliere quale lama imbraccerai in battaglia, chi grazie ad essa salverai, o chi con questa punirai... Perché sarà la vita per prima a farti scegliere, ponendoti davanti d...