♤ Chapter twenty ♤

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Le mani di Ryujin stringevano forte le briglia del cavallo, che di tanto in tanto sbuffava e scuoteva il capo, come ha manifestare una certa disapprovazione per quel ritmo lento con il quale il gruppo si stava avvicinano al Lago dei Cristalli.

Ryujin sporadicamente accarezzava quel manto, nero come il carbone, per rilassare quei possenti muscoli che non desideravano altro che poter correre via liberi, senza restrizioni. Ma purtroppo quello non era il momento di essere imprudenti, erano vicini al porto e sapevano che ad accoglierli avrebbero trovato guardie a impendergli di oltrepassare il lago.

Ma non sarebbe stato necessario farlo, se fossero riusciti a trovare colui che sapeva come raggiungere la Capitale senza neanche avvicinarsi alle acque di quel lago...

Quando la folta boscaglia cominciò a diventare sempre meno fitta e le fronde degli alberi ad aprirsi sempre di più, i raggi del sole accorsero ad accoglierli alla prima occasione, infiltrandosi tra i rami che ancora cercavano di nasconderli e illuminando i visi stanchi dei 5 viaggiatori.

Era quasi ora del tramonto e il sole si stava preparando per lasciare il suo trono temporaneamente, ma mostrava di non avere fretta, scendeva i gradini delle nuvole con grande eleganza, lasciando che la veste reale scivolasse sensualmente su di esse, colorandole di colori regali.

Quando Ryujin alzò lo sguardo rimase intrappolata a osservare quello spettacolo. Era come se il Sole la stesse seducendo a rimanere lì a contemplarlo per l'eternità nella sua bellezza aurea, con i suoi raggi caldi che le accarezzavano il viso e la invogliavano a dimenticare tutto il resto.

<< Come riconosciamo questo mercante? >> Chiese il generale.

<< Fidatevi, appena lo vedrete capirete. >>

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Il gruppo di viaggiatori si stava avvicinando al Lago dei Cristalli, mentre gli ultimi raggi del sole danzavano sulle sue onde calme. Sembrava come se il lago cullasse il sole prima di salutarlo e lasciarlo andare via... ma era solo quando calava la notte che la vera magia iniziava.

Ryujin avrebbe mentito se in quel momento non stava provando un po' di nostalgico entusiasmo infantile; tante volte la madre le aveva raccontato storie su quel lago e come sotto l'attenzione della luna i cristalli sul suo fondale cominciavano a brillare, creando un vero e proprio arcobaleno sottomarino, che guidava i marinai anche di notte.

Buttato uno sguardo verso la sorella, nonostante tutto ciò che era accaduto, non riuscì a nascondere un sorriso nel vedere che anche Yuna era alle prese con quelle sue stesse emozioni.

<< Eccolo lì, Victor Blade, il mercante più ricco e spregiudicato dei due regni. >> Il giovane castano stese il braccio per indicare a qualche centinaio di metri da loro.

Effettivamente non era difficile riconoscere un uomo del genere, diciamo che non era molto discreto.

Ryujin cominciò a scrutare attentamente la situazione, anche se dalla loro posizione non era affatto facile.
Victor stava parlando vivacemente con due guardie poco fuori il porto, aveva una mimetica molto enfatizzata e mentre questo sembra ammaliare le due guardie in qualsiasi affare stava cercando di farli abboccare, per qualche motivo irritava il cavaliere bianco... le ricordava il gran gesticolare dell'insegnante del villaggio, soprattutto quando la rimproverava per disturbare le sue lezioni, anche quando erano stati gli altri bambini a provocarla e insultarla per tutto il tempo; ma non c'era da stupirsi, le era chiaro che a lui non piace, non mancava mai una volta per ricordarglielo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11 ⏰

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