<< Principessa, svegliatevi. >> Quella lontana voce lentamente arrivò alla ragazza con i capelli color rame, risvegliando la sua mente dal sonno profondo che aveva avvolto il suo corpo stanco e traumatizzato dagli gli eventi della sera precedente.
<< Diana? >> Richiamò l'anziana signora che adesso si era avvicinata alla finestra della sua camera per aprirne le tende e lasciare entrare nella stanza i raggi del sole, i quali subito illuminarono il talamo della principessa e l'espressione confusa sul suo volto ancora rilassato per il sonno che a fatica stava lasciando il suo corpo.
<< Oh, finalmente principessa, vostra madre vi sta aspettando in terrazza per la colazione! >> Esclamò con voce entusiasta la signora girandosi nuovamente verso la ragazza che adesso era riuscita a mettersi seduta sul suo letto, osservandola sorridendo e con le mani sui fianchi, come in attesa di qualcosa. << Susu, sbrigatevi, principessa! >> Esclamò ancora con voce ancora più alta e entusiasta, quando non vide la ragazza mostrare nemmeno la minima intenzione di alzarsi dal letto e risuonando così di più nelle povere orecchie di Yeji che ancora non erano pronte a tutto quel rumore di prima mattina.
Così contro voglia e con le poche forze rimastele, Yeji lentamente si alzò dal suo letto, cercando ancora di aggiustare la propria vista a tutta quella luce che adesso riscaldava la sua camera, mentre con passi incerti cercò di raggiungere il suo armadio, al quale era appeso un semplice vestito bianco.
<< Oh, giusto! Vostra madre mi ha detto di dirvi di indossare il vestito verde. >> Si sbrigò ad aggiungere Diana quando vide la ragazza prendere invece il suo solito vestito che indossava nei giorni in cui non aveva alcun particolare appuntamento.
<< Il vestito verde? >> Chiese alla signora senza girarsi verso di lei, ma aprendo un'anta di quel immenso armadio di legno di pino, inciso dal migliore artigiano della Capitale, per poter lasciare il suo sguardo scivolare sul tessuto verde smeraldo di quel vestito che la madre le aveva regalato per il suo ultimo compleanno. << Per colazione? >> Chiese prendendolo per tirarlo fuori dall'armadio e lasciare che la luce che entrava dalla finestra potesse illuminarlo ancora e far risplendere i diamanti ricamati nel suo tessuto di seta, per disegnare il contorno del suo busto, scendondo poi lungo la gonna ampia come mille stelle sparse nel cielo. Perché la madre voleva che lei indossasse un vestito così complesso e prezioso per semplicemente fare colazione?
<< Ha semplicemente detto che avete ospiti molto importanti. >> Spiegò Diana prima di inchinarsi di fronte alla principessa e congedarsi per lasciarla da sola per potersi cambiare.
♧ ♧ ♧
Il vestito era bellissimo, Yeji non poteva non ammetterlo, soprattutto per come abbracciava perfettamente il suo corpo e con i suoi diamanti accentuava il suo punto vita e il suo seno, ma non in maniera volgare, ma donandole un aspetto elegante e più regale.
Però scendere le numerose rampe di scala con tutta quella quantità di peso addosso e la gonna lunga e ampia che spesso andava a finire sotto alle sue scarpe, o i piccoli diamanti che si impigliavano con i suoi anelli quando tentava di sollevate leggermente la sua gonna per evitare di inciampare e così rovinare completamente quel suo aspetto regale, rese l'arrivo alla terrazza più faticoso del previsto.
<< Yeji! >> Esclamò la madre appena la vide uscire sul terrazzo, alzandosi dal tavolo per andarle incontro con braccia aperte. << Sei meravigliosa. >>
E nonostante la continua paura che sembrava essersi attaccata alla sua pelle dalla sera prima, perseguitandola persino nella notte facendo apparire quelle immagini così terrificanti, ricordandole di quei occhi assennati a pochi centimetri dai suoi e di quelle mani disgustosi che ancora sentiva sulla sua pelle, vedere gli occhi della madre guardarla con ammirazione e amore, qualcosa che negli ultimi anni succedeva sempre più raramente, riscaldò un po' il suo petto via da quella paura.
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Ars ensis
Fantasy"Ars ensis" Non sarai tu a scegliere di diventare cavaliere, non sarai tu a scegliere quale lama imbraccerai in battaglia, chi grazie ad essa salverai, o chi con questa punirai... Perché sarà la vita per prima a farti scegliere, ponendoti davanti d...