♤Chapter sixteen♤

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<< Restate qui e non uscite per nessun motivo. >> Furono le prime parole che il giovane Felix rivolse ai due da quando si erano allontanati furtivamente dal villaggio.

Avevano vagato in silenzio tra i boschi per almeno una decina di minuti.
E l'unico rumore che li aveva accompagnati per tutto il tragitto era stato quello dei loro respiri affannati mentre avanzavano di soppiatto e lo scricchiolio dei rami calpestati dai loro stivali mentre affondavano nella neve.

<< Dove ci troviamo? >> Chiese Chris, mentre il castano cercava tra il mazzo di chiavi quella giusta.

Lo sguardo serio del generale scrutava l'area che li circondava. Analizzava l'ambiente intorno a loro con calma e freddezza, ma Ryujin sapeva leggere ben oltre quell'apparenza.

Aveva notato come era più teso del solito. Le sue mani erano chiuse intorno alla cintura, come per tenersi occupate nell'attesa, ma la bianca aveva notato come le dita scorrevano impazienti sul cuoio, pronte ad afferrare la spada al primo segno di pericolo.

E inevitabilmente anche lei si sentì subito irrigidire. Se il generale era veramente teso voleva dire sola una cosa.

La situazione non era per niente messa bene per loro.

A meno dieci minuti di cammino un possibile plotone del nord stava banchettando nella locanda dove solo quella mattina i due si erano trovati a discutere della Resistenza.

Le probabilità che li avrebbero scoperti erano molto alte. Le probabilità che qualcuno avrebbe spifferato la loro visita erano alte.

<< Il rifugio. >> Disse semplicemente Felix, facendo un suono simile a uno schiocco con la lingua non appena trovò la chiave giusta e aprì la porta di quella casa. << Di solito lo usiamo come ripostiglio per le provviste, soprattutto durante l'inverno... >>
Continuò a spiegare dopo essere entrato e aver fatto cenno ai due di seguirlo.<< Soprattutto quando vengono i nordici a farci visita... non possiamo rischiare che rubino tutti i raccolti. >>

I due soldati entrarono nella casa. I loro stivali batterono esitanti sul legno mentre fiocchi di neve scivolarono dai loro vestiti sul pavimento, lasciando una scia bianca dietro i loro movimenti.

<< Aspettate qui fino al mio ritorno. >> Disse Felix, mentre si avvicinò al cammino in fondo all'unica stanza di quella casa, facendosi strada tra barilli in legno e sacche piene di ortaggi.

<< E tu? >> Gli chiese allora Chris, mentre lo osservava accendere il fuoco gettando più legna nel camino.

<< Devo tornare al villaggio. >> Rispose semplicemente. Non fermandosi a dare ulteriori spiegazioni, tirando qualche coperta per scoprire un vecchio divano lì, un trasandato e impolverato tavolo di là.

<< È pericoloso. >> Controbatté Chris.

<< Non posso lasciare da solo mio padre con quelli... >> Spiegò Felix, finalmente fermandosi per guardare negli occhi il generale.

E in quel momento Ryujin si limitò a osservare quei due stare in piedi, l'uno davanti l'altro, nel silenzio più totale.

<< D'accordo. >> E per la sua sorpresa il primo a cedere in quella gara di sguardi fu Chris. Il quale abbassò sconfitto gli occhi verso i suoi stivali, con un sospiro stanco.

<< Non ho bisogno del tuo consenso. >> Ribatté Felix.

Ryujin non mancò di notare il sorriso soddisfatto che si ampliò sulle sue labbra mentre superò il generale e si avvicinò a quello che sembrava essere una vecchia credenza.

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