Andammo in ospedale accompagnati da Ashton, Dori scelse di rimanere sola con lui per parlare.
Accompagnai Vale verso l'entrata dell'ospedale seguite dai due ragazzi.
'Scusi sa dove si trova il paziente Calum Hood?' disse Michael fermando una giovane infermiera.
Lei si fermò per un momento fissando il ragazzo, poi, fece un leggero sorriso divertito quando vide i suoi capelli viola.
'È nella stanza 108.'
Vale, Luke ed io ci affrettammo per trovare la camera mentre Michael si fermò a parlare con l'infermiera, secondo me gli piaceva... era castana abbastanza alta, mi è parso di sentir dire che si chiamasse Alissja.
Valentine correva disperatamente per i corridoi in cerca della camera del suo ragazzo.
'106...107.. 108!'
Vale spalancò la porta e si fermò all'uscio, Luke ed io la seguimmo.
Lei rimase immobile, con dei lacrimoni che gli irrigavano il viso, fissando Calum addormentato sul letto con delle flebo attaccate al braccio e un mascherina d'ossigeno sul muso.'Avanti piccola, avvicinati...' dissi prendendo delicatamente il suo braccio e portarla dal suo ragazzo.
Luke rimase alla porta, con le braccia incrociate e il viso cupo dalla collera.
Vale si avvicinò al letto e si sedette su una sedia vicina, prese le mani di Calum accarezzandole con il pollice.
Mi commossi alla tenera scena, avevo sicuramente gli occhi lucidi e accarezzavo la spalla della ragazza cercando di rassicurarla.
Vale si girò versò di me facendo un piccolo sorriso asciugandosi le lacrime.
'Potete lasciarci soli?' sussurrò lei.
Annuii per poi guardare Luke che senza esitare uscì dalla porta ed io lo seguii. Guardai un ultima volta Vale per poi chiudere delicatamente la porta.
'È tutta colpa mia!' sussurrò Luke serrando gli occhi battendo, non troppo forte, la fronte vicino al muro.
Non dissi nulla e mi accomodai su una sedia color porpora che si trovava attaccata al muro del corridoio.
Luke mi guardò e disse:
'Tu lo sapevi?'
Deglutii e non risposi.
Luke si avvicinò e si abbassò facendo in modo che stessimo alla stessa altezza per parlare e magari guardarci negli occhi.
'Ti prego parlami.' disse supplichevole.
Girai la testa trovando improvvisamente interessante il vecchio infermiere baffuto che portava delle flebo nella stanza affianco a quella di Calum.
Luke sbuffò per poi sedersi accanto a me mettendo il mio viso tra le sue mani.
'Lynn, Dimmi la veritá, lo sapevi?' disse serio.
Deglutii e accennai un "si" con la testa.
Sospirò rumorosamente poggiando i suoi gomiti sulle ginocchia e mettendo le mani sulla faccia per poi portarle sulla testa.
'Da quando?'
'D-da un pò.' dissi mentre mi maltrattavo la maglietta facendo dei piccoli nodi ad essa.
'DA QUANDO?'urlò.
'Tre giorni.' dissi immediatamente spaventata dalle sue urla.
Lui si alzò per andare nella stanza di Cal ma io lo fermai prendendogli la mano.
