Luke si era fermato per le scale e ci fissava, non capiva cosa stava succedendo.
Liz ruppe il silenzio imbarazzante che si era creato:
'Lynn, questo è mio figlio Luke.' disse indicando il figlio.
Ero pietrificata. Eli mi guardava con occhi spalancati ed io non sapevo cosa fare.
Luke ridacchio:
'Ci conosciamo già mamma, andiamo nello stesso college.'. Disse con tono indifferente roteando gli occhi.
All'improvviso sentimmo una macchina con il volume della radio altissimo e si fermò proprio davanti la casa in cui eravamo, era Michael.
'Bene, io vado.' disse Luke frettoloso, uscendo dalla porta e andò via insieme all'amico senza salutare.
Notai che Liz era un po mortificata dal comportamento del figlio e mi dispiaceva per lei, cosi la sorrisi, la ringraziai dell'ospitalità e del lavoro e andammo via.
***
'Mamma io vado a lavoro! Ci vediamo stasera.' presi la cartella con tutti i libri da studiare, diedi un bacio sulla guancia a mia madre, e mi avviai verso la stramaledetta casa Hemmings.
Era strano non ricordarsi di quel cognome, come dimenticarlo?!?
Arrivai nella grande casa e con un pò di nervosismo suonai il campanello.
'Ecco la nostra baby sitter!' mi aprii una ragazza alta, aveva i capelli castani e gli occhi verdi, era bellissima.
'Piacere, io sono Emily la mamma dei bimbi.' mi disse sorridendo.
'Io sono Lynn, il piacere è tutto mio.' sorrisi anche io.
'LIZ È ARRIVATA LA BABY SITTER!' urlò poco dopo la ragazza per farsi sentire.
Liz non rispose, stava parlando con il figlio Jack.
Jack era un bel ragazzo, somigliava molto a Luke, ma si vedeva che il carattere non era come quello del fratello.
Emily mi fece entrare in casa e mi fece accomodare sulle famose poltroncine in salotto mentre andava in cucina per avvertire madre e figlio.
All'improvviso sentii ridere dei bambini al piano superiore, pensavo che erano gli adorabili nipotini di Liz... Ma cambiai subito idea quando vidi del ghiaccio sulle scale e un bambino scivolare su di esse senza vestiti, poi c'era un'altra bambina che lo incitava: 'FORZA DANIEL!'.
MA CHE CAZZO?!?
Feci finta di nulla, finché non arrivò Jack, sembrava molto arrabbiato.
'Daniel. Jane. Scendete subito dalle scale!' disse più calmo che poteva, sapevo che aveva voglia di urlare.
'Scusali... Lynn, giusto?' disse Jack guardandomi.
'Si, sono Lynn. Non preoccuparti, sono solo bambini.' dissi sorridendo.
'È stata sicuramente un'idea di Luke... Per questo volevamo una baby sitter, Luke non è per niente responsabile.' disse Jack serio, ci rimasi un pò male ma poi capii che era nervoso quindi ci passai sú.
Liz andò all'incontro dei professori nell'Istituto dove lavorava e Emily e Jack andarono la loro lavoro in cantiere.
Rimasi sola con i piccoli. Insomma, non proprio sola. Sicuramentente Luke era nella sua camera a cazzeggiare.
Mentre ero tra le nuvole, all'improvvisi sentii qualcuno tirarmi la maglietta, mi voltai.
'Come ti chiami? Io mi chiamo Daniel e ho 4 anni.' disse il piccolo mostrandomi quattro dita, era dolcissimo.
'Ciao piccolo, io sono
Lynn.' sorrisi pizzicandogli leggermente le guanciotte paffutelle. Alzai lo sguardo e vidi una bambina, sembrava una principessina, cercava di scendere dalle scale ghiacciate e io la aiutai, aveva un pelusche a forma di gattino, era davvero graziosissima.
'Tu invece come ti chiami bambolina?' domandai dolcemente cercando di non scivolare per le scale e presi in braccio la piccola.
'Io mi chiamo Jane. E ho così di anni.' disse timidamente mostrandomi due dita. Sorrisi, quei due bambini erano davvero la dolcezza.
Dopo aver sceso le scale portai i piccoli nella "stanza dei giochi" e per farli stare tranquilli gli diedi qualcosina da colorare, così che potessi pulire le scale dal ghiaccio per poi studiare tranquillamente con loro.
Passarono dei minuti finché il campanello suonò. Andai ad aprire e vidi una ragazza alta, bionda, occhi marroni e portava un vestito abbastanza aderente con tacchi vertiginosi e trucco esagerato. Masticava rumorosamente una gomma come una capra.
'C'è Luke in casa?' mi domandò secca.
Proprio in quel momento scese Luke e mi scostò con poca grazia e si scaraventò sulle labbra della ragazza, roteai gli occhi e andai via, non volevo assistere a quella scena disgustosa.
Sbuffando andai dai bimbi.
Aveva ragione Jack, Luke è davvero un ragazzo irresponsabile, alla prima occasione aveva invitato una sottospecie di ragazza in casa, avevo la nausea.
Dovevo far addormentare i piccoli ma
Non passò molto quando si sentirono dei lamenti al piano superiore.
O NO. O NONONONO. SPERO CHE NON LO STIANO FACENDO PROPRIO QUI. ORA.
Cercai di non svegliare i piccoli. Ero infuriata. Salii le scale e spalancai la porta della camera di Luke.
Trovai lui sopra lei ,ma fortunatamente erano sotto le coperte. Mi bloccai per un secondo... non so cosa mi sia successo ma richiusi immediatamente la porta. Ero imbarazzatissima.
***
Non avevo altro da fare, così andai nella tranquilla 'stanza dei giochi' per continuare a studiare.
Stranamente, però, non sentivo più nulla, c'era un silenzio piuttosto inquietante, ma finí quando vidi spalancarsi la porta della stanza.
Luke mi prese per il colletto della maglia e mi fece sbattere la testa contro il muro.
'COME CAZZO TI SEI PERMESSA DI ENTRARE COSÍ IN CAMERA MIA?!?' disse con tono piuttosto arrabbiato.
Mi girava leggermente la testa, vedevo offuscato per colpa delle lacrime per il forte dolore alla testa.
'Scusa, non volevo.' dissi con voce bassa.
Lui fece un ghigno poi mi sussurrò all'orecchio:
'Non mi bastano le scuse, io voglio di piú.'
Le sue mani andarono immediatamente sui miei jeans cercando di sbottonarli. Per un pò ero rimasta immobile perché avevo paura, ma quando arrivò ad abbassarmi la zip lo spinsi via:
'Sei solo uno sporco maiale. Sta lontano da me!' dissi. Ormai le lacrime irrigavano il mio viso e non poté più fermarle.
