Capitolo 4.

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'LYNN SVEGLIATII È TARDII'

urlò mia madre dalla sua camera da letto.

Non risposi.

Mi alzai dal letto e, con gli occhi arrossati dal sonno, andai verso il bagno. Stavo per aprire la porta della stanza, quando sentii vibrare il telefono sul comodino:

'Messaggio da Eri❤:

Buongiorno!

Oggi entro alla seconda ora, scusa ma devo andare dal medico. A dopo.'

Sbuffai, perché se Eri non veniva significava che dovevo aspettare sola il suono della campanella in cortile. Odiavo quella situazione. Così feci di tutto per arrivare in ritardo e perdere il pulman, ma siccome l'universo mi odia,  quella mattina c'era lo sciopero dei mezzi pubblici, così mia madre dicise di accompagnarmi con la macchina. Così dovetti aspettare per qualche minuto fuori dal cortile sola. Mi sentivo stranamente osservata.

Era passata una settimana da quando il preside aveva sospeso Luke, Calum e Michael, quindi dovevano essere a scuola... ma quella mattina non li avevo visti.

***

Suonò la seconda campanella ed Eri era entrata allegra in classe. Mi piaceva vederla sorridere cosi lo feci anch'io.

'Miss felicità!' gli dissi sorridendo.

'Buongiornooo Lynn! Non sai cosa è successo...!' disse elettrizzata, si vedeva che non vedeva l'ora di dirmelo ed io ero felice per lei.

Non finii neanche la frase quando qualcuno entrò in classe e pronunciò il mio nome:

'Scusi prof Lynn Rich può uscire?'

Deglutii e mi agitai, cercai di calmarmi provando a fare l'indifferente, poi il prof disse:

'Certo che può uscire, vai Lynn.'

Io mi alzai e uscii fuori dall'aula cercando di non dare nell'occhio, ma sentivo i bisbigliare i miei compagni di classe, e questo mi agitava ancora di più.

Uscimmo dall'aula.

'Cosa c'è Calum?' dissi con la voce tremante.

Calum si guardò intorno, forse per controllare se c'era qualcuno, poi mi disse:

'Devo portarti in un posto.' disse serio.

Poi mi guardò, sembrava che lo divertiva vedermi impaurita, cosí domandò 'Fumi?'.

'N-no, non fumo' dissi balbettando.

Lui prese dalla tasca un pacchetto di sigarette e da questo ne estrasse una e la portò in bocca.

'Verrai lo stesso  fuori con me. Luke ti vuole parlare, sta zitta e seguimi.' disse spazientito.

'No non vengo. Lasciatemi in pace. Lasciate in pace sia me che Eri, non vi abbiamo fatto nulla!' dissi tutto ad un fiato, non sapevo dove avevo preso tutto quel  coraggio...  ma non bastò perchè mi afferrò per un braccio e mi portò con sè, nonostante cercai di sottrarmi alla sua presa, fú tutto inutile. Avrei potuto urlare... Ma non volevo essere dinuovo al centro dell'attenzione, così decisi di affrontare la situazione e segui Calum.

***

'Eccola Luke, ti ho portato la sfigata...' ridacchiò Calum.

Luke era seduto sulle scale d'emergenza della scuola, era pensieroso e allo stesso tempo sembrava arrabbiato.

'Dammi una sigaretta Cal.' disse serio Luke rivolgendosi all'amico.

Egli gli porse la sigaretta e la accesero entrambi, poi  Calum andò via.

Nessuno dei due parlava, mi trattavano come se io non ci fossi, forse quello era il loro scopo, farmi sentire una nullità, e ci riuscirono.

'Perchè mi hai mandato a chiamare?' domandai  impaurita, interrompendo il silenzio.

Luke mi guardò, poi si alzò, buttò la sigaretta e venne verso di me

, ed espirò il fumo rimasto nella sua bocca sulla mia faccia.

Iniziai a tossire e indietreggiai.

'MA SEI STRONZO?' urlai e cercai di riprendere aria.

Luke mi prese il braccio e mi spinse, ero tra il muro e lui.

'Non ti permettere di chiamarmi stronzo! Qui la stronza sei tu. Per colpa tua ora sono solo,mi hai umiliato davanti a tutti, e ora devi pagare.'

Luke era freddo  e i suoi occhi erano diventati color ghiaccio.

Tremavo, non volevo rispondere per non peggiorare le cose, ma sentii che  mi aveva lasciato il braccio che un momento prima stringeva con forza, ma continuava a guardarmi negli occhi, come se stesse aspettando una risposta.

Deglutii e a sguardo basso e dissi:

'Io cercavo solo di aiutare la mia amica, voi gli stavate facendo del male. Non avevate il diritto di trattarla così.'

Lui serrò la mascella, ma sembrava sorpreso di ciò che avevo detto.

'Qui ora comandiamo noi, e decidiamo noi cosa fare e chi dobbiamo pestare.'

Io lo spinsi via e  andai via, giuro lo avrei preso a pugni per ciò che aveva detto,  ma non potevo perché non avevo speranze con lui, ed io non riuscivo più a reggere il discorso.

La cosa strana è che Luke non mi fermò.

***

'Cosa voleva Calum?' domandò Eli.

Erano finite le lezioni, e lei prima di andarsene voleva sapere tutto ma io non volevo parlarne.

'Nulla di che, voleva offrirmi una sigaretta..' poi per cambiare discorso mi venne in mente che lei doveva ancora darmi la bella notizia.

'Allora quale era la notizia fantastica?' sorrisi per  tranquillizzarla.

Lei fece un sorriso a 3483733 denti poi disse:

'NON SONO ANORESSICAA, SONO SANA COME UN PESCEE'

Rise.

Io la abbracciai, ero felice che non era malata e speravo vivamente che che aveva imparato la lezione e ricominciare a mangiare.

***

Tornai a casa, andai in cucina e vidi mia madre alzarsi all' improvviso dalla sedia su cui era,seduta, si voltò per non farsi vedere asciugandosi il viso. Stava piangendo.

'Che succede mamma?' mi avvicinai  a lei per abbracciarla.

'Lynn, mi hanno licenziato.' disse con la voce rotta dal pianto.

Rimasi sbigottita, perché eravamo sole e grazie al lavoro che lei faceva potevamo vivere.

'Mamma non preoccuparti troveremo una soluzione...' dissi cercando di confortarla.

'... cercherò un lavoro,  finché non ne troverai uno.'

Mia madre mi strinse ancora più forte, stava sorridendo, ed io mi sentivo meglio, ma c'era un problema...

Non avevo la minima idea di come trovare un lavoro!

PATATEEEEEEE!❤

Eccovi il capitolo 4.

Scusatemi per il ritardo, ma in questi giorni la scuola mi ha impegnato molto.

Lynn ora sarà impegnata a cercare lavoro hehehe

Nel prossimo capitolo ci saranno molte sorprese!

Spero che vi piace la storia, fatemelo sapere!

A PRESTOO!❤

PinguinodiLukeXX

Memories Destroy Us.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora