Ancora mezzo indolenzito e con gli occhi gonfi, mi ritrovo a lanciare alla rinfusa i miei vestiti all'interno della mia valigia. Tiro su con il naso ed infilo due maglie, chiudo gli occhi per tre secondi e ci ficco pure tutti i miei paia di jeans senza badare alla piega, o il dove preciso.
Voglio fare il più presto possibile senza curarmene più di tanto. Voglio tornare a casa mia e dimenticare tutto, per quanto difficile potrà essere, io riuscirò a levarmi dalla testa quest'esperienza. Perché è davvero finita ora.
Venice l'ho ritrovata, l'ho riabbracciata, ribaciata, ritoccata, ho sentito di nuovo il suo profumo e accarezzato le sue guance ora non più scarne, ma belle piene. Indice di salute. Perché è così, adesso lei sta bene ed io mi sbagliavo. Non posso sapere cosa sia meglio per lei, e non ho mai potuto.Mi sono illuso di essere l'unica persona di cui avesse bisogno e l'unica in grado di proteggerla. Mi sbagliavo, lei ha Kyle ora.
Kyle, che sembra averla portata sulla strada giusta mentre io non facevo che trattenerla in quello schifo.
Kyle, che l'ha fatta tornare ad un peso decente mentre con me mangiava poco o niente e la sua figura si snelliva sempre di più, sotto i miei occhi.
Kyle, che le ha dipinto in volto un sorriso permanente, mentre io non facevo altro che farla strillare e piangere, strillare e piangere.
Kyle, che in due anni le ha dato casa e famiglia, mentre io l'ho semplicemente fatta sentire una mantenuta.
Kyle è la persona di cui ha bisogno.E Kyle, è una dannatissima testa di cazzo.
Il telefono della camera squilla.
"Mr.Styles, l'auto da lei richiesta è arrivata ora e la sta aspettando" Riattacco senza rispondere. Non ci metto molto ad avvolgermi in malo modo da il mio cappotto ed afferrare le mie borse, uscendo da quella camera ed incamminandomi per la hall. Spero di poter fare tutto così di fretta, da non poterci ripensare una volta pronto per lo sbarco dell'aereo.
L'auto che mi aspetta è cara, una limousine. Non voglio dare nell'occhio per mio capriccio, lo faccio per il rispetto. La gente nota quando una certa persona ha i soldi, e nota anche il tipo di persona e come li tratta i soldi. Mi sono creato un'immagine avara, ma a cui piace viziarsi per conto suo. L'immagine perfetta per avere la paura di tutti e il non rischio che qualcuno si avvinghi a me per profitto.
Salgo a bordo e chiudo gli occhi, appoggiandomi al sedile in pelle grigia. Si muore di freddo, e comando di accendere il riscaldamento.
Adesso voglio dormire, il viaggio sarà lungo e necessito di distrarmi completamente. Perciò cerco di rilassarmi, ascoltando qualche canzone famosa di varie band storiche, osservando la neve sulle strade italiane e salutando, per sempre, Venezia.VENICE
Questa mattina non è stato il pianto affamato di Annabeth a svegliarmi, e nemmeno una strattonata di Kyle o il rumore di un tuono prepotente. Questa mattina a svegliarmi è stata la mia coscienza sporca. Una fitta proprio all'altezza del cuore mi ha condotto ad aprire gli occhi arrossati alle cinque del mattino, con la stanza ancora buia e la schiena di Kyle al mio fianco, che ancora dorme come un bambino.
Cammino nell'oscurità senza curarmi minimamente di che cosa possa andare ad urtare.Voglio raggiungere la zona giorno senza svegliare nessuno e bermi qualcosa di caldo, tanto per rilassare il mostro che mi sta divorando dall'interno.Quello che ovviamente mi distrugge è quel che è appena successo, quel che ho appena visto qualche ora prima. Harry mi distrugge, Harry e la scena che mi si è presentata di fronte. Le condizioni con cui si è catapultato in casa mia mancando di rispetto, spaventando mia figlia, e insultando Kyle. Però quel che mi distrugge maggiormente è il fatto che io non abbia aperto bocca nel momento in cui più mi conveniva.
Perché io lo so che Kyle non mi è mai stato del tutto fedele. Lo so per tutte le "serate del bowling" in cui torna a casa profumando come una rosa, per graffi sulla schiena che io non gli ho mai procurato, per una certa MissKitty91 che lascia emails nella sua cartella postale con link di immagini e siti sconci. Lo so perché è un idiota, e non si è mai curato di tenermelo nascosto con decenza.
Ed io non posso dire niente. Non posso perché fingere che tutto quanto sia perfetto è molto, molto più facile. Più facile per la mia situazione economica e sociale, e perché mi basta poco o niente per crollare di nuovo.
Se avessi dato ragione ad Harry, poche ore prima, sono sicura che mi avrebbe aiutata. Eppure io lo so che se se avessi aperto bocca, se avessi lasciato Kyle, se fossi ripartita con Harry, tutto sarebbe andato a rotoli.
So che mi sarei ritrovata di nuovo nei guai con Jack, che ci sarebbero stati guai per l'affidamento di Annabeth, che sarebbe stato troppo bello per filare completamente liscio. Ed ecco perché ho preferito chinare il capo, stringere al petto mia figlia e fingere che tutto quanto non fosse accaduto. E lo so di essere vigliacca, ma lo sono da sempre e non credo di poterci fare più nulla. Sono nata da madre vigliacca, e io stessa morirò vigliacca."Amore, che fai sveglia?" La voce impastata di Kyle mi riporta alla realtà. Fingo un sorriso, dietro la mia tazza di tè caldo.
Amore. Quanto è spregevole."Non riuscivo a dormire" sussurro in risposta. Si fa più vicino a me, cingendomi i fianchi dal dietro con le braccia e facendo aderire la mia schiena con il suo petto. Rabbrividisco ad ogni contatto che stabilisce con me.
"E' per quell'idiota, vero? Non ci pensare, Vì"
"Smettila di chiamarmi Vì" sbotto, rimanendo sorpresa di me stessa. Non ho mai usato un tono così duro con lui in questi tempi, soprattutto per una cavolata come il soprannome che mi affibbia.
"Ma io ti ho sempre chiamata Vì" soffia sulla pelle del mio collo, e rabbrividisco di nuovo. Rompo il contatto, posando la tazza di tè e rivolgendogli uno sguardo duro.
"E allora non farlo più" ribatto ancora più irritata. Non lo lascio proferire nemmeno una sillaba, perché scompaio di nuovo in camera dove mi spoglio velocemente ed indosso un paio di jeans ed una maglia. Lui entra, sorprendendomi una volta vestita.
"Dove stai andando?" chiede preoccupato, e senza curarsi della bambina che a un metro da noi dorme beata. Gli mimo di stare zitto, perché devo essere io poi quella che la deve fare riaddormentare.
"A fare un giro"
Detto questo infilo un giaccone ed una berretta di lana, avvisandolo che sarò di nuovo a casa per dare la colazione ad Annabeth. Non posso contare su di lui, non sa reggere nemmeno un biberon.Fuori c'è buio e si congela, ma non è niente in confronto alle notti gelide vissute anni passati. Scuoto la testa, perché mi ero ripromessa di dimenticare tutto quanto.
Non so di preciso dove sto andando, ma cammino affondando i miei stivaletti nella neve sporca ai bordi della strada, e guardo distrattamente in giro soffermandomi su tutto quel che vedo ma avendo sempre e comunque il mio pensiero fisso su un'unica cosa: Harry.Chissà dov'è ora, chissà se ha preso così sul serio le mie azioni, chissà se mi odia. Non dovrei farmi certe domande, ormai dovrei arrendermi e lasciarlo andare proprio come ho fatto tempo fa. Ma questa volta, la consapevolezza è di entrambi e non ho agito alle sue spalle. Ha visto tutto, e me ne pento gravemente.
HARRY
Quando riapro gli occhi i raggi di luce di primo mattino mi colpiscono in pieno, e realizzo che siamo in coda in autostrada e a poco dall'aeroporto. In dieci minuti arriviamo ad una stazione di servizio dove do il permesso all'autista di andare ai servizi ed io scendo dall'auto per sgranchire le gambe e prendere una boccata d'aria.
Calcio distrattamente dei sassolini e sospiro distrattamente, quando il telefono in tasca mi vibra e mi affretto a leggere l'e-mail.
"Hai fatto tutti questi chilometri senza concludere quello per cui hai portato il tuo culo fuori da quello schifo di paese che tu chiami casa.
-La persona a cui devi la chance che hai avuto, e che hai bruciato."
Rimango sconvolto da quelle parole. Le leggo e rileggo rimanendone sempre più basito. Mi ero del tutto scordato del motivo per cui ho ritrovato Venice, e adesso che questa persona si è rifatta viva ho intenzione di scoprire la sua identità. Da lei potrebbero saltar fuori risposte a domande che non immaginavo nemmeno di dovermi porre.
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Buonaseraaaaaaa
Tempo di aggiornamento: da record.
Anatemi.
Che mi sarà mai successo? Ho finito di studiare, ecco cosa è successo. Perciò i tempi saranno decisamente più rapidi, fiorellini miei.Dunque, Venice è l'idiota che tutte pensavamo. Sa di Kyle e non ha detto nulla.
Applauso.................
E il povero Harry se ne ritorna a casa, ma proprio verso la fine di un capitolo noioso, colpo di scena e la nostra persona amica misteriosa ricompareeee
Liberate ogni possibile fantasia perché ve ne servirà molta!Detto questo, non mi dispiacerebbe un click sulla stellina o qualche vostro commento, mi fanno sempre piacere
Grazie mille,
Baci, Vanessa xx
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Slut + Fool
Teen FictionIn cui Venice soffre di depressione e si prostituisce da anni e Harry è un capriccioso viziato, ma innamorato. [Due libri in uno] Tutti i diritti sono riservati. Non copiate, imitate o spacciate per vostro. {Concluso}