9.Caro amico.

423 19 4
                                    

Che colazione da suicidio. Sento che gli occhi di Harry sono sul punto di consumarmi la pelle. Sono minuti interi che se ne sta lí, in vestaglia, a fissarmi mentre mescolo senza fine il mio caffè latte con un cucchiaio. Lui la sua tazza l'ha già svuotata da un pezzo, e Liz già la sta lavando a mano dandoci di spalle, di fronte al lavabo.

Lui mi fissa, ed io penso alla sera precedente. Se mi concentro, posso ancora sentire il suo frizzante e carico sapore, che invade la mia bocca. Non avrei dovuto mimare un sorrisetto dopo che lui s'è allontanato, ma è stato involontario. Ho sorriso ad occhi chiusi, e quando li ho riaperti Harry si stava avventando di nuovo sulle mie labbra. Non avrei voluto niente, più di un altro bacio da parte sua, ma senza una precisa spiegazione, credevo fermamente che fosse tutto sbagliato. Che non avrei potuto buttarmi in una cosa del genere senza subire delle conseguenze.

"Baxter" fischia Liz battendo le mani sulle ginocchia. La bestia scura la raggiunge a passo lento, sembrando quasi un leone in certi movimenti.

"Tornerò per preparare il pranzo" afferma prima di legare il guinzaglio al collo di Baxter.

"No Liz, andrò io oggi a spasso con Baxter"

"Come vuole lei"ribatte, allungando il guinzaglio fra le mani di Harry. Accarezza la testa al suo cagnone, con occhi che brillano. Adoro vederlo con quella bestia, é come se fosse il suo più caro amico. Quando ne parla, è davvero orgoglioso.

"Vestiti pesante, oggi fa davvero freddo" mi dice Harry, continuando ad accarezzarlo.

"C-cosa?"domando confusa.

"Vestiti pesante, perché voglio che venga anche tu"sorride poi, lasciando il cane a terra per indossare i suoi abiti.

Oh mio dio, che mattina mi spetta.

***

Cammino a passi lenti, tirando su con il naso e sforzandomi di non alzare lo sguardo per guardare la grande figura di Harry al fianco di Baxter. Lo guardo ballonzolare a testa china, con quel mucchio di capelli disordinati che scendono sul suo volto.

Perfino la sua schiena è attraente, dannazione.

"Non parli"lo sento affermare. E come probabilmente s'immaginava, non rispondo.

Si china a terra e scioglie la presa del guinzaglio, liberando Baxter in una frenetica corsa.

"Ascolta Venice"mormora, ed io tremo in silenzio."Non avevo intenzione di rovinate tutto"

Credeva di aver rovinato tutto? Ma poi, quale tutto? Quanto ha frainteso la situazione?

"Stavamo finalmente iniziando a parlare senza litigare ogni due secondi, e parlavamo di cose serie"aggiunge sorridendo amaramente, e prosegue il suo monologo con le mani in tasca e lo sguardo perso.

"Io mi stavo confidando, e non so nemmeno perché. Mi piaceva vederti ascoltare con attenzione cose su di me che non dico a nessuno. Ma poi tu.."sospira e "poi tu hai sorriso e non ce l'ho fatta" si prende i capelli fra le mani e sospira, di nuovo.

"Sono un cretino"

"No, non lo sei"dico finalmente a voce spezzata. Alza velocemente lo sguardo su di me, con la fronte corrugata contro il lieve e freddo sole di inizio primavera.

"Mi stai perdonando?"

"Non sono mai stata arrabbiata con te"

"Allora perché non parli?" Porta le braccia al cielo in modo teatrale, e adesso sembra nervoso. Non ho alcuna voglia di sopportare un altro battibecco.

Faccio spallucce, perché non ho una risposta. Non avevo nulla da dire, non avevo la forza di dire nulla, perché dovevo ancora stabilire se quello accaduto fosse qualcosa di positivo o meno. Harry ha fatto uso del mio corpo come ha voluto per tante, forse troppe volte, ma la regola è niente baci. Perché il bacio è qualcosa di troppo personale e sentimentale per avvenire durante un atto impuro e privo di significato emotivo.

Slut + FoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora