Sfilo attentamente la mano di Harry, che avvolge delicatamente parte del mio bacino. Maledico tutti i santi e gli dei quando lo sento borbottare qualcosa di incomprensibile, per poi tornare a dormire profondamente.
Una luce molto fioca trapassa le fessure delle ante di legno chiuse, illuminando a malapena la stanza e il suo volto. Cerco di non guardarlo mentre raccatto di nuovo la mia roba in modo furtivo e attento. Prendo fra le mani le mie scarpe e cammino in punta di piedi, pregando che il parquet non faccia alcun rumore.
Abbasso la maniglia trattenendo il respiro ed apro la porta molto piano, quasi come fossi impostata ad eseguire movimenti a rallentatore. Chiudo la porta alle mie spalle, una volta fuori e tiro un sospiro di eterno sollievo.
M'incammino a piedi scalzi giù per le scale, cercando di non pensare alla mia mancanza di cortesia. Già. ad ogni passo mi sento sempre più sporca e stupida. Una puttana.
Ma è quello che sei, Venice.
Scuoto la testa, scendendo l'ultimo gradino.
Sento un forte rumore simile ad un boato e capisco trattarsi del verso di un cane. E' enorme, completamente nero ed era di fronte a me. Le orecchie penzolanti belle dritte, posizione sull'attenti e muso grosso e rugoso.
Non appena lo vedo scaccio un tremendo urlo, e lui continua ad abbaiare imperterrito. Indietreggio di due gradini molto lentamente, spaventata a morte, poi mi volto ed inizio a percorrerli correndo. Che idea stupida.
Quel mostro inizia a inseguirmi ed è avvantaggiato dalle quattro zampe. Corro per tutto il corridoio con lui alle mie spalle, finché non incontro un Harry assonnato e dai capelli in disordine sulla soglia della porta della sua camera da letto.
"Buongiorno" dice evidentemente sarcastico, prima di tendere una mano sul cranio del cane che si era messo al suo fianco con aria sicura.
"Quel coso è tuo?" chiedo con un filo di voce, ancora spaventata. Harry sghignazza.
"Non chiamarlo coso. Ha un nome, Baxter"
Mando giù della saliva, fissando quella bestia nera. E' davvero grande, credo sia un alano, ma di quelli visti in passato, non ci somiglia per niente.
"Ed è un bellissimo esemplare di mastiff americano, maschio, di quattro anni, 85 kg e 82 cm"
"Ma è un mostro!"
"No, è uno dei cani più grandi del mondo" risponde a tono, continuando ad accarezzare la testa di quella bestia. Non avevo mai visto un cane più grande di quello, mi intimorisce tutto di lui. Il suo aspetto, i suoi occhi scuri fissi su di me, la sua postura di fronte ad Harry, come se volesse difenderlo da me.
"Ti prego, mi fa paura.." piagnucolo indietreggiando di due passi. Harry sospira, facendo spallucce.
"Non ti disturberà affatto. A dire il vero, è il cane più pigro del mondo oltre ad essere il più grosso" afferma dandogli un'ultima pacca sulle larghe scapole. Baxter si alza da terra lentamente e s'incammina con lo stesso ritmo verso il corridoio e poi giù dalle scale. Io ho ancora il cuore in gola e il respiro affannato.
"Vuoi fare colazione?" mi domanda sorridente. Per un secondo metto da parte la storia del cane e mi ricordo perché fossi sveglia alle sette del mattino, e quasi sulla soglia dell'uscita. Io stavo scappando.
Mi mordo il labbro, mentre osservo Harry in attesa di una risposta.
"Mi dispiace molto, ma sono già in guai enormi per essere rimasta qui, ieri"
Harry cambia espressione. Sembra deluso, forse anche arrabbiato, ed io inizio a temerlo tanto quanto temo il suo cane.
"Avrei dovuto lasciarti sulla strada?" mi domanda con tono duro. Io scuoto immediatamente la testa.
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Slut + Fool
Teen FictionIn cui Venice soffre di depressione e si prostituisce da anni e Harry è un capriccioso viziato, ma innamorato. [Due libri in uno] Tutti i diritti sono riservati. Non copiate, imitate o spacciate per vostro. {Concluso}