Rivolgo lo sguardo verso Harry, che respira profondamente, mentre il petto gli si alza e riabbassa accompagnato dai suoi sbuffi. Avvicino due sole dita al suo volto e gli accarezzo a malapena lo zigomo, allungando la mano poi verso la coperta. Ignoro il suo corpo nudo e lo copro dolcemente con un ghigno in viso, perché la trovo una cosa così carina guardarlo riposare. Mi guardo intorno, in cerca di qualcosa per coprirmi; sono letteralmente nuda da capo a piedi. La luce che filtra dalla finestra è piuttosto debole, ma riesco a scorgere il mio intimo e la vestaglia che ho usato in quei giorni, donatami da Harry.
Non appena l'allaccio al bacino, rivolgo di nuovo lo sguardo ad Harry che continua a dormire beatamente. Sospiro grattandomi la nuca. Vorrei non dovesse essere così difficile fare scelte, ma sono i motivi per cui sto sveglia così tanto la notte. Come potevo decidere se dire la verità o meno ad Harry? Sì, ieri ero sul punto di farlo ma ho preferito di gran lunga rivivere l'emozione di unirmi ad Harry o meglio, vivere, perché non è stato niente di paragonabile alle scorse volte. Questa è stata reale, e voluta, da entrambi intendo.
Che stupida che sono, penso sedendomi al fianco del suo corpo. Harry merita di sapere cosa sta succedendo, chissà in che guai potrei ficcarlo se Jack dovesse scoprirmi qui con lui. Rischierebbe davvero molto, perfino la vita. Non voglio che tutto ciò accada a causa mia, insomma, Harry merita solo felicità.
E allora? Glielo dovrei dire? Ma a quel punto non potrei prevenire le sue azioni, e se dovesse veramente denunciare Jack, quello non ci penserebbe due secondi a rintracciarmi e farmela pagare, presto o tardi. Trova sempre un modo per ribellarsi. In quel caso Harry sarebbe comunque in pericolo, ed è l'ultima cosa che voglio che accada. Come posso risolvere la faccenda senza ferire nessuno, me stessa soprattutto? Anzi, penso che ferirebbe di più scoprire una possibile caduta di Harry piuttosto che la mia. Io sono abituata ad essere maltrattata dalla mia stessa vita, ma lui è unicamente innocente in questa situazione. Vive la sua vita, si diverte, e mi aiuta. Che cosa ha fatto per rischiare di essere colpito? Assolutamente nulla.
Sono arrivata alla conclusione che io non possa più stare vicino ad Harry, almeno non finché non sia al cento per cento sicura di essere fuori pericolo da Jack. E dannazione, dovrei svignarmela con quale scusa? Lasciarlo qui da solo, dicendogli che improvvisamente non ho più bisogno del suo aiuto? E' la cosa più bella che mi sia capitata, perché ripudiarla così? Mi serve una scusa, e al più presto. Ma non se ne berrebbe nessuna, mi conosce ormai abbastanza bene da stabilire che sono facilmente scagionabile in quanto a scuse.
La sveglia segna le sei e due minuti di mattina. Harry si sveglia alle otto, di solito. Ed io ho due ore.
Prendo un bel respiro, mentre mi chiudo nel bagno con dei vestiti presi a casaccio. Li indosso e mi lego i capelli, lavandomi la faccia ancora sudata dalla nottata. Mi dispero alla ricerca di quella grande borsa che ho portato il giorno in cui Harry mi ha aiutata a trasferirmi qui. Ma alla fine la trovo, era nello sgabuzzino pieno di materiale per le pulizie e i grandi pacchi di crocchette di Baxter. Ci ficco dentro tutti i miei vestiti a raffica, senza preoccuparmi di piegarli perché il tempo scorre e la mia vista inizia ad offuscarsi. Non devo cedere.
Ci sono molte mie cose sparse per la casa, ed io non ho tempo per trovarle tutte. Afferro tutte quelle che posso, e le metto all'interno di varie borse. La luce del sole è sempre più insistente, il che è un chiaro segno che le otto si stanno avvicinando ed io sono ancora all'interno della casa. Termino il lavoro quando recupero la mia spazzola nel bagno, e torno poi in camera da letto. Ora indosso il mio cappotto, la valigia in una mano e due borse sulla spalla sinistra.
Guardo la sveglia, e sono le 07:46. Poi guardo Harry, e il cuore è sul punto di piangere. Lo osservo per fin troppo tempo, sentendomi una vera e propria masochista. Perché mi voglio fare così del male? Venice, devi solo voltarti ed andartene, non è difficile. Sai quante donne lo fanno?
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Slut + Fool
Teen FictionIn cui Venice soffre di depressione e si prostituisce da anni e Harry è un capriccioso viziato, ma innamorato. [Due libri in uno] Tutti i diritti sono riservati. Non copiate, imitate o spacciate per vostro. {Concluso}