Non ho molti soldi con me, basterebbero per una notte sola in un hotel di qualche stella. E poi, se dovessi permettermelo, poi non avrei più alcuna moneta disponibile per comprarmi qualsiasi altra cosa. Magari un pasto ad un fast food, o magari due, ma il punto è che non posso vivere scappando con queste poche banconote.
Ecco perché mi ritrovo di fronte ad un'enorme insegna rossa e illuminata, nel bel mezzo della fredda nebbia di prima mattina. Nascondo il volto infreddolito nella mia sciarpa prima di sospirare e mettere piede al Quinto Brivido. Rabbrividisco all'idea di dover tornare ad occuparmi di questa sporca carriera, ed io che pensavo di essere totalmente al sicuro ormai.
Non c'è nessuno all'interno, scorgo solamene una ragazza al bancone strofinare il ripiano. E' mora dalla carnagione scura, con un top attillato al seno abbondante ed una minigonna a motivo scozzese a coprirle ben poco. Tossisco per farmi notare, e lei alza lo sguardo.
"Il locale riapre alle 14:30, se avete bisogno di firmare per.." Recita come da copione, ma la interrompo facendo un gesto debole con la mano.
"Sono una ragazza di Jack" mormoro ancora incerta della mia decisione. Lei si ferma, ed annuisce abbandonando lo straccio con la quale stava pulendo. Mi fa cenno di seguirla, e mi guida all'interno di una stanza chiusa a chiave. Non avevo alcun dubbio che sapesse di cosa stessi parlando; qui tutti conoscono Jack. E' il fornitore numero uno di prostitute del locale.
"Jackson"afferma chiamandolo nel buio della stanza. Noto lui, ed un paio di uomini seduti ad una scrivania al centro della camera. Ha una sigaretta stretta fre la labbra, e lo sguardo piuttosto rilassato. Alla mia vista, sorride in modo radioso. Già temo cosa possa accadere.
Con un gesto della mano e due parole chiede a tutti di lasciare la stanza, invitando invece me ad avvicinarmi. Cammino in modo incerto verso di lui e mantenendo lo sguardo sulle sue collane dalla catenella lunga e d'oro. Sono posate sul suo petto, coperto solamente da una camicia nera quasi trasparente. E' raccapricciante solo alla vita.
"Venice"afferma poi, alzandosi dalla sedia girevole. Sussulto immediatamente e mando silenziosamente giù della saliva. Mi farà del male? Oh, ovvio che mi farà del male. Lui è Jack.
"Pensavi di sfuggirmi, principessa?"domanda incrociando le braccia al petto e poi spegnendo la sigaretta nel posacenere al suo fianco. Non rispondo e continuo a fissare il pavimento, con il labbro inferiore intento a tremare dalla paura.
"Rispondimi!"strilla colpendomi in pieno volto. Porto una mano fredda sulla guancia arrossata, e piagnucolo silenziosamente spaventata. No, non puoi scoppiare già a piangere.
"S-sì" sussurro balbettando. Jack sospira e poi ridacchia. Avvicina le labbra al mio orecchio e "nessuno mi sfugge" sussurra.
Mi afferra per una ciocca di capelli e mi trascina fuori dalla stanza, poi su per le scale ed infine mi sbatte all'interno di un camerino pieno di altre ragazze. Non dice nulla, mi spinge solamente facendomi perdere l'equilibrio, e facendomi trovare con la faccia a terra.
"Preparati per lo show, e non metterci troppo" sputa, per poi chiudere la porta bruscamente.
Mi guardo intorno, dove le altre mi guardano con pena dipinta in volto, ed altre con quasi disprezzo. Sono probabilmente quelle poche oche che accettano il contratto del Quinto Brivido per divertimento. Non lo capiscono proprio che non c'è niente di divertente nel masochismo e l'umiliazione totale della donna.
Ed io vomito solo al pensiero che devo trascorrere altri sei mesi in questa topaia.
HARRY
La prima cosa che mi è saltata in mente è stata quella di cercarla al negozio. Se fosse andata a cercare di recuperare di nuovo il suo posto? Allora scendo dall'auto e faccio sbattere con fin troppa forza la portiera, ma non m'importa. Devo assolutamente trovarla e quando lo farò, non so di preciso che cosa concluderò. Probabilmente urleremo ancora, e poi alla fine piangerà e forse lo farò anche io, ma potrò di nuovo prenderla sotto la mia ala, tenerla al caldo, sfiorare la sua pelle chiara e mormorarle di non rifarlo mai più.
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Slut + Fool
Teen FictionIn cui Venice soffre di depressione e si prostituisce da anni e Harry è un capriccioso viziato, ma innamorato. [Due libri in uno] Tutti i diritti sono riservati. Non copiate, imitate o spacciate per vostro. {Concluso}