Servo quegli uomini al tavolo, dando loro le bibite prenotate. Sforzo un sorriso abbastanza triste, prima di incamminarmi verso il bar stirando il grembiule addirittura più lungo della gonna striminzita che mi hanno messo addosso. Sono stanca, e lo sono come non lo ero da giorni.
Mi sono ripresentata a questo posto ad inizio settimana, e adesso è domenica sera. Il locale è pieno, le ballerine hanno lavoro extra ed io lavoro come cameriera. Lo faccio anche il martedì e qualche volta il mercoledì, ma solo raramente. Preferisco di gran lunga ricevere dei complimenti sconci dai clienti al tavolo, piuttosto che mettermi in ridicolo sul palco, ma Jack fa passare ognuna di noi sotto ogni incarico.
Sono come dicevo passati sette giorni, e non ho mai smesso di pensare ad Harry. Mi avrà dato retta? La lettera l'avrà bruciata nel camino, dopo essersi dimenticato di me? Lo spero davvero con tutti il cuore, perché non ci tengo ad avere il peso sul cuore ricordandolo nella sua grande casa-ma pur sempre vuota-a strapparsi i capelli cercando di trovare dove mi fossi andata a cacciare. In effetti deve avermi dato retta, perché se mi avesse davvero voluta cercare sarebbe venuto in questo posto in un istante, come minimo. Ma io non l'ho visto in questi giorni, perciò deduco che si sia dimenticato di me. Fa male, ma va bene così. Gli ho chiesto io di farlo e sono felice che mi abbia dato retta.
"Norah, io ho finito" avverto la ragazza al bancone, che mi annuisce masticando prepotentemente una gomma rosa. Sfilo il grembiule e lo poso su una sedia, incamminandomi verso i camerini dietro il palco. Mi massaggio il volto con le mani, sfregando poi le mie occhiaie. Devo avere un aspetto orribile, e quando mi leverò tutto questo trucco di dosso, sarò addirittura peggio.
Nei camerini le ballerine-se così possiamo chiamarle-si danno il cambio, sistemandosi gli abiti di scena. Io mi ritiro nel gruppo di ragazze intente a cambiarsi per la fine del turno. Mi dolono i piedi: stasera ho lavorato per sette ore consecutive. Sono sfinita, mi sfilo le scarpe e i vestiti. Apro l'armadietto numero 17, ormai numero marchiato sulla mia pelle candida, da cui prendo un paio di pantaloni sportivi larghi e frugo disperatamente, finché non trovo la canottiera di Harry. La indosso rimanendo qualche istante ad assaporare il suo dolce profumo, che sono grata non essere ancora svanito.
Nelle stanze condivise con le altre ragazze c'è buio e silenzio totale. Jack vuole metterci estremamente a tacere una volta in quella camera. Entriamo, raggiungiamo il letto contrassegnato con il nostro numero e ci addormentiamo per la troppa stanchezza. Non possiamo parlare fra di noi: nessun rumore è permesso, nessun altra persona è permessa, la luce accesa non è permessa oltre le nove.
Il mio cellulare segna le due di notte. Scorro tristemente sui vecchi messaggi, rileggendo le parole scritte da Harry giorni fa. Il numero è segnato come sconosciuto, da quando l'ho cancellato dalla mia rubrica. Ho perfino bloccato ogni tipo di messaggio, ed anche se dovesse inviarmeli, risulterebbero sempre e comunque non raggiuntati al mio apparecchio. Avrei dovuto semplicemente cambiare numero, ma molte persone-fra cui clienti-hanno il mio numero. Non potevo permettermi di mandare tutto a puttane per un problema personale.
Mi addormento facilmente, e la mattina dopo le sveglie di tutte suonano alle sette precise. Ovviamente ci alziamo di malavoglia, ma qualche ora di sonno in meno è sempre meglio dei colpi in piena faccia di Jack.
E' lunedì, il che significa che questa sera sarò di turno sul palco. Vestita e truccata mi presento al bar, per chiedere una brioche in modo tale di fare colazione. La mia attenzione casca tutta su un ragazzo biondo fra i tavoli, che passa la scopa sul suolo. Corrugo la fronte. Un ragazzo non ha mai lavorato al Quinto Brivido.
Mi siedo al bancone, dove Norah mi offre la colazione.
"Ehi, chi è quello?" mormoro facendo cenno con il capo al tipo alle mie spalle. Norah increspa le labbra e lo osserva.
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Slut + Fool
Teen FictionIn cui Venice soffre di depressione e si prostituisce da anni e Harry è un capriccioso viziato, ma innamorato. [Due libri in uno] Tutti i diritti sono riservati. Non copiate, imitate o spacciate per vostro. {Concluso}