Venice, alla fine, non ha avuto una vita.
Alla fine non dirò che sia sua figlia la sua vera vita -e non lo dirò nemmeno di Harry- perché si parla di Venice, e si è sempre parlato di Venice.
Non l'ha vissuta, perché la sua infanzia non le ha portato altro che ricordi pessimi, e la sua adolescenza si è spezzata a metà, fra quella di un'orfana e quella di una prostituta.
Ha proseguito gli anni senza più una madre, o alcuna figura materna -perche quella paterna era già bella che andata, se non mai avuta- e nella totale miseria.
L'unico amore che abbia mai provato non è stato altro che quello di Harry, di sua figlia, e potremmo considerare anche Kyle. Non diamo tutta la colpa al povero Kyle. E allora la colpa a chi la diamo?
Chi potrebbe essere il responsabile di questa chance di vita bruciata, di Venice? Chi potrebbe aver contribuito al momento esatto della sua esistenza, in cui si rese conto che era ormai tutto perduto, e che nessuno, neppure Harry, avrebbe potuto costruire qualcosa per riparare il suo dolore? Colmare il suo vuoto?
Sì, la madre.
Sì, Jack.
Sì, Harry.
Sì, Kyle.
Tutte le persone con una forte influenza nella vita di Venice, l'hanno ferita. L'hanno buttata a terra, sconsolata e fatta sentire la nullità che non è mai stata.
La colpa, però, se la prende Venice.
Se la prende per essere stata vigliacca, per essere stata debole, per essere stata una vittima per tutta la sua vita. Perché sua madre, non era altro che una donna alcolizzata e senza spina dorsale, metterla a tacere era semplice, ma Venice era ancora più senza spina dorsale di lei.
Perché Jack, nemmeno l'avrebbe conosciuto, se non avesse fatto scena muta nel momento in cui le venne proposto il posto.
Perché Kyle, avrebbe dovuto capirlo che per lei non era nient'altro che un malo modo per sostituire l'assenza di Harry.
Harry.
Perché Harry era così vicino dal farla sentire davvero viva, ed era così vicina da farle credere di poter riacquistare tutto quello perduto.
Ed Harry era anche vicino al farla cadere in depressione, una seria depressione. Perché Harry le ha fatto toccare il fondo, e le ha fatto poi sfiorare la superficie. E lei si lasciava manipolare.
Poi Venice ha deciso di averne abbastanza ed è scappata. Scappata, pronta a creare una vita che lei non ha mai realmente avuto.
Annabeth era la sua idea di vita, che non riuscì ad avere.
Annabeth le diede responsabilità, gioia, preoccupazioni, doveri, sorrisi, pianti e tutto quello che ogni figlio dà alla propria madre. Ma Venice non è una madre come le altre, e questo non le basta.
Venice è una delle poche madri che non si accontentano del proprio figlio. E la colpa non è di Annabeth, non potrebbe essere più adorabile. La depressione l'ha portata a non sorridere abbastanza da essere felice, della creatura a chi ha dato vita.
E la creatura, con chi l'ha creata? Venice non lo sa, ha preferito mentire ad entrambi per proteggere se stessa.
Sapeva che se fosse nata fra l'amore malato di lei ed Harry, avrebbe pianto. E se fosse nata fra l'amore insoddisfacente di lei e Kyle, avrebbe pianto.
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Slut + Fool
Teen FictionIn cui Venice soffre di depressione e si prostituisce da anni e Harry è un capriccioso viziato, ma innamorato. [Due libri in uno] Tutti i diritti sono riservati. Non copiate, imitate o spacciate per vostro. {Concluso}