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"Sono tornata, stronzi!" Urlai  appena spalancata la porta di casa. Nessuno rispose. Mi schiarii la voce.
"Sono tornata, stronzi!!" Ripetei, con un po' meno entusiasmo. Finalmente sentii dei passi scendere le scale. Era Carl.
"Becky?"
"Carl!"
"Becky! Sei tornata!"
"Si!" Carl mi saltò addosso abbracciandomi. Giuro di aver sentito qualche singhiozzo da parte del ragazzino.
"Dio, quanto sei cresciuto!" Intanto scese anche Debbie, seguita da Lip e Fiona con in braccio Liam.
"Becky!" Esclamò Debbie.
"Becky?" Mormorò Lip.
"Beh, non sei contento? Sono uscita prima, per sovraffolamento e per una piccola parte anche buona condotta"
"Ma è fantastico!" Disse Fiona superando gli altri e abbracciandomi. Poi mi si avvicinarono tutti abbracciandomi.
"Come stai?" Chiese la più grande. "Bene" risposi instintivamente, "Voi?"
"Noi...Si, noi stiamo bene."
"Allora?  E dov'è Ian?" Domandai non vedendo il rosso.
Nessuno rispose.
"Becky..." Borbottò Debbie.

Solo dopo mi spiegarono che Ian avrebbe potuto ereditare la malattia di Monica, il bipolarismo.

Feci finta di non sentire, o forse non volevo sentire, e mi andai a fare una doccia. Ian non poteva essere bipolare, cioè, è sempre stato bene. 
Dopo essermi messa l'asciugamano addosso scesi di nuovo.
"Spero di avere un letto dove dormire sta notte" Dissi, così Fiona mi rispose.
"Puoi dormire nel letto di Ian, lui dorme dai Milkovich." Spiegò Fiona.
"Ah, è così è dura ancora la cosa tra lui e Mickey, eh?" Ridacchiai. Mi guardarono un po' male.
"Ehi, calma, calma. Non...non intendevo quello"

Prima di andare dentro ero in camera con Debbie, ma ora che era cresciuta e che si era sistemata in una stanza singola non c'era più spazio per me. Fiona aveva preso la stanza di Frank, e Carl, Ian e Liam avevano la stanza più grande e per un po' sarebbe stata anche la mia. Lip invece stava al college.
Mi misi le prime cose che trovai per terra. Era l'ora di pranzo, così scesi al piano di sotto.
"Primo pranzo fuori di prigione! Fantastico" Dissi dirigendomi verso il tavolo.
"Devo reintegrarmi nel mondo, serve aiuto con qualche bolletta?" Chiesi per fare discorso mentre mi mettevo nel piatto del pollo fritto.
"Non ti preoccupare, ho un lavoro fisso e guadagno bene. Siamo apposto" Spiegò Fiona, masticando un boccone di carne.
"Oh, ok...Sul serio, se posso fare qualcosa..." Venni interrotta dalla più grande.
"Veramente, Becky, non ti devi preoccupare. Pensa solo a recuperare con la scuola. Appena finisce l'estate tornerai al liceo" A me scappò una risatina. 
"Ma sarò ancora primo anno! E poi ho ancora parecchi lavori in sospeso, posso ricavare molti sold..."
"Pensa a recuperare la scuola" Mi interruppe di nuovo Fiona.
"Uff...e va bene, ma i soldi li farò comunque"
"Sei una puttana?" Si intromise Carl.
"Cosa? No, Carl. Le puttane sono le donne che vogliono la vita facile, si chiamano così apposta"
"Ooh" Esclamò quello.
"I Gallagher fanno soldi in modo diverso...ma forse sei ancora troppo piccolo..."
"Ok, basta così, mangia il pollo Carl" Mi rimproverò Fiona.
"Sapete cosa? Dovremmo fare una festa di bentornata per Beck. Ti va?" Mi chiese Fiona.
"Certo!" Risposi.

Poco dopo cena eravamo tutti riunti in salotto, e c'erano anche Kev e V.  Lip era andato a prendere una torta, e quando la portarono nella sala con le candeline accese iniziarono a cantare: "Perchè è una brava ragazza, perchè è una brava ragazza, pechè è una brava ragazza..." Non sapevano più come continuare, così Frank aggiunse: "E nessuno lo può negar!" e in coro lo ripeterono. Poggiarono la orta sul tavolo e spensi le candeline e tutti applaudirono.
"E' bello essere a casa. Mi siete mancati" Dissi.

Rebecca Gallagher. SHAMELESS STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora