6

287 9 0
                                    

"Buongiorno, abbiamo una birra?" Chiesi scendendo le scale.
"Dovresti smettere di fare colazione con la birra" Mi disse Fiona.
"Magari domani" Risposi vagamente aprendo il frigo.
"Stavo dicendo, Becky, che sta sera a cena farò un annuncio" Continuò Fiona.
"Io non credo di esserci per cena" Spiegai.
"Pure tu?" Sbuffò la più grande. Lanciai subito un occhiata a Carl, capendo che l'altra persona che aveva detto che non ci sarebbe stata era lui, che alzò le spalle.
"Non potete rimandare questi impegni importantissimi per la vostra amata sorella?" Chiese poi Fiona.
"Uff...va bene, se è così urgente questo annuncio va bene" Mi arresi.
"Tu, Carl?" Si rivolse dall'altra parte.
"Ci sono" Sospirò.

Uscimmo di casa, dirigendoci nel luogo dove avremmo dovuto incontrare Jerome e gli altri.
"Hai finito? Stanno arrivando" Dissi a Carl, che si stava cambiando in un vicoletto mettendosi gli abiti che gli aveva dato G.
"Siete pronti? Siete in ritardo" Sbuffò Jerome.
"Ci siamo" Dissi.
"I miei soldi?" Chiese poi.
"Calmo, non so te ma io non cago centoni" Risposi guardandolo male, con Carl dietro di me. Quello fece un versetto, poi facemmo i nostri soliti giri nelle strade buie e quando non c'era più nulla da fare chiamai Debbie, che mi disse che era alla piscina, così andammo lì.

"Ti avevo scritto tutte le cose sul braccio e hai sbagliato di nuovo. Ti conviene imparare in fretta, stai rischiando" Avvertii Carl prima di avvicinarci troppo a Debbie.

"Eccoci" Mi sedetti sui gradoni delle scale.
"Becky, posso chiederti una cosa?" Mi chiese Debbie.
"Dimmi tutto"
"Ho già chiesto a Ian però non credo che farsi di steroidi servirà. Devo mettere massa, muscoli. Mi servono dei soldi" Disse.
"Ehh...quanto ti serve?" Chiesi un po' nervosa tirando un'occhiataccia a Carl, che si era seduto un gradone più su, che però scrollò le spalle non sapendo come aiutarmi.
"Mi voglio iscrivere in palestra"
"Si...Te li darò quando arriviamo a casa"
"Io avrei un modo per fare soldi" Ghignò Carl.
"Tipo?" Chiesi io.
"Lotte clandestine tra ragazze" Disse.
"Sei un genio" Risi, battendogli il pugno.
"Ma con chi?" Domandò Debbie.
"Le due puttanelle che odi. Fai tu, voglio vedere come te la cavi prima di pagarti un anno in palestra. Senza offesa" Dissi. Debbie sorrise, così iniziammo ad organizzare le scommesse. Poco dopo io e Carl, che avevamo raccolto i soldi, li sommammo. 137 dollari in totale, tutti scommessi contro Debbie.
"Abbiamo i soldi per Jerome" Ghignai tirando una piccola gomitata a Carl.
"Debbie" La richiamai, facendo un cenno con la testa indicando Ellie e Holly. Così mia sorella si diresse verso di loro, mentre io mettevo i soldi in tasca.
"Fa il video" Dissi a Carl, che stava già registrando.
Tirò un pugno sul naso a Ellie, poi schivò un gancio di Holly e la buttò a terra con una gomitata, poi colpì altre due volte Ellie che cadde.
"Porca troia..." Mormorai io avvicinandomi a lei.
"Sei stata fortissima!" Esultò Carl.
"È mia sorella!" Urlai abbracciandola.

Tornammo a casa contenti, all'ora di cena, entrando dal retro.
"Deb! Ma di chi è quel sangue?" Chiese Fiona appena ci vide.
"Non lo so, o di Holly o di Ellie" Disse lei.
"Debbie gliele ha suonate di brutto" Spiegai io.
"È stato fichissimo. Ho ancora in mente il preciso momento in cui Debbie ha spaccato a Ellie gli incisivi" Aggiunse Carl, sedendosi a tavola.
"Come tuo tutore legale devo dirti che la violenza è sbagliata, ma le stronze se lo meritavano!" Disse Fiona battendole il cinque.
Dopo il telefono di Fiona suonò, e la sua espressione cambiò totalmente. Chiuse subito la chiamata prendendo la borsa e dirigendosi verso la porta.
"Dove vai?" Chiesi io prendendo in frigo una birra.
"E la cena?" Continuò Debbie.
"Iniziate senza di me" Disse Fiona uscendo.
"Ma che ha?" Chiesi io. Debbie alzò le spalle.

Mangiammo la cena e poi io mi misi a guardare la TV fumando una sigaretta. Non avevo molto da fare la sera, quindi decisi di andare all'alibi per passare un po' il tempo. Nulla di speciale, le solite cazzate, poi tornai a casa e andai a dormire.

Rebecca Gallagher. SHAMELESS STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora