Come sempre, mi svegliai all'ora di pranzo, con Sammi che preparava dei piatti.
"Che cazzo ci fai tu qui?" Dissi prendendomi una birra.
"Ah ah ah. Niente birra. Hai 15 anni, non puoi bere" Disse Sammi chiudendomi il frigo.
"Ma che cazzo stai dicendo? Non mi rompere i coglioni, levati" Dissi cercando di riaprire il frigo, ma mi bloccò di nuovo. Non avevo voglia di litigare di prima mattina, così decisi di lasciare stare andandomi a sedere a tavola sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Perché è qui?" Chiesi a Debbie a bassa voce. Lei alzò le spalle.
C'era qualcuno che bussava alla porta, così Sammi andò ad aprire. Era Frank. Discusserò un po', poi Frank arrivò in cucina tentando di prendere un pezzo di pane, ma Sammi gli colpì la mano con la paletta.
"No! Ci sono nuove regole in questa casa! Niente soldi, niente cibo. Se vuoi mangiare devi pagare" Disse quella.
"Scusa, chi l'ha deciso?" Chiesi io, ma mi ignorò.
"E poi, c'è un nuovo coprifuoco. Non si torna più alle 3 di notte, e le porte si chiudono alle 10:00 di sera"
"Alle 10?" Dicemmo io, Carl e Debbie in coro.
"Ma è prestissimo!" Obbiettò Debbie.
"Alle 10?! È una presa per il culo?!"
"Che cazzo!"
"Wo! Wo! Wo! Le parole! Ci sono bambini!" Ci rimproverò Sammi, avvicinandosi al tavolo e posando i piatti.
"Fanculo i bambini!" Urlai io di risposta.
"Datti una calmata, signorina" Continuò quella.
"Forse non sai con chi stai parlando, puttana succhia cazzi" La minacciai alzandomi, facendo cadere la sedia. Subito i miei fratelli e Frank si allarmarono, cercando di allontanarmi da lei. La guardavo dall'alto ad un centimetro dalla sua faccia.
"Va bene, basta così Becky" Mi disse Debbie tirandomi indietro.
"Lascia stare Becks, non ne vale la pena" Continuò Carl. A quel punto mi allontanai da Sammi, raccogliendo la mia sedia e risedendomi.
"Le cose cambiano in questa casa. Doveva accadere molti anni fa" Disse Sammi dopo un po'.
"Niente droga o/e alcool. E tu andrai a scuola" Continuò puntandomi.
"Non mi rompere, faccio quello che voglio" Risposi.
"Troppo tardi, ti ho già iscritto, sarai in classe con Debbie. Se non andrai a scuola dopo un mese arriveranno i servizi sociali, e voi non siete mai stati molto fortunati con loro, o mi sbaglio?" Non avevo vie di scampo.
Mi alzai, passandole a due centimetri dal suo viso. "Sei proprio una stronza" Dissi, per poi prendere lo zaino sul divano e uscire di casa.
"Dove vai?" Chiese all'ultimo.
"Non sono cazzi tuoi" Risposi, sbattendo la porta."Quella stupida sporca puttana, troia, succhia cazzi, barbona, bastarda, stronza di merda!" Sboccai entrando all'alibi.
"Cazzo...Becky, che ti è successo? Ti sei almeno lavata la faccia prima di uscire di casa?" Notò Veronica.
"Non...non mi rompete il cazzo pure qui. Ne ho abbastanza di Sammi. Sono a tanto così da ammazzarla, lo giuro" Risposi sedendomi a uno sgabello. "Dammi una vodka liscia" Dissi con tono arrogante.
"Facciamo che ti do' una birra eh? Vodka liscia a 15 anni alle 11 del mattino non mi sembra il massimo" Io alzai gli occhi al cielo, prendendo un sorso di birra."Ian ha preso Yevgeny ed è scappato chissà dove" Disse Fiona dopo averci riuniti tutti in cucina.
"Cosa?" Sbottai.
"È sparito da 18 ore, non sappiamo dove sia. Molto probabilmente ha avuto un crollo psicotico...come Monica" Spiegò Lip.
"Come 18 ore?" Chiese Debbie.
"E adesso cosa facciamo?" Domandò Carl. Eravamo tutti nel panico.
"Chiamiamo la polizia" Propose Sammi. Rabbrividii solo a sentire la parola.
"Assolutamente no!" Risposi subito io. Tutti gli sguardi caddero su di me, probabilmente per l'esagerato tempo di reazione.
"Voglio dire...no...lo sbatterebbero dentro subito non avendo una cetificazione medica che sia bipolare" Cercai di aggiustare la situazione, mentre Carl si sbatteva una mano sulla fronte.
Sentimmo bussare alla porta e ci catapultammo tutti in salotto. Fiona aprì la porta.
"Jimmy?!" Dicemmo tutti stupiti.
"Che cosa ci fa lui qui?" Chiese Lip.
"Chi è Jimmy?" Domandò Sammi confusa.
"Non lo so!" Disse frustata Fiona, rispondendo a Lip, buttando fuori il suo ex ragazzo.
Ci mettemmo tutti ad osservare la discussione di Fiona e Jimmy dalla finestra.
"No...No...Non farlo..." Mormorava Lip osservando Fiona che si stava avvicinando alle labbra di Jimmy.
"L'ha fatto" Constatai quando lo baciò.Era già passato un giorno e Ian non si faceva ancora vivo.
"Becky!! Primo giorno di scuola, alzati!" Urlò Fiona bussando ripetutamente alla porta della mia stanza.
"Si...Si...Arrivo" Scesi dal letto e mi vestii con una maglietta oversize bianca e degli shorts baggy blu scuri, poi aggiunsi una catena al collo, una felpa rossa senza maniche e le Jordan rosse. Ovviamente non mie ma rubate in piscina a un tipo che stava dormendo.
"Non sono abituata a svegliarmi così presto..." Mormorai appena scesa dalle scale.
"Che c'è di colazione?" Chiesi poi.
"Tieni" Sammi mi porse un piatto. Ormai noi due ci trattavamo male a vicenda.
Mi avvicinai al frigo per prendermi una birra.
"Ah, ah, ah. Niente birra la mattina che devi andare a scuola" Disse Fiona.
"E dai...Cosa c'avete tutti con sta birra..." Piangnucolai andandomi a sedere.
"Muoviti o faremo tardi" Mi disse Debbie.
"Si...arrivo" Presi una forchettata di uova che buttai giù in un boccone solo. Prima di uscire dalla porta della cucina mi avvicinai a Carl parlandoci sottovoce.
"Sta attento oggi. Ah, e questi sono per Jerome" Gli passai un mazzetto da 100 dollari da sotto il tavolo in modo che nessuno potesse vedere.
"Vedi di non sbagliare ancora" Mi raccomandai, per poi uscire.Quando arrivammo a scuola si aprì come un corridoio tra la gente quando passammo noi.
"Deadly Debbie e Black Becky sono amiche?" Si sentiva mormorare. "Si dice siano sorelle"
"Ptf, ma Becky è nera"
"Hanno un padre diverso"
"Merda...loro due insieme sono pericolose."
"Black Becky è appena uscita dal riformatorio!"
"Spostati, falle passare"
Era da un po' che la gente non mi temeva. Che fico.
Debbie fu fermata da una ragazza, ma io andai avanti. Raggiunsi i ragazzi a cui dovevo vendere della roba, che mi aveva raccomandato G Dogg. Erano in un angolo buio del giardino della scuola, dove c'era solo gente che fumava o beveva.
"Mi hanno dato un grammo di eroina, mezzo di coca e due di erba. È giusto?" Chiesi.
"Mhm" Mormorò uno.
"Bene. È roba buona ragazzi...Ok, sono...30, 25 e 50. 110 in totale"
"110?! Non è 105?" Obbiettarono.
"Amico, siamo a scuola, 5 dollari sono per il luogo. Contano come mancia" Alzai le spalle. Quelli borbottarono un po' poi mi porsero la mano con i soldi, e io gliela strinsi passandogli i sacchetti con la roba. Li contai velocemente e poi annuii.
Non dissi più nulla e me ne andai mettendo i soldi in tasca.
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Rebecca Gallagher. SHAMELESS STORY
FanfictionRebecca (Becky) Gallagher ha 15 anni ed è stata in carcere due anni per rapina a mano armata, possesso di sostanze illegali, resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio, nonostante ne dovesse stare ben quattro. Becky prima di andare in galera...