|𝘓𝘢 "𝘮𝘢𝘨𝘪𝘢" 𝘥𝘦𝘭 𝘕𝘢𝘵𝘢𝘭𝘦...
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POV: HARPER
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Mi arrabbiai un po' con mia sorella dopo che aveva appena invitato, senza il mio essenziale permesso, Jack per la vigilia di Natale!
Jack trascorrerà la Vigilia di Natale con me!
Negli ultimi giorni fui gentile con lui, in realtà non sapevo neanche il motivo.
Dopo quella volta nel boschetto, in cui mi aveva del tutto resa ridicola, non riuscivo a non cercare di aggiustare le cose.
Cercavo di essere gentile per non farmi odiare ancora di più da lui, io pensavo che mi odiasse date tutte le cose che gli dissi da quando c'eravamo conosciuti.
Nonostante tutto, il giorno della vigilia di Natale arrivò.
Mia sorella mi svegliò di mattina presto, infatti mi infastidii molto.
«Dai sorellina, alzati! Dobbiamo andare a comprare un piccolo regalo per il tuo amichetto?» mi alzai di scatto e la guardai male.
«Cosa intendi dire con 'amichetto' in modo così ironico?» non stavo scherzando, anzi ero serissima. Non sopportavo quando faceva così.
Lei mi disse di calmarmi e che stava soltanto scherzando, allora io le feci un accenno di sorriso.
«Scendo tra poco» le dissi infine.
Mi preparai: misi un maglioncino rosso, per restare in tema e un paio di jeans.
Quel giorno ero proprio in vena di, come dire, vivere?
Infatti decisi di truccarmi un po', mettendo mascara, blush e lucidalabbra.
Per trovarli ci misi più di dieci minuti proprio perché non li usavo da prima che mi diagnosticassero il tumore.
Quando fui pronta mi venne in mente di chiamare Claire per farle gli auguri.
«Buona vigilia di Natale!» lei mi precedette non appena rispose al cellulare ma io ricambiai ugualmente.
Le raccontai chi aveva invitato mia sorella questa sera e lei rimase stupita dalle mie parole.
«Sei ancora in linea, Claire?» chiesi, dato che non disse più una parola rimanendo completamente in silenzio.
«Sì, ci sono! E come mai tua sorella ha invitato Jack e suo padre?» chiese. Nella sua voce lessi un po' di invidia nel fatto che io passassi la vigilia di Natale con lui, io non ne sarei così invidiosa.
Le spiegai cosa aveva detto mia sorella a me, che fosse andata a casa sua e che pensava fosse carino festeggiarla insieme dato che eravamo da sole pure noi.
Lei allora annuì e poi la salutai perché mia sorella, se non avessi risposto alla sua sesta richiamata, mi avrebbe sicuramente uccisa.
Quando uscimmo faceva talmente freddo che le mie mani stavano per diventare ghiaccioli.
Fortunatamente mia sorella porta con sé sempre un paio di guanti in più in macchina.
Cosa avrei fatto senza di lei?
«Hai già qualcosa in mente da comprare a Jack?» mi chiese mentre continuava a guidare.
Non risposi subito, riflettei su ciò che piacciasse a lui.
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𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒆
RomancePer via del suo tumore, la gentile e vivace Harper di un tempo è cambiata, cambiando anche il suo modo di vedere il mondo all'esterno. Il suo gruppo fidato di amici, su cui poteva sempre contare, l'aveva abbandonata dal momento che lei era completa...