𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒆

𝟗

|𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘱𝘰𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪 𝘧𝘦𝘤𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢...

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POV: HARPER

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Lui si sedette sul mio letto e mi guardava, mentre io mi trovavo proprio davanti la porta.

Iniziai io a dire qualcosa: «Quando sei con tuo padre sembri diverso, Jack» gli dissi.

Feci un passo avanti.

Non riuscivo bene a descrivere ciò che avevo visto in lui questa sera.

Con me fu totalmente un'altra persona: gentile, delicato, spiritoso, sorridente.

Ero sicura che, però, suo padre avesse fatto qualcosa per farlo diventare il completo opposto.

«Non mi va di parlartene adesso, Harp» sentii le sue parole così delicate ma allo stesso tempo neutre, senza emozioni.

Mi sedetti accanto a lui, sul mio letto e lo guardai dritto negli occhi fin quando anche lui non si girò verso di me.

«Non sei obbligato» gli risposi comprensiva.

Lui accennò un sorriso sul volto e io, con un po' di insicurezza, cercai di poggiare la mia mano nella sua.

Ma quell'insicurezza svanì subito perché anche lui stava cercando di fare lo stesso.

Io gli sorrisi, questa volta un sorriso pieno, e lui lo ricambiò felice.

Stavo davvero iniziando ad affezionarmi a Jack?

Rimanemmo a guardarci per alcuni minuti, in quel momento neanche mi accorsi della vicinanza che si creò tra di noi.

Tra i due, nessuno ruppe quel ghiaccio.

Infatti fu mia sorella, la quale entrò in camera e sia io che Jack sobbalzammo.

«Scusate! Vi ho disturbati!» disse chiudendosi gli occhi, come se fosse successo qualcosa tra noi.

«Non hai affatto disturbato» mi ricomposi «Stavamo per scendere».

Lei ci guardò e sorrise, come dicevo, lei sorrideva sempre anche senza motivo.

Ci annunciò che la mezzanotte era scoccata da pochi minuti e che era finalmente Natale.

«buon Natale a noi, no?» lei rise e noi facemmo lo stesso.

«Buon Natale a noi» ripetei.

Effy poi si congedò dicendo che sarebbe andata a finire il film natalizio che aveva iniziato, lasciamo mr e Jack di nuovo da soli.

«Jack»
«Harper»

Dicemmo i nostri nomi nello stesso momento e tra di noi scoppiò un tenero imbarazzo, che durò poco.

Gli dissi che poteva parlare prima lui.

«Mentre facevo alcuni regali per altri miei amici ti ho pensata, quindi ho preso qualcosa anche per te» annunciò.