𝟏𝟒

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|𝘗𝘢𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘩𝘪 𝘵𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘪𝘭 𝘚𝘰𝘭𝘦.


POV: HARPER

Dopo quello che mi avevano fatto volevo sparire, come si poteva essere così crudeli?

Ho passato l'intera mattinata a guardare e riguardare quel video per riuscire a capire chi l'avesse fatto, ma niente.

In mente non mi veniva nessuno se non il mio vecchio gruppo di amici che, in quel momento, non era presente.

Intorno a me e Jack c'erano così tante persone, ma sicuramente non loro.

Il pomeriggio lo passai nel boschetto, sopra la piattaforma che Jack aveva costruito per me.

Quel posto aveva un qualcosa in più.

Lì mi sentivo al sicuro e lontana da tutte quelle voci, da tutta quella tecnologia e da tutte quelle persone.

Era ormai arrivata sera e io, sentendomi beatamente al mio agio, non avevo intenzione di andare via.

Molto probabilmente mia sorella era preoccupata, ma fortunatamente non avevo mai avuto l'istinto di scappare di casa.
Sapeva che sarei tornata.

Iniziava a fare davvero freddo e il sole,oramai, era quasi calato.

Sentii dei passi proprio a pochi metri da me, mi girai così velocemente che neanche me ne accorsi.

Il boschetto era un bel posto per passare del tempo da soli, ma comunque abbastanza pericoloso durante il tardo pomeriggio e durante la sera.

Non scesi dalla piattaforma perché avevo paura.

I passi si avvicinarono ancora di più fin quando non vidi davanti a me una figura, non riuscivo a vedere bene chi fosse perché era quasi buio.

«chi è?» chiesi con la voce tremolante mentre provavo a vedere chi fosse.

«Harper» era la voce di Jack, l'avrei riconosciuta tra altre mille voci.

Era davvero lì.

Mi sentii sollevata dal fatto che fosse lui, chissà che sarebbe successo se fosse stato qualcun'altro.

Scesi dalla piattaforma stando attenta a dove mettessi i piedi e infine mi avvicinai a lui.

«mi hai fatto prendere un colpo, Jack» gli dissi prendendolo per mano. Il gesto era stato spontaneo.

Lui abbassò lo sguardo verso esse e poi lo porse su di me.

«sapevo di trovarti qui» disse con quel suo sorrisino, quello che amavo.

«mia sorella sarà preoccupata, vero?» gli chiesi, poi tolsi la mia mano dalla sua e mi allontanai di qualche centimetro.

Lui, invece, non si mosse.

𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora