𝟏𝟕

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|𝘔𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘪𝘦𝘨𝘢𝘵𝘦, 𝘷𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘦


POV: HARPER

Era arrivato il mese di febbraio, un mese abbastanza complicato per tutti gli studenti proprio perché eravamo pieni di interrogazioni e verifiche.

Non parlavo molto con Jack in quel periodo, quando ci vedevamo, soprattutto a scuola, sembrava che non vedesse l'ora di andarsene.

Il pomeriggio del due di febbraio decisi di andare a casa sua, non c'ero mai andata.

Solo mia sorella, una volta, quando gli aveva portato una torta. Per non so neanche quale motivo, in realtà, vorrei saperlo.

La strada non era molto lunga: sicuramente con una bici sarebbe stato molto più semplice, ma non ne avevo una.

Stavo andando da Jack anche perché volevo parlargli, lo vedevo strano. Era strano.

Non riuscivo a capire da sola ciò che gli stava succedendo

Avevo bisogno di parlare con lui, avevo bisogno che lui mi raccontasse ciò che gli stava succedendo.

Volevo che stesse bene.

Bussai alla sua porta, la prima sorpresa arrivò nel momento in cui aprirono.

C'era suo padre.

L'ultima volta che l'avevo visto non era stato così simpatico, aveva lasciato suo figlio nel bel mezzo della vigilia di Natale.

«Oh. Salve signor Avery, Jack è in casa?» i chiesi un po' in ansia, lui mi scrutò da capo a piedi e poi fece una smorfia.

«e chi cercherebbe mai quello? Comunque non è in casa»

Come aveva appena chiamato Jack, suo figlio?

Quello?

«Ah capisco...» mi fermai un attimo, ma non mi trattenni.

Non sopportavo tutto questo odio che un padre provava nei confronti del proprio figlio, magari l'avessi io un padre.

«E comunque si chiama Jack, suo figlio. Non cerco 'quello'»

Lui mi guardò malissimo ma io stavo sorridendo, ero proprio antipatica.

Mi chiuse la porta in faccia, andava bene così.

Magari sarà in grado di ripensare alle sue parole.

Ma Jack dov'era?

Ritornai indietro, verso casa.

Pensai a dei vari posti in cui Jack possa trovarsi, il primo che mi venne in mente fu il boschetto.

Mi ci addentrai senza pensarci due volte, sapevo che si trovasse lì.

Io lo conoscevo molto bene, Jack.

Da casa di Jack il cammino fu un po' più lungo, proprio perché la piattaforma si trovava in un punto vicino casa mia.

Vidi Jack proprio vicino la piattaforma, ma non era sopra, era seduto per terra e aveva le mani sulla testa.

Lui mi sentii e si girò di scatto, io gli sorrisi per mettergli tranquillità ma non funzionò molto.

𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora