𝟏𝟔

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|𝘎𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘪ò 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘶 𝘷𝘶𝘰𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦.


POV: JACK

Quel giorno Harper mi aveva chiamato per venire a casa mia, ma non volevo.

Non che non volessi vederla, completamente il contrario, ma avevo bisogno di stare tra i miei pensieri.

Era vero, avevo inventato il forte raffreddore.

Ma non volevo che lei mi vedesse nel momento peggiore, per lei volevo sempre essere Jack.

In questi ultimi due giorni passai tanto tempo nel boschetto, in un posto in cui, se Harper fosse passata, non mi avrebbe visto.

Mi trovavo in difficoltà: sapevo che Claire avesse pubblicato quel video, ma non sapevo se fosse la cosa giusta dirlo ad Harper.

Non volevo che lei stesse ulteriormente male, non volevo che avesse un'altra delusione.

Ma allo stesso tempo non volevo che vivesse nell'oscuro.

L'unica cosa di cui ero certo quel giorno era che volevo passare con lei molto tempo, da quando ci eravamo baciati tra di noi c'era un po' di imbarazzo ma fortunatamente spariva poco dopo.

Passai da lei l'intero pomeriggio e le portai dei fiori per farmi 'perdonare' non sapendo se lei fosse arrabbiata.

Inoltre volevo passare molto tempo fuori casa proprio perché mio padre era tornato.

Nella lettera mi aveva detto che sarebbe tornato durante la prossima stagione ma, a quanto pare, non era così.

Avrebbe dovuto passare un mese a casa, per ferie.

Avrei dovuto passare un mese a casa con lui.

Non riuscivo a stare calmo al solo pensiero del suo sguardo tagliente su di me e su quanto mi disprezzasse.

La sera, dopo aver passato il pomeriggio da Harper, andai a casa di Connor.

«Sei sicuro di voler andare a casa sua?» mi chiese Connor.

Quella sera dovevamo andare a casa di Claire, perché io volevo delle spiegazioni e anche di persona.

Quello che mi aveva detto Connor era sufficiente ma non mi bastava.

Avevo bisogno di sapere il perché.

Perché fare una cosa del genere ad una ragazza così disponibile come Harper era stata con lei?

«Sì. Andiamo» gli confermai e lui aprì la porta di casa.

Una volta arrivati davanti casa sua non esitai a bussare, a quanto pareva non era da sola.

Insieme a lei c'erano i soliti vecchi amici di Harper, tra cui Henry Grey.

«Che cazzo ci fai qui, Avery?» ansimò Henry facendo per avvicinarsi alla porta.

«Lascia stare, Henry» gli suggerì un ragazzo seduto accanto a lui, aveva l'aria di un drogato. Letteralmente.

Nonostante ciò Claire era davanti alla porta e aveva in faccia quel sorrisino, quello che aveva la sera del ballo. Mi dava così fastidio che facesse così.

«Quindi?» mi intimò Claire.

«Dobbiamo parlare, Claire» gli annunciai e lei mi fece entrare, Connor venne con me.

𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒍𝒊𝒎𝒊𝒕𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora