dieci

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🌶️

Quella sera vennero moltissime persone. Era il decimo anniversario del locale, uno dei più frequentati del paese. Per Jimin e tutti i ballerini dello staff erano state date due coreografie da imparare, erano semplici e poi Jimin amava improvvisare.
I balli iniziarono alle undici, con due ragazze sorelle gemelle. Erano le più famose di tutte, molto richieste anche in molti altri locali ed erano ben pagate.
Fecero un ballo sexy di circa venti minuti, non era molto movimentato, ma Jimin notò quanto fosse dannatamente provocante. Erano molto alte e slanciate, con i capelli rossi scuro e frangetta sottile sulla fronte. Erano tutti stregati da queste ragazze, persino i ragazzi omosessuali che erano lì apprezzarono. Jimin compreso.

Quando le due ragazze finirono, ci furono diversi minuti di applausi.
Quando rientrarono era il turno di Jimin. Sembrava nervoso in effetti, era una serata importante e lui voleva sempre fare bella figura.

La canzone partì, sapevano che era il turno di Jimin, infatti iniziò un leggero coro per lui da parte dei ragazzi. Era vestito con un croptop nero aderente, muscoli in vista e lo stesso con i tatuaggi. Le labbra erano luminose per via di un gloss trasparente e il suo fidato Eye liner non mancava mai. Per quella sera optò per dei tacchi bassi e aperti, giusto per sembrare più slanciato e fare risaltare i muscoli delle gambe. Il suo ballo fece zittire tutto il pubblico. Lo fissavano senza mai staccarsi dalla sua figura, i movimenti di bacino così perfetti e in sintonia con la canzone erano come una magia.
Sorrise ammiccante quando vide le loro espressioni e Ancor di più continuò con maggiore enfasi. Quella volta usò anche il palo. Si resse lì con una mano, prese un tubetto di cera che aveva lasciato lì nell'angolino del palco e, con movimenti lenti e sensuali si cosparse il petto di cera, dopo ovviamente aver tolto il crop top. In sala impazzirono. C'è chi urlava, e chi quasi voleva andare via per eccesso di bellezza. Era un liquido così freddo ma dannatamente simile ad un lubrificante, infatti fu questo il primo pensiero del ballerino, che lo portò a sorridere divertito.

Nel backstage invece, anche lì erano tutti in silenzio mentre lo fissavano. Era un ragazzo davvero particolare e talentuoso, nessuno poteva dire il contrario.

« sono così contento di averlo nel mio locale cazzo» disse il proprietario.

Sentì dei si da parte di alcuni, ma non si voltò.

Anche questo ballo durò circa venti minuti, i più lunghi della loro vita.
Fece un leggero inchino e mandò un bacio generale.
Solo in quel momento però si accorse di una particolare presenza. C'era Jungkook, e il suo viso sembrava essere d'accordo con tutti in sala. Era soddisfatto.
Si fissarono per un po' e lui, fece cenno con la testa a lato, indicando il bagno.
Jimin deglutí, non sapeva se andarci o meno. Tornò però nel backstage e tutti lo acclamarono.

« Jimin sei una forza! »
« grazie ragazzi, anche voi lo siete » sorrise.

Si cambiò abbastanza velocemente e poi decise di andare in bagno da Jungkook. Bevve due short di rum prima, anche se non lo reggeva troppo bene.
Entrò, non vide nessuno fino a quando non venne tirato per un braccio verso una delle grandi cabine.
La porta si chiuse e Jimin si ritrovò attaccato al muro, con Jungkook davanti. Forse il rum gli aveva già dato alla testa, ma li trovava così sexy quella sera..

« ottimo ballo, ragazzino »
« perché mi chiami ragazzino? Abbiamo un solo anno di d-differenza»

I loro occhi barcollavano tra gli occhi e le labbra dell'altro.
Si stava iniziando a percepire un'aria più pesante.

« sei stato bravo Jimin » ammise
« g-grazie »

Lo sguardo di Jimin era perso, l'alcol gli stava già arrivando alla testa.

« cosa c'è, hai paura di me? »
« non potrei mai avere paura di te. tu sei come gli altri, tutti fatti con lo stampino» rise.
« ah, sì? questo lo vedremo. permettimi di dimostrarti il contrario, che io non sono come tutti gli altri»

A quella frase Jimin sembrò bloccarsi. Non doveva fare sesso con i suoi fan. Però, Jungkook era così odioso e narcisista che forse, una sola volta sarebbe bastata.
Fu lui a fare il primo passo, prese la nuca di Jungkook e avvicinò il suo volto per baciarlo. Iniziò subito un gioco peccaminoso e rude, le lingue non smettevano si cercarsi e i loro corpi erano oramai attaccati.
Jimin tolse i vestiti di Jungkook e gli sciolse la cinta dei pantaloni. Jimin invece aveva una semplice e leggera t-shirt che sparí subito.

« sei vergine? » chiese Jungkook.
« no »
« bene, perché allora avrai male »

Lo preparò infretta senza lasciare che Jimin potesse ribattere. Sembrava come se jungkook aspettasse da una vita quel momento. I battiti dei loro cuori erano forti e sincronizzati, le mani del moro si muovevano veloci nell'apertura del ragazzo.

« muoviti Jungkook » mugolò Jimin, oramai in piena foga del momento.

Jungkook sorrise e lo penetrò con un gesto secco e veloce. Iniziò a spingere, e ad ogni spinta Jimin emetteva un gemito di piacere. Non faceva sesso da tre mesi e sentirsi di nuovo pieno, lo faceva eccitare ancora di più. Aveva da sempre amato il sesso, non per caso faceva quel lavoro, ma comunque attendeva sempre qualcuno di adatto a lui.
Si aggrappò alle spalle di Jungkook altrimenti rischiava di cadere, e dopo diversi minuti vennero.

« vieni per me, Jimin » disse, mentre versava il suo seme dentro di lui.

Jimin chiuse gli occhi, portò indietro la testa e venne nel suo petto. Anche solo sentire quelle frasi, lo facevano andare fuori di testa.






Quando finirono, si pulirono e uscirono da lì. Jungkook si stava lavando le mani mentre Jimin lo fissava da dietro.

« perché mi fissi, vuoi un secondo round?» scherzò lui.
« no, stronzo. Io non dovevo fare sesso con te» era serio.
« e perché no? »
« perché sei antipatico e narcisista »

Jungkook sorrise e chiuse l'acqua. Poi, si voltò verso il biondino.

« non è vero che lo sono, te l'ho detto, mi si addice più maniaco » rise.
« smettila Jungkook! Che merda » sbuffò.
« okay va bene, come vuoi. Ma ammetti che e stato uno dei tuoi rapporti più belli»

Quell'ultima frase la disse in un sussurro, vicino al suo orecchio. Jimin deglutí cercando di restare impassibile. Non voleva cadere nella grinfie di un tale sciocco ragazzo, che però ci sapeva fare con il sesso, e anche bene.

« ci si vede » disse, per poi uscire.

Jimin si bagnò subito il viso cercando di sembrare normale e raggiunse i suoi amici. Sarebbe stata una lunga nottata per loro.











________ autrice

Jimin, tu lo volevi benissimo :)

Anywayyy buon ferragosto con questo
Capitolo 🔥

In the name of love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora