sedici

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🌶️

Non ebbe il tempo di vedere casa di Jungkook, perché una volta entrati quest'ultimo si fiondò sulle sue labbra per baciarlo di nuovo. Camminarono fino al grande divano in salotto e Jimin si ritrovò Jungkook sopra di sé.
Si spogliarono velocemente, Jungkook passò una mano lungo tutti i pettorali e addominali di Jimin, e lui fece lo stesso con kook. Avevano entrambi un fisico pazzesco. Quando restarono in boxer però, Jimin si fermò.

« fai stare me sopra » disse
« perché? » era un po' scettico
« fidati di me » sorrise

Jimin cambiò subito posizione, ora si trovava sopra Jungkook. Passò la lingua sulla linea degli addominali, facendo chiudere gli occhi di Jungkook dal piacere. Passò ai suoi boxer che tolse con i denti e poi, lo buttò a terra. Mentre toglieva i suoi, aveva iniziato a stuzzicare l'erezione di Jungkook lentamente. Lo sentì gemere dal piacere quasi subito.
Si mise meglio sopra di lui.

« Jungkook, guardami » disse

Lui aprì gli occhi e vide Jimin che si stava stimolando l'entrata da solo, provava piacere e chiuse gli occhi, gemendo leggermente. Poi, prese il pene di Jungkook e si penetrò in modo graduale.
Entrambi emisero un verso di piacere, poi Jimin iniziò a cavalcarlo.
Si piegò leggere in avanti e iniziò a saltarci su più volte, Jungkook aveva le mani sui suoi fianchi e guidava i movimenti. Ogni tanto le mani passavano nel suo sedere, per strizzare i glutei e toccarlo di più.

« oh cazzo Jimin » disse, gemendo subito dopo.

Jimin aveva un modo di muovere i fianchi da fare perdere la testa, riusciva a prendere tutti i punti più piacevoli di Jungkook e, in qualche modo, anche i suoi.
Il biondo aveva la testa portata indietro, gli occhi chiusi e le mani posate sugli addominali di kook.

« vieni qui Jimin » disse il moro.

I due si baciarono in maniera decisamente appassionata, Jungkook diede delle spinte molto più forti e Jimin gemette nella sua bocca, si stimolò velocemente e poi, vennero entrambi.
Jungkook venne dentro di lui, solitamente non lo faceva con chi andava a letto.

Il cuore era accelerato e il loro fiato era corto e pesante. Jimin si buttò vicino a lui, sentendosi per qualche minuto vuoto. Presero del tempo per riprendersi, Jimin si scompigliò i capelli oramai bagnati di sudore, stessa cosa Jungkook. C'era uno spiraglio di luce davvero debole, ma era fredda per via della luna e piacevole.

« vuoi fare una doccia? » disse kook
« si, grazie »
« facciamola insieme »

Jimin non rispose, si diressero nel bagno e entrarono insieme nella grande doccia, spaziosa e ben curata.
Sotto il getto dell'acqua, i due si fissavano. Jimin arrossí.

« eccolo che arrossisce » Jungkook rise divertito
« cosa vuoi? Non sto arrossendo » Jimin guardò altrove.
« no certo, mi sto confondendo » era ironico kook.

Quando Jimin finì di lavarsi i capelli, Jungkook lo posò alle piastrelle fredde gelide della doccia. Si fissavano e poi, gli diede un'altro bacio. Quella volta fu delicato e dolce, quasi come per voler evitare che quelle belle labbra carnose si rovinassero.

Eccola lì, un ennesima fitta al petto da parte di Jimin.

« Jungkook, meglio che smettiamo sennò scopiamo di nuovo» sorrise.
« l'idea non è del tutto sbagliata »
« no kook » lo scostò e uscì per primo dalla doccia.

Prese un asciugamano, se lo legò in vita e con un'altro invece, si tamponò i capelli.
Poco dopo uscì anche Jungkook, che invece fece tutto con un unico accappatoio nero.

« posso farti una domanda? » chiese kook un po' teso.
« si, certo »
« hai mai pensato di cambiare lavoro? »

Jimin lo guardò perplesso, non capiva il nesso logico della domanda.

« beh, no. Mi piace ciò che faccio e piaccio alla gente»
« capisco »
« vedo che piaccio anche a te poi » rise un po' perverso.

Jungkook sorrise senza guardarlo, andarono in camera di lui così che potesse mettersi un pigiama.
Erano le quattro del mattino.

« Jimin, resta a dormire qui con me oggi» gli disse.

Jimin restò spiazzato

« non accetto un no »

Jimin rise imbarazzato e si ritrovò ad accettare. Jungkook gli prestò un pigiama anche se gli stava un po' grande, ma era abbastanza comodo. Aveva un letto matrimoniale enorme e sembrava ben comodo. Lo era infatti, dato che si addormentò in pochi minuti.








Il primo a svegliarsi fu Jungkook. Non era abituato a sentire qualcuno accanto a sé al suo risveglio, infatti si voltò cercando di capire tutto. Vide una testa bionda girata di spalle, immobile e con le coperte fino sopra le spalle. Sentiva il suo respiro lento e leggero.
Sorrise, si strofinò gli occhi e senza fare troppo rumore uscì dalla camera. Aveva lasciato il telefono nella mensola vicino alla porta d'ingresso, lo prese ma non vide niente di importante.
Andò in cucina per fare colazione, era mezzogiorno ma non avrebbe rinunciato a mangiare i suoi amati frutti rossi e yogurt magro.
Infondo, si allenava ed era a dieta, ma gli andava bene.

Dopo una mezz'ora, Jimin ancora non si svegliava, perciò decise di farlo lui. Andò in camera, Jimin non si era mosso, so chinò in ginocchio davanti a lui. Restò a fissarlo e poi lo scosse.
Prima volta niente, seconda volta nemmeno, alla terza invece si mosse.

« Jimin? Forza alzati è quasi l'una »

Senti un verso di disaccordo, sembrava essersi riaddormentato, ma poi aprì gli occhi subito.
Si guardò intorno e, quando si rese conto di non essere nella sua stanza, si sedette di colpo.
Jungkook rise.

« oh e vero, ero rimasto qui » si mise le mani sul viso, imbarazzato
« hai fame? »
« molta, ieri non ho cenato »
« allora dai scendi che faccio i pancake »

Jimin lo guardò, vide Jungkook con i pantaloni del pigiama e petto nudo, che usciva dalla stanza e gli lasciava la porta aperta.
Sorrise a tale visione.
Scese subito dopo di lui e conobbe un lato molto più carino e gentile del ragazzo, un ottimo padrone di casa oltre che bravo a fare sesso.

« dammi un buon giudizio eh, ci tengo »
Gli passò un piatto con tre pancake.
« sarò severo » scherzò.

Mangiò due bocconi, erano spaziali.

« cavolo, sono buonissimi Jungkook » sorrise.
« davvero? Sono contento »

Ne prese due anche lui e mangiarono, seduti uno difronte all'altro.

« allora non sei solo un pezzo di merda come lo sei in giro» disse Jimin.
« ognuno ha due personalità, io mi adeguo al posto in cui vivo» alzò le spalle.
Jimin annuì soltanto.

« pranziamo anche insieme ? Dato che sei qui»

Jimin annuì.

Jungkook ebbe una nuova fitta al cuore quando mise a posto il patto di Jimin. Ancora quelle .. inoltre, quella mattina vide di nuovo il suo bacio nascosto e avrebbe quasi voluto baciarci sopra, ma si trattenne. Erano troppe effusioni romantiche.














_______ autrice

Troppo bellini gli amori miei
Come facciamo a reggere tutto ciò
:')

In the name of love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora