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John era andato a cercare delle ragazze. Jimin e Jungkook decisero di andare via di lì. L'idea che aveva un mente il moro doveva essere eseguita in un posto davvero confortevole e privato. Jimin accettò infatti di andare a casa dell'altro per quella notte. Gli mostrò casa sua velocemente e poi si diressero nella camera da letto. Era molto grande e il letto era matrimoniale ed alto. Il tutto era tra i colori del grigio e bianco.
Jungkook lo buttò sul letto con forza, si mise sopra di lui e iniziarono a baciarsi come se avessero atteso una vita intera. I loro vestiti volarono in giro per la stanza e i primi versi di eccitazione iniziavano a farsi sentire.« stammi a sentire Jimin. Ora io prenderò il tuo foulard, tu alza le braccia» sussurrò.
Jungkook prese da per terra quel foulard, si mise di nuovo sopra a Jimin e poi, con estrema calma, legò i polsi del ragazzo.
Quel gesto prendeva il nome di: bondage, ovvero legare le mani del compagno per recarsi piacere.
Jimin chiuse gli occhi per il piacere, adorava certe cose. Jungkook sorrise, spogliò prima il biondo e poi finì di togliere i propri vestiti. Una volta che entrambi erano nudi, Jungkook prese un preservativo e mise in bocca un cubetto di ghiaccio. Lo fece fuoriuscire per metà dalla bocca e lo passò lungo tutto il petto del ragazzo.
Jimin si mosse e gemette dal piacere. Con una mano teneva su le braccia di Jimin, e con l'altra stuzzicò il suo cazzo.« oh, merda » disse Jimin
Jungkook tolse via il ghiaccio e preparò l'entrata di Jimin, anche se ci mise poco perché era veramente eccitato e voglioso di farlo suo. Lo penetrò con una forza secca, così che Jimin restò per qualche secondo senza fiato, si chinò più verso di lui e lo baciò in modo rude e veloce. Adorava il sapore delle grandi labbra del biondo, erano diverse dalle altre e più curiose.
Anche Jimin amava le labbra di Jungkook, le trovava perfette.
Poco dopo, Jungkook si tolse da dentro di lui e lo girò di scatto, lo sculacciò velocemente e lo penetrò da dietro. Jimin quasi urlò dal piacere. Era piegato a novanta davanti ad un ragazzo cattivo e dannatamente bello. Era sicuramente il più bel sesso della vita di entrambi, non avevano mai fatto certe cose e il tutto era troppo surreale.« Jungkook... Sei bravissimo » mugolò in preda al piacere Jimin.
« oh sì, senz'altro dolcezza » rispose.Diede delle spinte forti e poi, slegò i polsi di Jimin. Quest'ultimo si sentì decisamente più libero, si tenne meglio al materasso e si iniziò a masturbare velocemente.
Jungkook era arrivato al culmine del piacere, Jimin lo stesso. Così infatti, vennero nello stesso momento, emettendo gemiti abbastanza alti e del tutto soddisfatti.Si stesero nel letto uno affianco all'altro, fissavano il soffitto per prendere un po' più di fiato.
« il più bel sesso di sempre » disse Jungkook soddisfatto.
« concordo »E cosa avrebbero fatto da lì in poi? Jimin doveva andare via o restare lì?
« Jimin »
« mh? »
« resta a dormire con me oggi » lo guardò.
« va bene » lo guardò a sua volta.Entrambi ebbero una nuova fitta al petto che però non li scosse più. Si erano abituati. Inoltre vedevano entrambi il bacio nascosto dell'altro e si erano incantati a fissarsi.
« Jimin, ti ricordi quando mi hai chiesto se io credessi nei baci nascosti? »
« si.. »
« beh, ti avevo detto di no, ma ho avuto la prova di averne visto uno»
« a si? »
Il moro annuì non smettendo di fissarlo.
« è molto bello da vedere. Non so se io ne ho uno o se lo hanno tutti, ma io l'ho visto e continuo a vederlo.. tutti i giorni»Jimin arrossí.
« perché sei rosso? » sorrise kook, trovando la scena carina.
« no niente »
Dal troppo imbarazzo, Jimin rise e si coprì col lenzuolo fin sopra ai capelli.Jungkook rise di gusto e si mise lì sotto anche lui. Si guardarono da sotto le coperte, era quasi totalmente buio e si sorridevano.
Poco dopo, Jungkook si avvicinò lentamente per baciarlo. Era un bacio molto delicato e dolce, quasi impercettibile. Accarezzò la sua guancia e la trovò così soffice che non avrebbe voluto più smettere.
Jimin sentiva qualcosa allo stomaco, gli piaceva Jungkook e tutto ciò che stavano mettendo su insieme. Qualsiasi cosa fosse.« Jimin, io non so cosa tu mi stia facendo» sussurrò sulle sue labbra, Jungkook.
« non lo so neanche io » disse.Continuarono a darsi piccoli baci e parlare sotto voce per molte ore, infatti si stava sollevando l'alba.
Si addormentarono come l'ultima volta. Jimin poggiato al suo petto e Jungkook che gli accarezzava i capelli. Sembrava essere il paradiso.Jimin si svegliò per primo e le loro posizioni erano cambiate. Jimin era di spalle e Jungkook lo abbracciava da dietro, con il viso poggiato alla spalla di Jimin.
Si guardò attorno e poi realizzò tutto. Sorrise al pensiero.
Cercò di muoversi mettendosi a pancia in su, jungkook disse delle parole strane di lamento, e poi si attaccò di nuovo a Jimin. Quella scena fu abbastanza carina per il biondo, dato che lo vedeva sempre cattivo e rigido. Li era come un bambino.
Gli tolse i capelli dagli occhi e lo accarezzò, in modo lento così da non svegliarlo.« fissare la gente dormire è da maniaci» disse kook.
« ah ma sei sveglio allora » Jimin rise.
« si, e mi stavo godendo le tue effusioni » disse, poi aprì gli occhi.
Jimin rise mentre entrambi si fissarono.« oh Jungkook ieri stavo pensando ad una cosa»
« cosa » si sistemò bene per guardarlo. Jimin si era seduto, mentre Jungkook era sdraiato a fissarlo.
A volte, gli toccava la schiena.
« volevo avere il tuo numero.. sai, se mi potrebbe servire»
« non ci avevo pensato, ma va bene. Te lo darò»
« grazie » sussurrò timido.Jungkook si sedette con lui e poi gli girò il volto verso di sé. Si guardarono, e lui gli diede un bacio dolce.
Cos'era tutta quella dolcezza?« ho fame, che ore sono? » disse il moro.
« le undici »
« siamo in tempo, andiamo a fare colazione»Jungkook scese dal letto ancora nudo, prese i suoi boxer e nient'altro. Infatti aveva intenzione di fare la colazione così. Jimin invece si mise sia i boxer che i pantaloni. Fortunatamente erano comodi per poterli usare in casa.
Vedere Jungkook cucinare in boxer sembrava essere un sogno, eppure era vero. Si sedette su una sedia nella penisola della cucina e restò a fissarlo in silenzio.
« Jimin, comunque credo che non ci vedremo per un po'»
Jimin si frizzò.
« perché? »
« affari, devo andare a Seoul con John e gli altri. Abbiamo un conto in sospeso con un ragazzo che ci ha traditi»Jimin sentiva già puzza di guai. Non aveva dimenticato cosa facesse Jungkook.
« niente di grave, vero? » era preoccupato.
Jungkook avvertì la sua preoccupazione e lo guardò con dolcezza.
« no, niente di grave »
Jungkook diede il suo numero a Jimin e viceversa, era un sollievo per il biondo averlo. Si sentiva più vicino a lui.
Dopo si decisero a mangiare.
________ autrice
Buongiorno così :)
Io che lo pubblico prima di andare a
Lavoro, sicuramente mi farà andare più
Felice :)
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In the name of love
FanfictionPark Jimin non era mai stato un ragazzo che amava stare al centro delle attenzioni, non amava essere fissato per troppo tempo perché si imbarazzava.. ma non quando era a lavoro. Lavorava in uno strip club, molto famoso a Busan, pieno di gente e sol...