quattordici

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Eren non era sparito nel nulla, si era chiuso nella sua seconda casa, un po' fuori da busan. Aveva capito che stava perdendo le attenzioni di Jungkook e non poteva accettarlo. Aveva paura di perderlo, di essere abbandonato da lui. Ne era innamorato da quando avevano fatto gruppo, non erano passati troppi anni, ma nemmeno pochi. Aveva capito di amarlo quando dopo uno scontro con altri componenti di una piccola gang di Busan, Jungkook ne restò gravemente ferito. Aveva il naso rotto e le nocche distrutte, per non parlare di quanti calci avesse preso. All'epoca non era ancora del tutto bravo con le botte, ma dopo quella sera aveva iniziato ad allenarsi duramente ogni giorno, diventando il più forte del gruppo insieme ad Eren.

Quando stette con lui in ospedale, un intera notte, lo fissava. Lo accarezzava e si sentí debole ed innocente. La pelle era da sempre stata liscia e chiara, quasi perfetta. Inoltre era un bel ragazzo e molto coraggioso. Insomma, da semplice stima passò all'amore. Durato fino ad allora.

Aveva riacceso il telefono, dopo due giorni. Vide le immense chiamate perse da Jungkook e gli altri due. Poche ore prima lo chiamò anche il patrigno.
Decise di chiamare John.

« Eren!? Cazzo ma dove stai? » disse subito.
« senti, per un po' non voglio uscire di qui, però volevo farvi sapere che non sono morto» disse con un velo ironico.
« minchia, per un attimo credevamo di sì! »
Eren rise.
« Jungkook è andato a parlare con tuo padre qualche ora fa, ma non si è fatto sentire»

Era ovvio. Prima o poi Jungkook avrebbe saputo dei suoi sentimenti, in un modo o nell'altro.
Sospirò.

« va bene ok, fai passa parola »
« va bene, stammi bene Eren »
John chiuse per primo la chiamata.

Si stese nel suo letto, non aveva dormito molto infatti la stanchezza iniziava ad essere più presente.
Aveva continuato a pensare tutto il tempo al modo in cui Jungkook avesse reagito ai suoi sentimenti, se erano reciproci oppure non lo avrebbe più voluto vedere. Si addormentò con quei pensieri, senza nemmeno rendersene conto.










Jimin stava passeggiando con i suoi amici come sempre. Erano andati fuori a pranzo e poi fecero una passeggiata. Busan era spettacolare e i ragazzi la adoravano. La ammiravano come se non fossero mai nati e cresciuti li.

« oggi lavori Jimin?» chiese uno di loro.
« si, perché? »
« volevamo andare al cinema » alzò le spalle.
« purtroppo non posso unirmi »

Jimin avrebbe voluto saltare un giorno, ma ultimamente erano pieni di eventi e poi, sentiva quella sensazione strana che lo portava a volersi distrarre.
Non aveva più visto Jungkook dopo quella volta, non aveva più avuto fitte al petto lancinanti, ma sentiva la mancanza di qualcosa.
Un tassello vuoto. Ma cosa?

Quella sera si diresse al lavoro. La donna, non gli aveva più rivolto la parola, anzi lo evitava il più possibile. Jimin sospirò, non volendo altri casini attorno. Si vestí insieme a tutti gli altri, quella sera ancora c'era da festeggiare l'anniversario del locale, era colmo di gente e c'era un gran casino. Quella sera avrebbe avuto il doppio di occhi puntati addosso rispetto all'ultima volta. Ultimamente però, un solo paio di occhi lo avevano davvero incantato. Occhi che però quella sera sembravano non essere presenti.

La sua esibizione andò benissimo come sempre. Fu acclamato molto dai nuovi clienti del locale e gli vennero offerti molti più soldi. Il proprietario era sempre più fieri di lui, stessa cosa i colleghi. I primi minuti era cosparso di sola ansia, le lentine si erano anche spostate e gli fecero male, ma poi tutto andò per il verso giusto. Era il re delle improvvisazioni e ne andava fiero.
Quando finì, si cambiò velocemente ma si dimenticò di togliere le lenti azzurre. Uscì dal retro del locale, ma quando sentì delle voci si nascose dietro al muro.

« ho scoperto che Eren è da sempre innamorato di me»
« e come? »
« me lo ha detto il suo patrigno oggi, mi chiedo come cazzo ho fatto a non rendermene conto»

Si affacciò lentamente. Era Jungkook e aveva riconosciuto la sua voce. Non aveva idea di chi fossero però gli altri due.

« e tu che ne pensi? »
« niente, io non lo amo »

Stranamente, Jimin si sentì sollevato.

« avrete modo di parlare, tranquillo »

Per un po' non parlarono.

« oggi non entri? Scommetto che vorresti »

Jimin arrossí di colpo.

« si, credo che più tardi entrerò » Jungkook sorrise mentre aveva una sigaretta tra le labbra.
« tu e Jimin cosa siete esattamente? »
« niente, credo. Abbiamo fatto sesso ed è stato fantastico» alzò le spalle.
« e non ti interessa neanche un po'? Solitamente dopo una scopata cambi preda»

Jimin agrottò le sopracciglia.

« lo so, Jimin ha un qualcosa di interessante che mi tiene incollato a lui, ma non so cosa sia. Quando l'altra volta ha nominato i baci nascosti .. cazzo, io ne ho visto uno»

Jimin sgranò gli occhi. Nemmeno ricordava di aver tirato fuori quel discorso. Sembrava qualcosa di stupido, ma a quanto pare Jungkook se lo era ricordato.
Inoltre, come era possibile che Jungkook li potesse vedere e Jimin no?

« lo hai visto? Sei serio? » John era scettico.
« si, ne ho visto uno ed era proprio su Jimin. Quando l'ho baciato la prima volta, era lì così in bella vista...»
« e tu lo hai baciato.. che significa? »
« non so come sia la storia per intero, però lui ha un bacio li ed io ci ho baciato sopra»

Jimin era un misto di emozioni. Un tale ragazzo così rozzo a volte, riusciva a fare discorsi del genere. Lui aveva notato il bacio nascosto su di esso, si era toccato con le dita proprio in quel punto..

« se lo vedi significa che forse ne hai uno anche tu» disse Michael
« lo vedrei se ne avessi uno »

No, non poteva. Secondo la madre di Jimin, il bacio nascosto lo vedono solo tra anime gemelle, ciò significa che una persona vede il bacio nascosto solo nella sua dolce metà e quella persona lo stesso. Su di altri non vedranno mai nulla, neanche su se stessi. Jimin impazzí al pensiero che in Jungkook non aveva visto niente, non sapeva riconoscere un bacio nascosto. Forse era solo la persona sbagliata.

Quindi, un bacio nascosto come si riconosce?














________ autrice

Mi sento un misto tra Tokyo Revengers
E Peter Pan.

:)

In the name of love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora