Parcheggio l'auto nel garage e noto che nel giardino c'è l'auto di Angela, affretto il passo per poter verificare la sua presenza. Scrutando nel salone attraverso la vetrata con la forma di oblò posta nel corridoio, vengo sorpresa da un gruppo di persone che non credevo trovare riunite. C'è Angela, Francesco, Filippo, e quel tipo che voleva parlarmi la sera della festa, Massimo. Non si sono accorti della mia presenza, parlano tra di loro con aria piuttosto seria, io non ho possibilità di ascoltare, avanzo di qualche passo, avvicino l'orecchio al muro tentando invano di origliare. Resto ferma a riflettere un attimo, meglio non entrare, con passo felpato ritorno fuori e mi rimetto alla guida.
Rientro un'ora dopo, non c'è più nessuno, vado in camera mia e dopo aver ascoltato tutte le playlist di Spotify che preferisco, crollo.
Ore 8:00
Mi preparo per andare all'università, con le giuste proteste sono riuscita a far capire a Filippo che non voglio il prof privato. Nello stesso momento telefono ad Angela.
"Angela, ciao come va?" inizio la conversazione.
"Tesoro, stavo proprio pensando a te, io sto bene e in questo periodo non sto lavorando molto ho deciso di prendermi una pausa."
"Hai fatto benissimo, ogni tanto bisogna staccare la spina e prendersi un riposo."
"E Dimmi come precede la recita, sei riuscita a far credere a quegli idioti che sei la figlia del generale?"
"Certo che ci sono riuscita" affermo soddisfatta. "Perché non vieni a trovarmi, magari parlo con Filippo e chiedo se è possibile ricevere visite."
Vediamo come risponde, penso.
"Ma certo! Mi farebbe molto piacere, fammi sapere se accetta."
"Angela, tu conosci Filippo?"
"Non ho mai avuto occasione di averlo come cliente, se è questo che intendi. Però so chi è, in passato frequentava le ragazze dell'agenzia, quando aveva un'età accettabile per poter interagire con il sesso femminile" ride.
"Ok, ascolta parlo con lui e poi ti faccio sapere." recito.
"Aspetto con ansia la risposta" ribatte placida.
Angela non è sincera con me, ho un palpito terribile che mi scuote. Perché ha omesso il particolare che proprio ieri sera era alla villa, vengo assalita da inquietudine e tristezza.
Arrivata all'università rifletto sull'assurda situazione in cui mi sono cacciata, devo laureami al più presto possibile, devo ritornare libera. Passo l'intera giornata a svolgere equazioni sulla vorticità; generazione di vorticità in moti incomprimibili. Do un'occhiata al programma che in realtà già conosco; Fluidi ideali e moti irrotazionali; Moto attorno a profili alari...
Ci sono, rammento con esattezza, tutte le definizioni. Avevo già studiato con molta attenzione il programma di aerodinamica. L'aerodinamica è usata per problemi relativi al volo e al moto di aria. Ma non avevo mai avuto possibilità di darlo. Mi avvicino al prof con un sorriso «Buongiorno professore, mi chiamo Elena Ferrara, vorrei essere inserita nella lista per l'esame di aerodinamica.»
«Se prenota sull'app dell'università vedrò se riesco ad inserirla per il prossimo appello, il mese prossimo» afferma con un ghigno.
«Ho controllato e non ci sono molti prenotati, io sono pronta per affrontare l'esame, per piacere mi inserisca professore. Sono già fuori corso da un po'.» imploro.
«Non è un mio problema che lei sia fuori corso, acceda all'app e il mese prossimo la inserisco.»
Provo rabbia, fisso il prof dritto negli occhi. «Lei forse non ha capito, io sono Elena Ferrara, la figlia del generale.»
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Top Class!
RomanceIl mio nome è Ginevra, un nome di origine Gallese che vuol dire "bianco puro". Molte volte mi sono chiesta, cosa sarei disposta a fare per il denaro? Dopo aver provato la sensazione di annegare nell'aria, piuttosto che nelle profonde acque del mare...