Sbadiglio ancora assopita del sonno e allungo il corpo strizzando i muscoli per bene, con uno scatto energico scosto via il piumino dal corpo con troppa foga e il telecomando della tv, vola schiantandosi sul pavimento. Il rumore attira la mamma che entra in camera mia con lo sguardo smarrito.
«Cos-sa succede?» blatera in modo incomprensibile.
«Tranquilla mamma è caduto il telecomando», sorrido raccogliendolo, poi mi dirigo in cucina dove trovo Angela che sorride piegando gli angoli della bocca forzatamente. Quando sorride così, mi dà sui nervi, conosco cosa cela.
«Il giusto riposo prima della grande fatica, stasera risorgerai dalle ceneri», allude.
Lo sapevo, conosco alla perfezione quella risata beffarda, ovviamente si riferisce al nome dell'hotel la Fenice, dove ho incontrato Francesco la prima volta, e dove lo rivedrò tra breve. Ho fatto un sonnellino pomeridiano, ne sentivo proprio il bisogno e adesso ho le giuste forze per affrontare il mio nuovo obbiettivo: conquistare Francesco Romeo o, meglio, capire se tutta questa baraonda è servita per farmi volere almeno un po' di bene.
«Tesoro, stai tranquilla ti darò qualche dritta», si offre Angela.
«No, grazie, preferisco sbagliare a modo mio, credo che comprenderai.»
«Sì, ho capito perfettamente, perciò voglio darti una mano e non mi riferisco ad intrugli profumati o completini sexy, anche se hanno il loro valore per un incontro a sfondo erotico... per esempio, l'intimo nero non delude mai, è sensuale ed elegante, raffinato e sconcio...»
«Vedo che hai colto il punto della situazione», ironizzo.
«Hei, non dimenticare che stai andando ad un appuntamento "privato", ok, quindi lo scopo principale è...»
«Taci Angela!» impongo sicura.
Mentre lei continua a blaterare cose assurde a tratti anche oscene, mi preparo tranquilla ignorandola completamente o, quasi completamente, l'unico consiglio che ho seguito è quello di portare con me una maschera merlettata che copre gli occhi. Angela la usa nei giochi erotici con Carlos, e questo, oltre che nausearmi, mi lascia dubitare del successo che possa avere; infatti, non dovrà servire per enfatizzare la passione ma per nascondere il viso e cercare di non essere sbattuta fuori all'istante.
Sono fuori la porta della suite prenotata da Francesco, stavolta non sarò così idiota da bussare, adesso sono una professionista, indosso la maschera merlettata che fa tanto della Stella della Senna, adorabile cartone anni 80, struscio la card, ripeto struscio la card e... perché segna rosso? Riprovo... segnale rosso.
«Ci sono problemi signora?» chiede un cortese cameriere che passa nei corridoi, guardandomi con un leggero sorriso, notando la maschera.
«Uno di sicuro c'è, credo che la card sia smagnetizzata», esprimo imbarazzatissima.
«Stia tranquilla, provvedo subito», con fare professionale estrae la sua copia ed apre la porta senza problemi.
«Grazie mille», sorrido.
«Parli a voce bassa, non vorrà far saltare la copertura», ironizza facendo un cenno verso la maschera.
«Certo che no, signore», bisbiglio stando al gioco, entrando in punta di piedi nella camera. La moquette non lascia il calpestio sonoro dei tacchi delle scarpe ed arrivo al centro della stanza come una pantera, poggio un braccio vicino al muro e con voce sensuale annuncio «Avvocato, la resa dei conti è arrivata, fatti avanti!»
Già, fatti avanti, se ci fosse qualcuno, sarebbe possibile, sbuffo. Il rumore della maniglia della toilette coglie la mia attenzione, mi volto di scatto e lui esce dal bagno, con dei pantaloncini che mostrano i due tatuaggi ai polpacci, una t-shirt bianca che evidenzia le spalle ben messe ed un sorrisetto divertito.
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Top Class!
RomanceIl mio nome è Ginevra, un nome di origine Gallese che vuol dire "bianco puro". Molte volte mi sono chiesta, cosa sarei disposta a fare per il denaro? Dopo aver provato la sensazione di annegare nell'aria, piuttosto che nelle profonde acque del mare...