9 Maggio

252 36 2
                                    

9/05/2023

Stanza 30.

Penultimo giorno.
Nuova stanza, nuovo bambino.
B. è qui in day hospital, quindi viene dimesso nel pomeriggio. Non abbiamo fatto molto, infatti. Mi ha detto però che suona la chitarra elettrica, per questo un po' di tempo l'abbiamo passato parlando di musica e suonando un po'.

Stanza 26.

Oggi anche P. è stato dimesso.
Mi mancherà la certezza che mi dava il fatto che alle 10.15 in punto dovevamo essere da lui. Sapevamo di trovarlo lì, intento a colorare. Mi dava quasi tranquillità perché ero certo che non potesse succedere altro. 

L'abbiamo salutato e Simone è riuscito a farsi dare un bacio sulla guancia. Mi ha spiegato che l'ha fatto per aiutarlo a socializzare ed entrare in contatto con gli altri. Dice che ci hanno lavorato molto in questo mese. Mi ha spiegato che un bambino con la diagnosi di P. ha anche difficoltà a capire gli atteggiamenti degli altri, come se avesse un muro davanti, non percepisce le emozioni dell'altro e spesso nemmeno le sue.

È venuta anche la madre di Linda oggi. Ha detto che doveva darci una cosa, ci ha lasciato una busta.
Non l'abbiamo ancora aperta, credo che nessuno dei due abbia il coraggio adatto.

Tuttavia non son riuscito a gestire il dolore di una madre che ha perso la figlia. Credo sia una cosa che nessun genitore dovrebbe provare. Simone, invece, è stato bravo in questo. Forse il suo vissuto l'ha aiutato ad entrare più in empatia.

Quando la madre di Linda se ne è andata, ci siamo abbracciati con Simone. Credo che oggi ne avesse più bisogno di me.

Condividere il dolore aiuta davvero.

Diario di bordoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora