5 Maggio

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5/05/2023

Stanza 24.

N. oggi è stato dimesso.
No, non abbiamo fatto lezione.

È stato qualcosa di davvero emozionante vederlo varcare la soglia di quella porta per uscire e non tornare indietro.

Mi ha detto che vuole iniziare un corso per imparare a suonare la chitarra, così la prossima volta che ci incontreremo faremo un duetto.

I suoi discorsi sul futuro mi hanno sempre spaventato in questi mesi, eppure oggi son riuscito a dargli una risposta.

Da grande voglio studiare filosofia all'università. Il motivo?

Il motivo è che la filosofia, dopotutto, nasce per vincere la morte. Risponde a domande che non ci aiutano a vivere, ma ci tarpano le ali e io, dopo questa esperienza, vorrei usarle per volare queste ali.
Qui la vita e la morte assumono un significato più intenso, vero, e io credo di voler provare a rispondere a quelle domande che mi hanno fatto cadere in questo percorso.

Ho abbracciato N. con una consapevolezza diversa rispetto all'ultima volta che ho abbracciato Linda.

Ho vissuto l'attimo e mi sono lasciato stupire, proprio come si è raccomandato Simone.

Stanza 26.

Tra poco dimetteranno anche P., il suo vuoto resta, però hanno capito perché non dormiva e ora si sta abituando alla nuova cura. È meno irrequieto e per la prima volta ha stretto la mano anche a me.

Se ripenso alla prima volta che sono entrato nella sua stanza... Non ho potuto guardare nemmeno il colore dei suoi occhi e ora mi ha stretto la mano. Sì, era una azione necessaria perché ogni fine lezione Simone lo accompagna al bagno, solo che questa volta ho provato ad allungare la mano io, per accompagnarlo, e l'ha stretta.

Anche se lui non lo può capire, oggi ho sorriso anche grazie a lui.

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