"la realtà è che non si e mai completamente liberi."

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SAM'S
Mi sveglio, sono le 10:30 e oggi non c'è scuola.
Mi guardo intorno e prima di alzarmi mi assicuro che mio padre sia ancora a letto.
Non sento alcun rumore.
Mi alzo, metto una camicia, rimanendo in intimo e scendo al piano di sotto con una lentezza e con una cautezza tali da rendermi quasi inesistente come aria o come polvere.
Vado in cucina e mi preparo la colazione: latte e cereali.
Tutto ad un tratto sento un rumore alle mie spalle.
Mi giro e vedo mi padre con una sigaretta nella mano destra e una birra, mezza finita, nell'altra.
Prendo la tazza e il cucchiaio e mi allontano.
<<che stai facendo? >>mi dice con tono abbastanza scorbutico.
<<non lo vedi?>>
<<fammi il caffè. >>
<<appena finisco>>dico senza guardarlo.
<<fammi il caffè adesso ho detto! >> dice alzando la voce.

Sbatto la tazza sul tavolo e torno in cucina, passandogli accanto in modo sgarbato. Metto la caffettiera sul fuoco.
Mi si avvicina e mi tira i capelli, costringendomi a buttare la testa indietro.
<<vedi di darti una calmata!>>

Annuisco e lui lascia la presa, tornando nell'altra stanza.
Mi accarezzo la nuca e un lacrima comincia a rigarmi la guancia destra.
L'asciugo velocemente e porto il caffè a mio padre.

Beve un sorso e si scotta.
<<brutta stronza me lo hai fatto apposta?!>>
<<ma stai dicendo vero??>>
Si alza e mi da un pugno nel braccio sinistro, facendomi quasi cadere.
<<fuori da questa casa sparisci!>>
Subito corro in camera mia.

Metto i primi jeans che trovo, le mie Vans rosse e prendo il mio zaino dove infilo un cambio, una bottiglietta d'acqua, portafogli e le chiavi di casa.
Prendo il telefono e esco.

&quot;Bed of Roses&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora