capitolo3 -so.. we're friends now?-

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Angel's pov

tra uno sbadiglio e l'altro, mi alzo dal letto e mi preparo per fare un giro.
Raccolgo i capelli in una coda alta e metto dei pantaloncini marroni e una camicia nera, per le scarpe sempre i soliti scarponcini neri di pelle.

esco e vedo molte persone fuori,
non conosco nessuno, non sono del gruppo di Rick, o meglio, del mio gruppo...
suona cosí bene, che bello...

cammino ancora un pò, finché qualcuno non mi metto una mano che mi copre la bocca e mi tira indietro,
mi sono spaventata a morte.
Appena il mio “aggressore” mi libera, alzando la testa vedo che qualcuno dai baffi rossi vuole colpi, ma non da me perché non ne sarei capace.

<DIO ABRHAM IO TI UCCIDO>
inizia a correre e lo seguo, ohoh, lui sarà anche grande e grosso, e pure forte ovvio, ma io sono piú piccola, agile e veloce!

piú avanti ci sono Daryl, Rick e Rosita, potremmo prenderli in pieno e fare un bello strike meglio del booling se non cambiamo strada o non si spostano.

<LARGO RAGAZZI!> urla il rosso,
<TANTO TI PRENDO!!> dico ridendo,
avevo ragione sono riuscita a prenderlo.
Me lo aspettavo ovvio..

Ci avviciniamo ridendo dagli altri, tra loro noto Rick che ride, Daryl che sorride e Rosita che mi guarda male... la capisco ma non é colpa mia, io e Abe siamo amici, e lei deve accettarlo.

<che sia chiaro, lo fatta vincere.>
<certo.. come no> dice ridendo Daryl
Rick si limita a ridere e Abe mi mette un braccio intorno al collo mentre ride e io mentre faccio lo stesso mi guardo le scarpe, sono fatta cosí.

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sono passate circa due orette, sto andando a casa di Carol per i capelli, quasi mi dimenticavo.
Non ricordo bene quale sia.. potrei benissimo perdermi, eppure il mio senso d'orientamento non é cosí male.

ok credo sia questa, busso e aspetto..
ok la porta si aore quasi subito ma-

<ciao ragazzina>
<oh ciao Daryl.. > magari la prossima volta una maglia te la metti dovrei dirti.
<che ti serve?>
<le servo io Daryl tranquillo> dice Carol da dentro, cosí Daryl mi sorride e mi fa entrare.
<ciao Angel> mi dice lei venendomi incontro e poi abbracciandomi, non ricambio subito, non sono abituata, poi però lo faccio, le voglio bene.
<ciao Carol>
<allora, siediti pure in salotto, io arrivo subito>
annuisco e poi faccio come dice.

mi siedo in una sedia con un tavolino davanti, affianco, un paio di metri piú a destra, ci sono due divani uno davanti all'altro e un tavolino in mezzo, a rendere il tutto piú carino due finestre con delle tende rosse.
<Angel>
<dimmi Daryl> che si é seduto su uno dei due divani.
<posso farti una domanda?>
annuisco,
<quanti anni hai?>
<perché?>
<posso fare una domanda a un'amica?>
<siamo amici adesso?>
lui fa un gesto come per dire 'dimmelo tu' o cose simili,
<beh, si credo>
<quindi posso fare una domanda a un' amica?>
<28>
lui accenna una leggera risata
<perché ridi? tu quanti ne hai scusa?>
<molti piú dei tuoi>
agrotto la fronte, non sembra cosí piú grande di me, gliene avrei dati 30...

<ok eccomi> dice Carol,
<fai tu, non mi interessa piú di tanto, l'importante é che non mi vadano in faccia.>
<ok perfetto.. >

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<allora? che ne pensi?> mi dice la mia parrucchiera porgendomi uno specchietto.
<Carol... da oggi sarai la mia parrucchiera personale!> le dico sorridendo, mi piacciono davvero, é proprio brava.
<Daryl che ne pensi? ho fatto proprio un bel lavoro vero?> io sgrano gli occhi, doveva chiederglielo per forza?
lui annuisce con un'espressione mista a un sorriso e imbarazzo, e Carol ride.

ora sto andando da Rick con Daryl, volevamo chiedergli se possiamo andare a fare una spedizione in un posto che conosce Daryl. L'idea é venuta a lui, beh in realtá lui ha detto che ci doveva andare e io gli ho chiesto se potevo andare con lui, ma ha detto di sí quindi apposto.
<ma qui ognuno ha la sua auto?>
<piú o meno, tutti tranne me.>
<cosa? perché??>
<lo vedrai quando andremo in spedizione..">

annuisco, un pò stranita, ma annuisco...

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