12. Sogni e Piani. ❤

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Point of view Marco.

Il telefono squilla, rispondo, una voce sconosciuta mi parla:
"Fede è all'ospedale e chiede di te."
Mi sveglio di soprassalto, cosa cazzo è stato questo? Un incubo forse? Mi sono sentito cosi' male quando mi hanno rivelato che Fede stesse male, ma fortunatamente tutto questo era solo un sogno. È comunque stato uno dei miei più cari amici, mi dispiacerebbe davvero molto per lui.
Scendo in cucina, voglio un bicchiere d'acqua prima di tornare a letto.
Sono abbastanza preoccupato, ma non capisco il vero motivo.. Insomma tutto questo per un sogno?
Per sicurezza prendo il cellulare e gli scrivo un messaggio:
"Tutto bene?"
Ma ovviamente non ricevo risposte, sono le 4 del mattino e probabilmente lui mi odia.

***

Sono le dieci del mattino quando il sole decide di arrivarmi negli occhi attraverso la serranda e farmi svegliare.
Non sono ancora tranquillo, soprattutto perché non ho avuto risposta al messaggio di stanotte, che stia ancora dormendo?
È pure sabato, quindi non posso vederlo a scuola per vedere se sta bene. Ho paura.. Ma che cazzo mi sta succedendo?
Passano le ore, ma nessun messaggio, solo a mezzogiorno ricevo una chiamata, ma con tristezza noto che non è lui, rispondo:
"Pronto?"
"Si.. Parlo con Marco Deluca?"
"Si, chi mi cerca?" Chiedo annoiato.
"Pronto soccorso di Taranto. Il ragazzo Federico Pastore è suo parente?"
"Amico, ma perché?" Porca troia.. Dio ti prego,fai che stia bene.
"Ha avuto un incidente.. L'ultimo numero che l'ha cercato è il suo,perciò abbiamo chiamato lei. Puo' raggiungerci?"
Merda, merda, merda. Io l'ho sognato, potevo fare qualcosa cazzo, potevo aiutarlo forse, avrei potuto evitare.. Sono stati loro a chiamarmi, cio' significa che lui non è stato in grado di dare un contatto. Cosa cazzo gli è successo?
"Arrivo."

Odio gli ospedali, odorano di malato, ma per lui sono disposto a puzzare.
Vado subito alla reseption,chiedo di lui e mi reco nella stanza che mi hanno indicato, lo vedo li', sdraiato su quel letto, senza tutta la sua forza che normalmente si porta dietro, è inerme con gli occhi chiusi, ha una gamba ed un braccio  ingessati, una fascia che copre la fronte ed è macchiata di rosso, sangue. Graffi ovunque ed il collare.
Gli vado vicino, provo a prendergli una mano anche se ho paura di fargli male.. So che potrebbe fargli piacere, lo guardo mentre sembra dormire, gli sposto i capelli mediamente lunghi che gli cadono sulla fronte e aspetto che arrivi il medico. Fortunatamente non si fa attendere più di tanto, anzi, arriva dopo solo 10 minuti che sono nella stanza, apre la sua cartella:
"Mi puo' dire cos è successo?" Chiedo disperato.
"Una macchina.. L'ha investito mentre attraversava sulle strisce pedonali. Ha battuto molto forte. Ha un trauma cranico e purtroppo ha battuto sulla spina dorsale..Finché non si sveglia non riusciremo a capire se ha avuto danni gravi oppure facilmente curabili. "
Ma quale stronzo, idiota, pirata della strada può aver fatto una cosa del genere?? Per farlo battere cosi' forte vuol dire che era decisamente intenzionato, ma io conosco Fede, non farebbe male ad una mosca..È troppo buono, non credo abbia dei nemici così tanto arrabbiati con lui da investirlo.
Passano le ore, sono le quattro del pomeriggio e finalmente si sveglia mi guarda con la coda dell'occhio:
"Dove mi trovo?"
Solo allora mi accorgo che si è svegliato e subito mi alzo dalla sedia accanto al letto per sedermi vicino a lui, gli prendo una mano fregandomene di cosa potrebbe pensare la gente, mentre gli rispondo premo il tasto accanto al letto per chiamare l'infermiera del piano.
"Hai avuto un incidente, una macchina ti ha investito."
"Oh.. Si, mi ricordo delle luci, poi nient'altro.. Ma perchè tu sei qui?"
Non so cosa rispondergli e vengo fortunatamente salvato dall'infermiera che entra in stanza.
"Ha chiamato?" Mi chiede, ma subito dopo vede che Fede è sveglio, chiama la dottoressa che quando arriva  inizia a fargli dei piccoli esami senza avere nessuna risposta da me.
"Provi a muovere le dita del piede sano."
Fede ci sta provando, ma fa fatica, tanta fatica, non riesce quasi.
Dopo una decina di esercizietti ed aver segnato il tutto sulla cartella ci saluta e se ne va.
"Ho paura Marco." Inizia a piangere, è palesemente spaventato, come potrebbe non esserlo? Ho paura anche io e vederlo cosi' mi fa troppo male, una piccola lacrima inizia a scendermi sulla guancia:
"Andrá tutto bene, te lo prometto."

Si comincia da capo. [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora