Point of view Alyce.
Non ho mai creduto a chi mi diceva che quando hai veramente paura di morire, pensi alla tua vita e alla persone a cui vuoi bene, ma ora non posso che dargli ragione: ogni secondo, minuto che passo in questa stanza, mi rendo conto di cosa sia veramente importante nella mia vita, di chi davvero è essenziale e chi no, di chi sono le persone di cui mi posso fidare o di cui non posso farlo.
Mia madre, non faccio altro che pensare principalmente a lei, come potrebbe mai vivere se perdesse anche me? Insomma, ha perso suo marito, nonchè mio padre prima che io nascessi, poi ha trovato un uomo, lo stesso uomo che ora mi vuole uccidere, che l'ha picchiata e torturata per anni e che ora la perseguita, se perdesse anche me , probabilmente non resisterebbe.. Non andrebbe avanti, farebbe di sicuro qualche gesto sconsiderato, ne sono certa.
Kyle.. Non so perché, ma ora che sono qui, mi rendo conto che forse non è proprio la persona di cui ho bisogno per stare bene, forse lui è uno dei pochi che c'è stato quando stavo peggio, questo sicuro, ma credo di non amarlo più, probabilmente amavo solo il suo ricordo .. Non mi pento di quello che è stato e che ho fatto, sono contenta di essermi dichiarata anni fa e ancora più contenta di avergli dato quel bacio ieri, ma adesso, che sono legata ad un letto con una bomba pronta ad esplodere se solo provassi ad alzarmi ed una guancia sanguinante, mi rendo conto che lui non è esattamente quello che voglio.
La mia testa, anche se non so proprio perché, mi porta a pensare anche a Riccardo, a quanto sono fiera di lui per i suoi progressi, quando l'ho conosciuto io non parlava con nessuno, ma con me l'ha subito fatto e probabilmente questo è servito a farlo sbloccare, ripenso a tutto cio' che ha dovuto soffrire per sua madre, a tutte quelle ferite sulla schiena che io stessa ho curate, ripenso a tutte le nostre conversazioni in terrazzo, da quel tentativo di bacio sul lungo mare a quei baci sfiorati in casa mia...Cosa mi provoca questo ragazzo? Lui si che è una persona che voglio al mio fianco, così dolce, altruista e con la voglia di Aiutare gli altri.
Giada e Cristian, chissà come andranno le cose tra di loro, continueranno ad essere una coppia? So che di loro potevo fidarmi e lasciarli dopo così poco tempo che li conosco sarebbe davvero un peccato.. Volevo poter approfondire di più questo rapporto
Ed infine Marco, è ovvio che ci sta nascondendo qualcosa, Matthew ha colpito per primo un suo amico.. Perche? Come mai proprio lui? Forse, considerato la mia posizione, non lo scoprirò mai.
Mi sconcentro dai miei problemi quando una lacrima mi cade dall'occhio arrivando fino al taglio che ho sulla guancia, provocandomi un dolore infernale, senza che io possa toccarlo,pulirlo o anche solo massaggiare la parte più in sotto.
Sono in pericolo e giuro su Dio, che non ho MAI avuto cosi tanta paura di morire.
"Toc, toc, toc..Come stai pulcina?"
Eccolo che arriva dinuovo, chiamandomi nello stesso modo in cui mi chiamava mia madre anni fa, quando lui sembrava un uomo normale e vorrei dirgli di non permettersi di chiamarmi così, ma sono così spaventata dal coltello che tiene in mano che non riesco ad aprire bocca e forse questo è un bene.
"Pronta per passare la prima notte in questa stanza? Giuro che se tua mamma farà quello che dico io le cose per te non andranno troppo male.
Ma più il tempo passa e più tu soffri."
Quest uomo mi provoca lo schifo più assoluto, come ho potuto vivere con lui per tutti quegli anni e soprattutto dopo quegli anni com è possibile che lui non abbia nessun problema nel farmi questo?
"Perché? Come fai? Dicevi di amarci.. Allora perché ci fai questo?"
Ride amaramente.
"Be, pulcina... Se io non ti amassi, probabilmente saresti già morta..."
Ah be certo, non fa una piega, ma decido di tacere, perché non sono nella posizione adatta per fare ciò che voglio.
"Ora.. Che sono passate ben 7 ore da quando sei qui, ti spiego come funzionano le mie regole.. Ogni tre ore che passano, tu soffrirai."
Mi si forma un groppo in gola quando gli sento dire quest'ultima frase.. Perchè ora non sto soffrendo?
Ma sto zitta perchè voglio che lui continui.
"Tre ore fa, ti ho fatto quell insignificante taglio sulla guancia.. Semplice e leggero, rimarrà un po' la cicatrice si, ma nulla che un po' di quella roba che usate voi donne non possa coprire.
Adesso sono passate tre ore ma tua mamma, non ha nemmeno provato a farsi sentire, percio',soffro io, soffri anche tu. Capisci?"
Annuisco, piangendo, purtroppo ho capito il su gioco malato, e giuro che vorrei fingere di andare d'accordo con lui perché io mi possa salvare, ma proprio non riesco a parlare.. Tutto è così confuso.
"Però come ti ho detto, io vi amo.. Quindi, ti lascio la scelta: puoi decidere.. Dove lo vuoi?"
Non rispondo di nuovo.
"Ti ho fatto una domanda!" Mi urla quasi contro la bocca lasciandomi sentire tutta la puzza del vino che si è ingerito, provocandomi una nausea incredibilmente forte.
"C-cosa? Dove vo-voglio cosa?"
"Ecco la mia pulcina.. Dove lo vuoi il dolore? In faccia, sulle braccia,sulle gambe ecc ecc"
Ed io cosa dovrei saperne? Tutto il mondo sa che il nostro corpo e auto comandato per proteggersi, mentre io devo dire a qualcuno dove distruggerlo.
"Tic-tac pulcina. Il tempo stringe. Vuoi che debba farti il dolore di due volte in una volta sola?"
Penso e ripenso.. L'unica cosa che mi viene in mente è pensare a dove soffro meno il freddo.. Forse è una parte meno sensibile e quindi sopporta di più anche il dolore?
"La gamba"
"Sei sicura pulcina?"
Annuisco ormai piangendo a singhiozzoni, tutto questo è surreale.
Lo vedo allontanarsi e prendere un martello, ti prego Dio no.
"Conta fino a tre." dice riavvicinandosi a me.
"No, ti imploro, non lo fare, per piacere."
Quasi gridando, ma niente, la voce esce quasi come se fosse un sibilo.
"Conta stronza!"
Urlo piangendo e mi rendo conto di non aver alternativa:
"Uno." Sto venendo gia solo per la paura, prende il martello con una posa più conveniente, per lui.
"Due." Alza le braccia, tenendo il martello.
"Tre." Chiudo istintivamente gli occhi, non riesco a vedere il suo movimento, ma lo percepisco. Dopo qualche secondo arriva il dolore, Urlo così forte da farmi bruciare la gola e poi il buio, il dolore è così lancinante da farmi svenire pensando: "Ti prego mamma, fai presto."***
Point of view Riccardo.
"Quindi Eliz? Qual è il tuo piano?" Chiede Kyle e per quanto io non sopporti quel coglione mi rendo conto che in questo momento abbiamo lo stesso pensiero.
"Devo essere sincera con voi ragazzi.. Non so se possa funzionare, anzi molto probabilmente no, ma è l'unica cosa che mi posso permettere di fare.
La mia idea era quello di fare il suo gioco.. Dirgli che ci stavo pensando, che gli porterò il ragazzo che ama Alyce e che se lo lascerà libero, io tornerò con lui."
Non esiste! Anche se Kyle è un idiota non deve morire e soprattutto Elizabeth non deve tornare con quell uomo, sarebbe come accendere una sigaretta, in una casa piena di fughe di gas, sarebbe un suicidio a tutti gli effetti:
"Scherzi? È troppo rischioso sia per Kyle che per te!"
"Non se, tu ci dai una mano..." Mi risponde.
"Cosa dovrei fare?"
"Mi faro' dare l'inidirizzo da Matthew, andremo tutti e tre, ma prima cercherò di concordare con lui, cercherò di scendere a patti: io consegnerò Kyle, solo quando avrò già Alyce, se non accetterà, penseremo a qualcos altro."
Kyle si preoccupa immediatamente, capisce che una delle persone più in pericolo in questo momento è lui.
Poi Elizabeth continua:
"Kyle, tu non sarai da solo, quando ci darà Alyce ci sarò anche io con te e lì faro' qualche piccola moina, gli farò credere che sono innamorata, che ho fatto un errore e che è tutta colpa mia. Si sconcentrera' ed a quel punto, Riccardo tu uscirai dalla macchina, e gli tirerai qualcosa in testa, perderà i sensi e chiameremo la polizia.. È banale lo so, ma proprio non so cos altro fare."
Probabilmente è veramente banale questo piano, ma effettivamente quante altre possibilità abbiamo? Almeno lei ha avuto un'idea, se tutto andasse bene sarebbe anche una fantastica idea, perciò non me la sento di dirle di no, anche perchè l'unica cosa che davvero voglio è salvare Alyce.Point of view Marco.
Sono tornato a casa perché non sopportavo più quella scena, la madre di Fede che lo implorava di acoltarla e Fede che in tutti i modi la respingeva e le ordinava di uscire..
Sta facendo la cosa giusta? Insomma si, sua madre è stata una stronza senza ombra di dubbio, ma ora è lì no? Avrebbe potuto continuare a fregarsene ed invece ha abbandonato l'orgoglio per ritrovare suo figlio, mi sembra un buon tentativo no? Forse no, forse non avrebbe dovuto aspettare che lui fosse investito e che perdesse la memoria a causa di un'operazione per ripresentarsi.. Ma non so, qualcosa mi dice che Fede dovrebbe perdonarla, forse perché negli occhi di Letizia ho visto davvero il pentimento e la voglia di essere perdonata.
Provo a scrivere a Fede, il cellulare lo può usare perciò ne approfitto:Da Marco a Fede.
"Ehi .. Come stai?"Da Fede a Marco.
"Male."Da Marco a Fede.
"Vorrei essere lì con te."Da Fede a Marco.
"Vorrei che tu fossi qui con me."Da Marco a Fede.
"Ti sei ricordato di me?"Da Fede a Marco.
"No, ma non posso non crederti, lo sente persino il vicino di camera il mio cuore battere quando entri nella stanza."Da Marco a Fede.
"Riposati..Ne parliamo domani quando non sei sotto effetto di antidolorifici ahah :) Notte Fede."Da Fede a Marco.
"Sono lucidissimo. Notte Marco."Okay, cosa stracazzo è successo? Fino ad oggi pomeriggio non si ricordava di me ed adesso mi dice che gli faccio battere il cuore? Forse è il sonno o forse no, ma so soltanto che gli occhi mi si chiudono, mentre in faccia ho un sorriso stampato.
***
(Intanto...)
"Quindi ha preso la ragazzina?" Chiede l'uomo baffuto seduto vicino alla finestra mentre sorseggia una tazza di latte.
"Si , si chiama Alyce Lawer, quasi 18 anni , li' compie tra un mesetto, il 14 novembre vive in una villa a Taranto con la madre Elizabeth, che sembra essere la ex compagna di Matthew."
Risponde la donna dai capelli lunghi raccolti in una coda alta.
"La sua ex hai detto? Sta volta lo prendiamo Clara, te lo giuro, sta volta lo prendiamo."***
Si, avevo detto che non aggiornavo fino quando non c'erano piú visite ma visto che le visite sono aumentate ecco a voii, bacii
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Si comincia da capo. [In revisione]
ChickLitRiccardo..Come mai con me parli?" Fa un mezzo sorriso sonoro, si prende anche lui una sigaretta dalla tasca, l'accende e solo dopo aver fatto una boccata e espirato che mi dice: "Quando ti ho vista, lì al bar, con quei capelli azzurri, ho capito." "...