Point of view Alyce.
Un anno e mezzo dopo.
Continuo a camminare avanti ed indietro in questo enorme piazzale, ma quel maledetto cancello non si apre ancora, eppure avrebbe dovuto farlo già molto tempo fa, almeno mezz'ora, che qualcosa sia andato storto? Ti prego Dio dimmi di no!
Finalmente si spalancano le porte e da qui escono tre figure: due carabinieri e Riccardo.
Quando lo vedo libero, mi rendo conto che ormai non c'è piú un vetro fra di noi, non dobbiamo parlare attraversi uno strano telefono anche se siamo a 50 cm di distanza.. No, no, lui è lì che stringe la mano alle due forze dell' ordine e poi si avvicina a me.
Inizialmente saltello sul posto, felice come una Pasqua, ma poi mi lascio andare, cosa che in questo anno e mezzo ho fatto raramente, gli corro incontro e gli salto in braccio, abbracciandolo: aggrappo le mie gambe alla sua schiena ed intreccio le mie mani ai suoi capelli.. Il suo profumo per la prima volta dopo tutto questo tempo mi riempie le narici.
"Dio, quanto mi sei mancata!"
Mi sussurra dolcemente nell'orecchio e l'unica che mi viene da fare istintivamente è quella di stringerlo a me ancora più forte.. Lui è mio. In questo momento più che mai.
"A chi lo dici.." Gli dico a mia volta.
Scendo da lui, tornando coi piedi per terra, almeno fisicamente, perché giuro che il mio stato d'animo non lo è, anzi, credo proprio di sentirmi come se volassi, così perfettamente leggera come solo lui riesce a farmi stare.
Tengo una mano nei suoi capelli, mentre con l'altra gli prendo la sua, guardandolo negli occhi:
"Come stai?"
"Shh, non parlare.." Mi interrompe prima che possa rispondere: "Fatti guardare ancora un attimo, fammi realizzare che è tutto vero."
Ed io tacio, perché se c'è una cosa che ho capito in questo anno e mezzo è che lo amo da impazzire e che sarei disposta a fare qualsiasi cosa, qualsiasi pur di renderlo felice.
"Okay, ci sono." Mi dice dopo un paio di minuti speso a guardarci, abbracciarci ed accarezzarci.
"Ci sediamo un attimo qui o vuoi andare a casa?"
Mi guarda malinconico.
"Ne ho ancora una?"
Ricambio il suo sguardo, triste per lui, ma sicura della risposta:
"Ovvio, ce l'avrai per sempre."
Mi abbraccia ancora e saliamo nella mia macchina, perché si, da due mesi a questa parte ho la patente ed ho la mia macchina.
Si siede al posto del passeggero di fianco al guidatore e mi rendo conto che presta a me, la stessa attenzione che io presto alla strada.. Molta, troppa.
"Cosa c'è?" Chiedo con un sorrisone sulle labbra.
"Ho sempre saputo che eri bella, ma adesso.. Wow, sei stupenda."
Accarezzo una sua gamba e quel contatto mi crea una strana sensazione all'interno del mio corpo.. La verità è che voglio di più, non ci siamo ancora dati nemmeno un bacio a causa della sua carcerazione, ma mi ha chiesto di stare insieme un mesetto dopo che era stato imprigionato, ho detto si, ho pianto dalla gioia, ma non ho potuto nemmeno abbracciarlo.
"Gira, gira di qui."
Velocemente cambio la direzione, facendomi suonare da quello che sta dietro di me, ops.
"Ma di qua non si arriva a casa mia!"
"Lo so, ma ti devo portare in un posto."Un quarto d'ora dopo, mi parcheggio dove mi dice lui, scendiamo dalla macchina e mi si avvicina, prendendomi la mano, per la prima volta io ed il mio fidanzato camminiamo tenendoci per mano. Questo è meraviglioso.
Proseguiamo a piedi per un paio di metri e poi mi ritrovo a guardare uno dei panorami più belli che io abbia mai visto.
Il mare è splendido come sempre, il sole è riflesso nell'acqua, ma ad abbellire il panorama sono questi prati verdissimi, queste panchine dove noi ci stiamo sedendo e soprattutto ad abbellirlo siamo noi.
Sempre tenendomi per mano mi guarda dritto negli occhi e inizia a parlare:
"Se c'è una cosa che ho avuto modo di fare in galera, è stato pensare. Ho pensato così tanto che ho avuto paura di diventare pazzo.
Ma fidati, la maggior parte dei miei pensieri erano per te.
Mi chiedevo se davvero stessi bene, se ti fossi ripresa..Mi dava fastidio il pensiero che eri la mia fidanzata ma non potevo stringerti a me o guardarti dormire..Perciò so che ormai è un anno, quattro mesi e sei giorni che stiamo insieme.. Ma ora vorrei proportelo in modo decente."
Le lacrime stanno già minacciando di uscire, ma ben venga. Ho pianto così tanto in questo periodo per le cose brutte, che un pianto di gioia non può che farmi bene:
"Alyce..Confermi di voler essere ancora la mia ragazza?"
Annuisco:
"Ovvio che si, almeno per i prossimi 200 anni!"
Lo abbraccio ancora, non riesco più a staccarmi da lui.
Si allontana leggermente da me e mi guarda dritto negli occhi:
"Quindi sei mia?"
"E tu sei mio?"
Sorride e poi lentamente, si avvicina a me, senza mai distogliere lo sguardo, i sorrisi sono svaniti per dare spazio al desiderio, poi finalmente le sue labbra toccano le mie che immediatamente si schiudono per accogliere la sua lingua, si intreccia la mia ed insieme iniziano a muoversi. Ho dato il mio secondo bacio.. Ho dato il mio primo vero bacio. E Dio quanto lo amo.

STAI LEGGENDO
Si comincia da capo. [In revisione]
ChickLitRiccardo..Come mai con me parli?" Fa un mezzo sorriso sonoro, si prende anche lui una sigaretta dalla tasca, l'accende e solo dopo aver fatto una boccata e espirato che mi dice: "Quando ti ho vista, lì al bar, con quei capelli azzurri, ho capito." "...